Novità in Libreria: Vini Armeni, viaggio nella culla della viticoltura

VINI ARMENI Viaggio nella culla della viticoltura

Manuela Da Cortà

Enrico Dal Bianco

€ 18,00

Formato: Cartaceo

Prefazione di Antonia Arslan

Testo introduttivo di Aldo Ferrari

 

In libreria dal 4 giugno, disponibile in anteprima al Salone del Libro di Torino

 

Roma, 03 giu. – L’Armenia è giustamente definita l’antica culla della vitivinicoltura: le ricerche archeologiche hanno portato a rinvenire nella grotta di Areni le prime forme mondiali di produzione vinicola, risalenti a più di seimila anni fa. Tali scoperte hanno dimostrato che la storia del vino viaggia in parallelo con quella della civiltà, e la vite domestica (Vitis vinifera) si è sicuramente intrecciata con la cultura umana a partire dal Neolitico, o forse anche molto prima.

Questo libro, però, non è solo un affascinante viaggio agli albori della viticoltura, ma anche un invito a scoprire un Paese e un territorio magici. L’Armenia affascina per le sue peculiarità artistiche, storiche, religiose, enogastronomiche. È Occidente e Oriente che si incontrano.

Manuela Da Cortà ha lavorato per molti anni come interprete e traduttrice; dopo un percorso universitario anche in conservazione dei beni culturali, si dedica allo studio e alla diffusione del patrimonio storico e artistico della sua terra d’origine, il Cadore, e alla promozione di eventi. Con l’editore Il Poligrafo ha pubblicato La Siria ritrovata negli studi di Adriano Alpago-Novello (2022).

Enrico Dal Bianco si occupa di comunicazione, con particolare attenzione per il mondo del vino, sua grande passione (che l’ha portato a formarsi anche come sommelier). È autore del sito Winealogue.

Antonia Arslan, scrittrice, saggista, ex professoressa universitaria, ha esordito in narrativa nel 2004 con La masseria delle allodole (Rizzoli), che narra la storia del genocidio armeno attraverso le vicende della sua famiglia. Il libro ha vinto numerosi premi ed è stato adattato in un film dai fratelli Taviani. Tra le altre sue opere: La strada di Smirne (Rizzoli, 2009), Il cortile dei girasoli parlanti (Piemme, 2011), Il rumore delle perle di legno (Rizzoli, 2015), Lettera a una ragazza in Turchia (Rizzoli, 2016).

Aldo Ferrari, storico e politologo, è professore ordinario presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Lingua e Letteratura Armena, Storia dell’Eurasia, Storia del Caucaso e dell’Asia Centrale. È inoltre direttore del Programma di Ricerca su Russia, Caucaso e Asia Centrale per l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) di Milano. Ha presieduto l’Associazione per lo Studio in Italia dell’Asia centrale e del Caucaso (ASIAC). È autore di numerosi studi e pubblicazioni.

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