La tragedia degli armeni nella nuova edizione del libro di Arslan (Il Resto del Carlino 05.04.25)

La scrittrice presenta ‘La masseria delle allodole’, romanzo che racconta lo sterminio a partire da una casa sulle colline d’Anatolia

La scrittrice, traduttrice e docente di origine armena Antonia Arslan

La scrittrice, traduttrice e docente di origine armena Antonia Arslan

La scrittrice Antonia Arslan presenta, in occasione dei venti anni dalla prima pubblicazione, la nuova edizione del suo romanzo ‘La masseria delle allodole’ (Bur – Rizzoli). L’appuntamento è per oggi alle 17.30 alla libreria Ubik di via San Romano. Ispirato ai ricordi familiari dell’autrice, il racconto della tragedia di un popolo “mite e fantasticante”, gli armeni, e la struggente nostalgia per una terra e una felicità perdute. La masseria delle allodole è la casa, sulle colline dell’Anatolia, dove nel maggio 1915, all’inizio dello sterminio degli armeni da parte dei turchi, vengono trucidati i maschi della famiglia, adulti e bambini, e da dove comincia l’odissea delle donne, trascinate fino in Siria attraverso atroci marce forzate e campi di prigionia. In mezzo alla morte e alla disperazione, queste donne coraggiose, spinte da un inesauribile amore per la vita, riescono a tenere accesa la fiamma della speranza; e da Aleppo, tre bambine e un “maschietto-vestito-da-donna” salperanno per l’Italia.

Antonio Arslan è scrittrice, traduttrice e accademica italiana con origini armene. Laureata in archeologia, è stata professoressa di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice e sulla galassia delle scrittrici italiane. Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan – del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano – ha dato voce alla sua identità armena. Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, ‘La masseria delle allodole’, che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello.

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