MILANO – 9 maggio 2025 – Incontro con Sarkis Shahinian

Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117
Facebook: Casa Armena – Hay Dun 

 

 CASA ARMENA 

HADUN 

   Programma di Maggio 2025
Venerdì 9 
alle h. 19.00
Incontro con
Sarkis Shahinian
Segretario Generale del gruppo parlamentare Svizzera-Armenia
Presidente del Consiglio delle Associazioni Armene e Armenofile della Svizzera
e
Proiezione del documentario
” Armenia ferita aperta”
di Werner Weich
Armenia, ferita aperta
Documentario basato sulle testimonianze di Sarkis Shahinian, che si batte da molti anni per il riconoscimento del genocidio del suo popolo, un milione e mezzo di persone deportate e massacrate nel 1915 dal regime dei Giovani Turchi.
La realtà del genocidio continua ad essere negata dalle autorità politiche di Ankara e quest’ostinazione genera in molti discendenti delle vittime un’ ossessionante sete di giustizia e di verità.
Sarkis Shahinian è oggi il Copresidente dell’Associazione Svizzera-Armenia e il presidente del Consiglio delle associazioni armene e armenofile della Svizzera. Dal 2004 Segretario generale del Gruppo parlamentare di amicizia Svizzera-Armenia.
 È nato e vive in Svizzera e si è da sempre schierato a favore della lotta contro il negazionismo.

SARONNO – 8 maggio 2025 – “Il genocidio infinito ma la Croce rinasce”.

L’8 maggio alle 21.00 nell’Aula Aldo Moro sarà protagonista l’Armenia, con un titolo significativo: “Il genocidio infinito ma la Croce rinasce”. Una terra di antichissima cristianizzazione, perennemente contesa, per secoli senza una vera e propria entità statuale, sempre in bilico tra la sua vocazione valoriale occidentale e la sua collocazione geografica asiatica. Negli ultimi 150 anni è stata oggetto di genocidi e persecuzioni che continuano ancora oggi e di una guerra con l’Azerbajan per il controllo del Nagorno Karabak tutt’ora in corso. In occasione della Giornata del Ricordo del genocidio armeno del 1915/1916, in lingua armena il Medz yeghern, ovvero “il grande crimine” che causò 3 milioni di morti, abbiamo chiamato a parlarne due grandi giornalisti: Stefania Battistini (inviata del TG1 RAI nei luoghi più pericolosi e complicati del mondo) e Renato Farina, già vicedirettore e oggi editoralista di Libero. Entrambi sono stati sul campo e ci racconteranno le loro sensazioni, suggestioni, emozioni.

Saranno presenti alcuni esponenti della comunità armena di Milano.

 

ROMA – 7 maggio 2025 – Presentazione alla Camera dei Deputati del libro “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”

ROMA – Mercoledì 7 maggio, alle ore 11, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si svolgerà la presentazione del volume “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”, di Vittorio Robiati Bendaud, con saggio introduttivo di Paolo Mieli. Saluti del Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana (foto).

Intervengono, oltre agli autori, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la deputata Chiara Gribaudo, i deputati Giulio Centemero e Maurizio Lupi, il professor Aldo Ferrari. Modera Nicola Porro. L’appuntamento, come informa una breve nota dell’ufficio stampa di Montecitorio, viene trasmesso in diretta webtv.

CEVIO – 3 maggio 2025 – Concerto Ensemble Nor Arax

TREVISO – dal 5 aprile al 10 maggio – Rassegna: “Garun – La Primavera” – 110 anniversario Genocidio Armeno

Dal 5 aprile al 10 maggio il capoluogo della Marca ospiterà una mostra, uno spettacolo teatrale e un concerto d’eccezione in occasione del 110imo anniversario del genocidio del popolo armeno. La presentazione della rassegna a Ca’ Sugana

La presentazione dell’evento a Ca’ Sugana

Dal 5 aprile al 10 maggio 2025, Treviso ospiterà la rassegna culturale “Garun – La Primavera” per commemorare il 110imo anniversario del genocidio armeno con tre eventi unici: una mostra d’arte, uno spettacolo teatrale e un concerto. Il progetto è di Gayane Sahakyan, organizzato da nusica.org con il contributo e il patrocinio del Comune di Treviso e di Fondazione Mazzotti, con il supporto di Jane Demirchian, Ziper, Antikyan Gallery, Casa Armenia e Attori per Caso.

GARUN PROGRAMMA-2
GARUN PROGRAMMA-2

Mostra

Dal 5 aprile al 4 maggio Casa Robegan ospiterà la mostra “Primavera di Luce” che celebra la luce come simbolo di rinascita attraverso le opere di artisti come Henry Elibekyan, Francesco Stefanini, Francesco De Florio e Max Solinas. L’inaugurazione alle ore 18 vedrà tra i presenti un ospite speciali come Baykar Sivazliyan, presidente dell’Unione degli Armeni d’Italia. “Diventa un raggio di luce, la luce nell’oscurità. In tal caso potresti perfino diventare un faro per qualcuno” le parole di Alessandro Poliarni attorno alle quali sono stati scelti gli artisti italiani Francesco Stefanini, Francesco De Florio e Max Solinas, e il pittore armeno Henry Elibekyan. Saranno le loro opere, attraverso il linguaggio dell’arte, a indicare il cammino che porta verso la luce e la rinascita. Così come la primavera della luce è una rinascita, un’espansione, un’apertura, così è stato per il popolo armeno dopo il genocidio del 1915. Per la generazione sopravvissuta al genocidio, è stato fondamentale preservare il proprio patrimonio culturale, la lingua madre, il diritto di esistere, trasformare il dolore in energia vitale, per far fiorire una nuova esistenza. Una nuova primavera. 110 anni dopo, a Treviso, si può parlare del passato attraverso l’arte, senza confini, pregiudizi, lingue o nazionalità. Per gli artisti, la partecipazione all’esposizione diventa un’occasione di ricerca ed espressione di sé come “particella” separata, ma allo stesso tempo congiunta nel risveglio della rinascita. Grazie alla collaborazione con la casa editrice Leonida Edizioni e l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, durante il periodo di apertura della mostra saranno disponibili tre volumi del grande poeta armeno Yeghishe Charents, pubblicati per la prima volta in italiano dalla casa editrice in occasione del 125esimo anniversario dalla sua nascita. La mostra sarà aperta al pubblico dal venerdì alla domenica, il venerdì dalle 15 alle 19. sabato e domenica dalle 10 alle 18. Chiusura straordinaria: 20 aprile. Aperture straordinarie: 21 aprile (ore 10-18) e 1 maggio (10-18). Ogni giovedì, su prenotazione, si potranno incontrare gli artisti.

Teatro

Il 24 aprile, ore 20.30, all’auditorium di Santa Caterina di Treviso, andrà invece in scena Le Allodole nel Deserto, a cura di Associazione Attori per Caso, per la regia di Patrizia Marcato. Tratto dal romanzo La Masseria delle Allodole di Antonia Arslan, lo spettacolo mette in luce, attraverso le esperienze delle donne armene, la resilienza, il sacrificio e la forza dello spirito umano. L’associazione Culturale Attori per Caso, in occasione del centodecimo anniversario del genocidio armeno, ha deciso di affrontare il tema del primo eccidio del Novecento, attraverso una rivisitazione al femminile di uno dei romanzi più intensi degli ultimi anni, La Masseria delle Allodole, pubblicato dalla padovana Antonia Arslan nel 2004, diventato un film grazie ai fratelli Taviani nel 2007. Arslan è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, ha scritto saggi sulla narrativa popolare e sulle scrittrici italiane dopo l’Unità e ha tradotto II canto del pane e Mari di grano del poeta armeno Daniel Varuja. Teatro, danza, immagini, canto e musica dal vivo si alternano nella narrazione, mentre la musica originale suonata durante lo spettacolo è firmata dal compositore Avedis Nazarian, esperto di didattica musicale e docente che ha partecipato e si è fatto promotore di simposi sulla musica contemporanea armena, in Armenia e in Francia. Ingresso gratuito, prenotazioni all’indirizzo mail: staff@nusica.org o al numero di telefono +39 3274610693

Concerto

In chiusura, il 10 maggio ore 21 all’auditorium di Santa Caterina a Treviso, si terrà il concerto di musica armena del Lusine Grigoryan Trio, capitanato dalla pianista Lusine Grigoryan e completato da Norayr Gapoyan, duduk, e Vladimir Papikyan, santur e voce. L’ensemble eseguirà gli arrangiamenti di Levon Eskenian sulla musica di Gurdjieff, Komitas, Sayat Nova e Ashugh Jivani fondendo tradizioni popolari armene con interpretazioni classiche. Sia Gapoyan che Papikyan sono membri del Gurdjieff Ensemble, celebrato per le loro suggestive performance di opere musicali armene e ispirate a Gurdjieff, filosofo, scrittore, mistico, musicista e maestro di danze armeno. Lusine Grigoryan, una delle pianiste più importanti dell’Armenia, con una serie di album registrati dalla ECM Records, si è esibita sui palcoscenici di tutta Europa, America, Medio Oriente e Australia. Come solista ha suonato in prestigiosi festival e sale da concerto quali l’Holland Festival di Amsterdam, il Bozar in Belgio, la sala Gulbenkian in Portogallo, il Nostalgia Festival in Polonia e il Canberra International Music Festival in Australia. Prima del concerto, degustazione di vini armeni offerti da Casa Armenia, luogo d’incontro per la cultura, il cibo, i vini e i distillati armeni in Italia. Biglietti: 14 euro intero online, 15 euro comprato in loco. Ridotto Under 18, persone con disabilità e Over 70 a 10 euro.

Vai al sito

PADOVA – 29 aprile 2025 – “Una strage continua. Attualità del genocidio armeno”

Padova mercoledì 29 alle h. 17.30 presso Sala della Carità in via S.Francesco 61,

 “Una strage continua. Attualità del genocidio armeno”

 

BARI – 26 aprile 2025 – Divina Liturgia in Memoria del Popolo Armeno

 

 

BARI – Un momento di profonda preghiera e memoria unirà la comunità armena di Bari sabato 26 aprile. Alle 11, nella Chiesa di San Gregorio, accanto alla Basilica di San Nicola, sarà celebrata la Divina Liturgia in rito armeno in onore dei Martiri del Genocidio Armeno. A officiare il rito sarà il Reverendo Padre Bsag Tepirjian, archimandrita della Chiesa Apostolica Armena.

Durante la celebrazione, che assume un valore particolarmente intenso in questo anno di lutto per il mondo cristiano, si eleveranno preghiere anche per Papa Francesco, da sempre considerato amico del popolo armeno, mentre a Roma si svolgeranno i suoi funerali. Al termine della funzione sarà conferito il Santo Battesimo a due piccoli catecumeni, gesto simbolico di rinascita e speranza.

Questa liturgia rappresenta non solo un’occasione di raccoglimento spirituale, ma anche un richiamo alla giustizia storica e alla dignità di un popolo sopravvissuto alla barbarie. Tra il 1915 e il 1923, circa un milione e mezzo di armeni furono sterminati attraverso deportazioni forzatemarce della morte nel deserto siriano, massacri e atrocità sistematiche da parte del governo ottomano. Una tragedia che, pur tra persistenti negazionismi, è oggi riconosciuta da gran parte della comunità internazionale come il primo genocidio del Novecento.

Tra le figure che illuminarono quel buio spicca Padre Francesco Divittorio, missionario francescano originario di Rutigliano, che sacrificò la vita per proteggere una ventina di orfani armeni. Caduto il 23 gennaio 1920 a Mugiuk-Deresì, il suo coraggio resta simbolo di una fraternità senza confini.

Ogni anno, il Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia a Bari, che rappresenta la circoscrizione della Puglia, invita a commemorare il genocidio per educare alla pacecustodire la memoria e onorare le vittime. In questa occasione, il ricordo di Papa Francesco si intreccerà a quello dei martiri armeni, nel segno di un impegno comune per la fratellanza e la giustizia.