Nasce a Berna il Comitato Svizzero per la Pace nel Nagorno-Karabakh (La Regione 26.05.25)
Il comitato apartitico mira a sostenere il Consiglio federale nella ricerca di una soluzione di pace nel Caucaso meridionale
Lunedì è stato fondato a Berna il comitato apartitico “Iniziativa di pace svizzera per il Nagorno-Karabakh”. Il comitato mira a sostenere il Consiglio federale nei suoi sforzi per trovare una soluzione di pace sostenibile nel Caucaso meridionale.
Il comitato è presieduto dai consiglieri nazionali Stefan Müller-Altermatt (Centro/SO) e Erich Vontobel (UDF/ZH), annuncia un comunicato stampa. Ne fanno parte 19 membri del Consiglio nazionale e degli Stati di vari partiti che hanno firmato la dichiarazione di principi.
Il comitato sosterrà il Consiglio federale nell’attuazione di un forum internazionale sulla pace nel Nagorno-Karabakh. L’obiettivo è quello di trovare una soluzione politica al conflitto irrisolto tra Azerbaigian e la popolazione armena del Nagorno-Karabakh, espulsa dalla propria patria.
Vontobel, appena tornato da un altro viaggio in Armenia dove ha incontrato molti rifugiati del Nagorno-Karabakh, ritiene che l’iniziativa di pace svizzera possa svolgere un ruolo decisivo nel ripristinare la giustizia e la stabilità. “È giunto il momento di dare forma concreta all’iniziativa di pace svizzera e di ancorarla a livello internazionale, in modo che la Svizzera possa svolgere il suo collaudato ruolo di mediatore”, ha detto Müller-Altermatt citato nel comunicato.
Mozione accettata dal Parlamento
In una mozione del 15 ottobre 2024 della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N), il Consiglio federale è stato incaricato di “organizzare un forum internazionale di pace sul conflitto del Nagorno-Karabakh nel prossimo futuro, ma al più tardi entro un anno”. Il Consiglio degli Stati, in qualità di seconda camera, ha adottato il testo nel marzo 2024.
Durante il dibattito agli Stati, il “ministro degli esteri” Ignazio Cassis ha dichiarato che né l’Armenia né l’Azerbaigian volevano un forum di pace. Una conferenza di questo tipo non sarebbe quindi rilevante e potrebbe addirittura essere controproducente.
Dall’ultima offensiva militare condotta dall’Azerbaigian nel settembre 2023, il Nagorno-Karabakh è stato svuotato della sua popolazione armena. Temendo un nuovo genocidio come quello perpetrato contro gli Armeni nel 1915, la popolazione insediata storicamente in quell’area si è vista costretta a lasciare la propria patria nel giro di pochi giorni. “Nonostante questi gravi sviluppi, gli Armeni del Nagorno-Karabakh confidano di poter tornare nei loro luoghi di origine con garanzie di sicurezza fornite loro dalla comunità internazionale, di determinare da sé il proprio futuro politico e di esercitare l’autonomia democratica”, afferma il testo della mozione.
La Svizzera è già impegnata nella regione. Secondo l’Iniziativa di pace per il Nagorno-Karabakh, l’aiuto allo sviluppo svizzero all’Armenia e all’Azerbaigian ammonta a oltre 30 milioni di franchi svizzeri per il periodo 2022-2025.
Armenia-Azerbaigian: Kirghizistan offre di ospitare la firma di un accordo di pace
Erevan, 27 mag 06:41 – (Agenzia Nova) – Il Kirghizistan si è offerto di ospitare la cerimonia per la firma di un accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian. L’offerta è stata formulata dal presidente del parlamento kirghiso, Nurlanbek Turgunbek uulu, durante un incontro a Erevan con il suo omologo armeno Alen Simonyan, secondo quanto riferito dal quotidiano armeno “Aravot”. “Alen Simonyan ha menzionato la bozza già completata dell’Accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian, affermando che la parte armena è pronta a firmarla”, ha riferito il quotidiano. “In risposta, il presidente del parlamento del Kirghizistan ha dichiarato che il suo Paese è pronto a fornire una piattaforma per la firma dell’accordo”. (segue) (Rum)