BOLOGNA – aprile / maggio 2025 – 4 Seminari dedicati alla Mappa Armena del conte Marsili

Mapping a Symbolised Memory. The Tabula Chorographica Armenica and the Cross-cultural Geography of Armenian Holy Places between History and Archaeology
Presentazione e locandina di quattro seminari che la prof. Nazenie Garibian (“Matenadaran” – Mesrop Mashtots Institute of Ancient Manuscripts e Visiting Fellow presso il MemoryLab del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna) dedicherà alla Mappa Armena del conte Marsili conservata nella Biblioteca dell’Università di Bologna:

PADOVA – 26 maggio 2025 – Presentazione del volume Poesie dalla Diaspora: un’odissea armena, di Alan Whitehorn, a cura di Sona Haroutyunian.

Nel quadro delle celebrazioni del 110° anniversario del Genocidio armeno:
– lunedì 26 maggio, ore 18.00, Sala Paladin di Palazzo Moroni, via 8 Febbraio 1848, Padova, presentazione del volume Poesie dalla Diaspora: un’odissea armena, di Alan Whitehorn, a cura di Sona Haroutyunian.

MILANO – 25 maggio 2025 – Concerto  dedicato alla  Festa della Prima Repubblica 1918 – 1920

Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117
Facebook: Casa Armena – Hay Dun 

Canale YouTube https: //www.youtube.com/channel/UC8mCHn3iMBQhX1PTdq6ltpA 

 

CASA ARMENA

HAY DUN

Domenica 25 maggio – 17.00

 

Saluti di Marina Mavian,

presidente di Casa Armena-Hay Dun

 

Inni Nazionali

 

Allocuzione del console onorario della repubblica d’Armenia in Italia

Pietro Kuciukian

 

“Sardarabad”

eseguito dal coro di Casa Armena

 

 

Concerto

dedicato alla

 

Festa della Prima Repubblica 1918 – 1920

 

 

 

 

Con la partecipazione di

 

Ani Balian, mezzosoprano

 

Syusanna Hakobyan, mezzosoprano

 

  1. Nerses Harutyunian,baritono

 

Rosy Anoush Svazlian, soprano

 

Chiara Beati, pianoforte

 

Giacomo Bonazzi, pianoforte

 

Tommaso Bonazzi, pianoforte

 

Nairi Ghazarian, violoncello

 

Riccardi Livolsi, pianoforte

 

Ani Martirosyan, pianoforte

 

Nobuko Murakoshi, violino

 

Voce recitante

Marilù Apikian

 

Seguirà programma dettagliato

 

 

 

Ricordiamo che la vostra partecipazione ed il vostro contributo sono un importante sostegno per le onerose spese che la nostra Associazione Culturale deve affrontare

 

Grazie

 

Il Consiglio di

Casa Armena – Hay Dun

 

 

Per prenotazioni inviare una e-mail a:

res.armeniaca@gmail.com

 

oppure telefonare a:

 

Lucy Balian tel.: 3331728419

VICENZA – 23 maggio 2025 – Tigran Hamasyan Trio “The Bird of a Thousand Voices”

L’anima dell’Armenia in jazz: Tigran Hamasyan apre le Settimane Musicali in collaborazione con Vicenza Jazz 2025.

Tigran Hamasyan Trio “The Bird of a Thousand Voices”

Venerdì 23 maggio al Teatro Comunale di Vicenza nell’ambito della 34° edizione del Festival prende il via un progetto condiviso tra due storiche realtà culturali della città: Vicenza Jazz e le Settimane musicali al Teatro Olimpico, unite in una inedita collaborazione. Sul palco il pianista armeno Tigran Hamasyan, già enfant prodige e oggi uno dei musicisti più acclamati della scena jazz internazionale. Unica data italiana del suo progetto musicale ispirato a una fiaba antica che parla al presente.

Un eroe e un usignolo, un’antica favola che diventa suono. È l’eco del respiro della terra, dei suoi silenzi profondi e dei passi degli uomini che cercano armonia in un mondo lacerato. Venerdì 23 maggio alle ore 21.00, sul palco del Teatro Comunale di Vicenza, le Settimane Musicali si aprono con un concerto che incarna lo spirito di questa edizione “I canti della terra”: The Bird of a Thousand Voices del pianista armeno Tigran Hamasyan, in collaborazione con New Conversations – Vicenza Jazz, il Festival prodotto dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzato in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz (sponsor Sonus faber e sponsor tecnici Brutal Agency e Acqua Recoaro). Una favola antica, un rito musicale e un viaggio interiore, tra jazz, spiritualità e memoria collettiva. Accanto a lui, sul palco, Marc Karapetian al basso elettrico e Martin Wangermée alla batteria. Un ensemble capace di creare paesaggi sonori che uniscono jazz, avant-rock, spiritualità e tradizione armena. Un viaggio musicale e interiore, dove mito e tecnologia si fondono in una performance di grande intensità emotiva.

L’uccello dalle mille voci

Il concerto prende ispirazione da una fiaba armenaHazaran Blbul (L’usignolo di Hazaran) che Tigran Hamasyan descrive come “una storia potente, di proporzioni epiche”.  Racconta di un eroe in viaggio attraverso regni invisibili alla ricerca di un uccello mitico, i cui mille canti diversi hanno il potere di risvegliare l’umanità e riportare armonia nel mondo. Una leggenda antica, ma sorprendentemente attuale, che si fa metafora di un tempo inquieto, della sete di pace e della ricerca di senso spirituale.

«Le parole sono importanti, ma quando si parla di Dio con le note, l’impatto è molto più forte», afferma Hamasyan, che già nel suo primo album da solista “A Fable” (2011) dichiarava il proprio legame profondo con la narrazione simbolica. Il nuovo album, pubblicato nell’agosto 2024 con il titolo The Bird of a Thousand Voices, è una vera e propria suite visionaria, in cui l’artista fonde l’immaginario del racconto popolare con un linguaggio musicale denso di groove, richiami prog, e meditazione interiore.

Tigran Hamasyan, uno dei pianisti più brillanti della scena jazz contemporanea

Nato nel 1987 a Gyumri, in Armenia, Hamasyan è considerato uno dei pianisti più brillanti della scena jazz contemporanea. Scoperto giovanissimo e acclamato da maestri come Herbie Hancock, Brad Mehldau e Chick Corea, ha vinto il concorso del Montreux Jazz Festival nel 2003 e il prestigioso Thelonious Monk International Jazz Piano Competition. Le sue incisioni discografiche spaziano dalle etichette ECM e Nonesuch alla più recente Naïve/Believe, confermando un percorso musicale in costante evoluzione.

The Bird of a Thousand Voices non è solo un album, ma un progetto transmediale che ha coinvolto anche l’artista visivo olandese Ruben Van Leer per la creazione di una dimensione estetica immersiva e interattiva, oggi accessibile anche attraverso il sito www.bird1000.com, dove è possibile sperimentare il primo singolo “The Kingdom” come esperienza ludico-narrativa.

Profilo

Tigran Hamasyan 

È considerato uno dei pianisti/compositori jazz-rock più straordinari e distintivi della sua generazione. Virtuoso del pianoforte con un groove potente, Hamasyan fonde perfettamente la potente improvvisazione jazz e il rock progressivo con la ricca musica folkloristica della sua nativa Armenia. Nato a Gyumri, in Armenia, nel 1987, il suo percorso musicale è iniziato nella sua casa d’infanzia, dove è stato esposto a una vasta gamma di influenze musicali che lo hanno portato a suonare il pianoforte all’età di tre anni, a esibirsi in festival e concorsi all’età di undici anni e a vincere il concorso pianistico del Montreux Jazz Festival nel 2003. Il doppio album, recentemente pubblicato, è ispirato a un antico racconto armeno in cui un eroe viaggia in regni invisibili per trovare e riportare in vita un uccello mitologico, i cui mille canti diversi risveglieranno le persone e porteranno armonia nel mondo. L’opera teatrale musicale transmediale “The Bird of a Thousand Voices”, un’intrigante installazione di luci immersive con giochi d’ombre, voci programmate digitalmente, musica dal vivo e un libretto in armeno-inglese, ha debuttato all’Holland Festival nel giugno 2024. Oltre ai premi e al plauso della critica, Hamasyan si è costruito un seguito di fan in tutto il mondo, oltre ad aver ricevuto elogi da Herbie Hancock, Brad Mehldau e il compianto Chick Corea. “Con sorprendenti combinazioni di elementi jazz, minimalisti, elettronici, folk e cantautorali… Hamasyan e i suoi collaboratori percorrono distese musicali segnate da groove pesanti, voci eteree, un pianoforte cristallino e melodie antiche. Non sentirete nient’altro di simile.

PROGRAMMA

Venerdi 23 maggio ore 21.00
Teatro Comunale, Vicenza

In collaborazione con New Conversation Vicenza Jazz
The Bird of a Thousand Voices
Tigran Trio
Tigran Hamasyan piano
Marc Karapetian basso elettrico
Martin Wangermée batteria

Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, riconosciute dal Ministero della Cultura, godono del patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Vicenza e la collaborazione con Musei Civici Vicenza, Teatro Comunale Città di Vicenza, Conservatorio Arrigo Pedrollo, Gallerie d’Italia – Vicenza.  Sono inoltre sostenute da Digitec, Infodati, Fondazione Roi, Banca delle Terre Venete, Veronica e Dominique Marzotto, Famiglia Brunelli, Massignani & C., Belluscio Assicurazioni, Funitek, Tomasi, Fondazione Musicale Omizzolo – Peruzzi, Casa del Blues, Iiriti, Yamaha, Forma, The Aries. Grand Boutique Hotel, The Glam Boutique Hotel & Apt.

Media Partner: Il Giornale di Vicenza e VCR | Venice Classic Radio.

Anche quest’anno le Settimane Musicali al Teatro Olimpico confermano la plurale vocazione del Festival e le molteplici collaborazioni con realtà istituzionali e associative. Proficue collaborazioni a livello artistico sono in atto con il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, con gli Amici della Musica di Firenze, gli Amici della Musica di Padova, la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo, con Asolo Musica, con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo e con diverse realtà territoriali tra cui il Liceo Don Giuseppe Fogazzaro, i Musei Civici e Gallerie d’Italia – Vicenza.

PISA – 23 maggio 2025 – Laura Ephrikian a Pisa per raccontare la sua storia tra identità, memoria e il dramma dimenticato del genocidio armeno.

PISA — Si terrà venerdì 23 Maggio alle 17.30 nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti un evento speciale dedicato all’Armenia e al suo popolo. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pisa, vedrà protagonista Laura Ephrikian, attrice e scrittrice, che porterà a Pisa la sua testimonianza attraverso il libro autobiografico Una famiglia armena.

Ad aprire l’incontro sarà l’assessore Filippo Bedini con un intervento dal titolo “Armeni: un genocidio sconosciuto”, dedicato a una delle pagine più tragiche e ancora poco conosciute del Novecento: lo sterminio degli armeni da parte dell’Impero Ottomano. A seguire, il dialogo tra Ephrikian e la giornalista Chiara Cini approfondirà il racconto personale e familiare dell’autrice, segnata dalla storia del nonno Akob, sopravvissuto al genocidio e rifugiato a Venezia.

Un’occasione di riflessione e memoria condivisa, resa possibile anche grazie al contributo di Donatella Lauro, Mariana Carbè, Amelia Pozzi e del Centro Culturale Calabrese Ausonia, presieduto da Giovanni Nicolò Adilardi

 

PADOVA – 22 maggio 2025 -Tra chiese e campi: canti sacri e popolari della gente armena

Nel quadro delle celebrazioni del 110° anniversario del Genocidio armeno:
— ‎giovedì 22 maggio, ore 20.30, Chiesa di San Gaetano in via Altinate, 73 Padova: l’Edesse ensemble diretto da Justine Rapaccioli eseguirà Tra chiese e campi: canti sacri e popolari della gente armena
 

VENEZIA – 19 maggio 2025 Giorno del Ricordo per il genocidio armeno: Asadur – Alla ricerca dell’identità perduta

Lunedì, 19 Maggio, 2025

 

Scarica la programmazione dal 15 al 21 maggio 2025

Scarica l’agenda di Casa del Cinema di maggio e giugno 2025

 

Lunedì 19 maggio alle ore 18 alla Casa del Cinema, evento dedicato al Giorno del Ricordo per il genocidio armeno, ricorrenza che cade il 24 maggio, attorno alla quale enti e associazioni propongono attività e spunti di riflessione. Circuito Cinema, in collaborazione con il Servizio Produzioni Culturali, ospita la proiezione del documentario Asadur – Alla ricerca dell’identità perduta di Memet Emin Yildiz. Il film sarà introdotto da Baykar Sivazliyan, Presidente Unione Armeni d’Italia e Orsola Casagrande, co-produttrice del documentario.

 

Asadur – Alla ricerca dell’identità perduta di Memet Emin Yildiz è stato girato a Malatya e racconta il percorso di Asadur nel confronto con il suo passato.

Asadur diventa il simbolo della continua lotta per l’identità che molti armeni ancora oggi sono costretti ad intraprendere. Il film mostra con grande intensità come la negazione persistente del genocidio abbia lasciato cicatrici profonde nella comunità armena, influenzando la vita e la cultura di intere generazioni. Il viaggio di Asadur si intreccia con la storia della sua famiglia, in particolare quella di suo nonno, un sacerdote cattolico armeno attivo nella regione prima del genocidio. La sua ricerca diventa così una potente riflessione sulla memoria e sull’eredità storica, mostrando come il genocidio continui a plasmare le identità individuali e collettive.

 

La proiezione del documentario Asadur – Alla ricerca dell’identità perduta di Memet Emin Yildiz sarà alla Casa del Cinema lunedì 19 maggio alle ore 18; il film sarà introdotto da Baykar Sivazliyan, Presidente Unione Armeni d’Italia e Orsola Casagrande, co-produttrice del documentario. Proiezione in versione originale con sottotitoli italiani.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

Per i dettagli del programma: www.culturavenezia.it/cinema

VENEZIA – aprile /maggio – Giornata dedicata al ricordo del Genocidio

Programma delle attività congiunte del Comune di Venezia e di Ca’ Foscari in memoria del Genocidio Armeno.

 

Presentato a Roma il volume “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”

Importante presentazione a Palazzo Mancuso sul GENOCIDIO ARMENO
Alle ore 11, presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto si svolge la presentazione del volume “Non ti scordar di me – Storia e oblio del Genocidio Armeno”, di Vittorio Robiati Bendaud, con saggio introduttivo di Paolo Mieli. Saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Intervengono, oltre agli autori, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la deputata Chiara Gribaudo, i deputati Giulio Centemero e Maurizio Lupi, il professor Aldo Ferrari. Modera Nicola Porro.
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Vi è una sola risposta oppositiva al negazionismo: affermare la Memoria del Metz Yeghérn e testimoniare che questo è stato”.

 

L’evento tenutosi lunedì 7 maggio 2025 alla sala del refettorio di palazzo San Macuto alla Camera dei Deputati non è stata solo l’occasione per presentare il bel libro di Vittorio Robiati Bendaud “Non ti scordar di me”, prefazione di Paolo Mieli, Edizioni Liberilibri, dedicato al genocidio armeno.

Alla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, l’autore coadiuvato da Mieli e Nicola Porro  ha rimarcato ancora una volta la fondamentale importanza di coltivare la memoria del genocidio e ha invitato non a soffermarsi sulle conseguenze delle brutali azioni dell’uomo (genocidi e pulizie etniche) ma sulle cause a monte che portano a compiere tali efferatezze.

Grazie anche agli interventi di alcuni deputati presenti (citiamo fra gli altri Centemero, Gribaudo, Lupi, Bignami), questa mattina non sono state ascoltate solo frasi di circostanza e vuote parole ma si è avuta l’impressione di un comune sentire, di una sinergica azione tra il popolo italiano, le sue istituzioni e quelle armene rappresentate dall’ambasciatore Karapetyan e dalla diaspora.

Oggi, 7 maggio, ancora una volta l’Italia ha mostrato vicinanza e sensibilità alla causa armena. E lo ha fatto con la solennità e autorevolezza della sede ospitante e delle Istituzioni che hanno partecipato all’evento

Non scordiamoci il genocidio armeno: lo dobbiamo alla memoria delle vittime di allora, lo dobbiamo al futuro delle prossime generazioni.

RaiRadio3 Ad alta voce – PODCAST – “I quaranta giorni del Mussa Dagh”

Il Programma “Ad alta Voce” di Rai Radio3 propone il podcast de “I Quaranta Giorni del Mussa Dagh” di Franz Werfel
Arroccati su una montagna, gli uomini e le donne di sette villaggi armeni lottano per difendere la propria vita e la propria identità. “I quaranta giorno del Mussa Dagh” è un romanzo di Franz Werfel letto da Elio De Capitani. La Rai resta disponibile alla corresponsione dei compensi per diritto d’autore agli aventi diritto che non è stato possibile reperire al momento della messa in onda. Adattamento di Fabiana Carobolante.
Franz Wefel iniziò a scrivere questo libro nel 1929, durante un soggiorno a Damasco, in Siria, una narrazione epica del tragico destino del popolo armeno. I quaranta giorni del Mussa Dagh letto da Elio De Capitani, dal 28 aprile, alle 17 alla radio e in podcast su RaiPlay Sound