L’Armenia ‘divisa’ tra Stati Uniti, Unione Europea e Russia (MSN 18.01.25)

L’Armenia, ex stato sovietico che per decenni è stata ancorato alla Russia, sta vivendo un periodo di grande fermento geopolitico, segnato da mosse decisive che sembrano segnare un distacco dai tradizionali alleati e una ricerca di nuove alleanze. Il paese, infatti, ha recentemente firmato una carta di partenariato strategico con gli Stati Uniti e ha approvato un progetto di legge per avviare la sua candidatura all’Unione Europea. Questi sviluppi sono il frutto di un contesto internazionale in rapido mutamento, che vede la regione del Caucaso, e l’Armenia in particolare, come un campo di battaglia per le influenze delle potenze globali.Un passo verso Bruxelles
La scorsa settimana, il governo armeno ha approvato una legge fondamentale per l’integrazione del Paese nell’Unione Europea. Il primo ministro Nikol Pashinyan ha dichiarato che questa legge rappresenta una svolta storica per l’Armenia, ma ha anche avvertito che il processo sarà arduo e richiederà non solo la volontà politica del governo ma anche un ampio sostegno popolare. La legge, infatti, non implica una adesione immediata, ma segna l’inizio di un lungo cammino che, se approvato dal Parlamento e confermato tramite un referendum, porterà alla formalizzazione della candidatura armena a Bruxelles.

Il passo verso l’Ue arriva in un momento di grande instabilità per l’Armenia. Negli ultimi anni, i legami con la Russia si sono progressivamente indeboliti, in parte a causa della percezione che Mosca non abbia sostenuto adeguatamente il Paese durante gli eventi della Seconda guerra del Karabakh, che si è conclusa con la riconquista del territorio da parte dell’Azerbaigian. La mancanza di un intervento decisivo da parte della Russia ha spinto l’Armenia a riconsiderare le sue alleanze strategiche, e ora si trova in una posizione complessa, divisa tra il desiderio di avvicinarsi all’Occidente e la difficoltà di rompere con un partner storico come la Russia.

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