ARMENIA – AZERBAIJAN. Dalla pace Yerevan-Baku gli USA ereditano un corridoio per controllare l’Iran (Agcnews 12.08.25)

L’8 agosto in visione mondiale si sono tenuti i colloqui trilaterali tra İlham Aliyev, Donald Trump e Nikol Vovayi Pashinyan. Trump prima della firma ha annunciato trionfante: “Azerbaigian e Armenia si impegnano a una cessazione definitiva e definitiva delle ostilità”. 

Il presidente americano ha annunciato il congelamento della Sezione 907 contro l’Azerbaigian. La Sezione 907 del Freedom Support Act è stata approvata dal Congresso degli Stati Uniti nel 1992 e proibiva qualsiasi assistenza militare da parte del governo statunitense all’Azerbaigian. Alle 22:04 dell’8 agosto i presidenti di Armenia e Azerbaijan hanno siglato gli accordi di pace con successiva stretta di mano.

“Questo è davvero un giorno storico”, afferma la direttrice dell’intelligence nazionale statunitense Tulsi Gabbard a proposito della pace tra Armenia e Azerbaigian. “Sotto la guida di questo presidente, questo storico accordo di pace è diventato realtà… questi due paesi sono in conflitto… da oltre 35 anni!”.

In esalta di storico c’è che per la prima volta gli Stati Uniti controlleranno il Caucaso sud e di riflesso l’Iran con un posto in prima fila per osservare direttamente i russi e Turchia. Se ne è parlato molto poco ma l’accordo di pace Azerbaijan e Armenia porta in pancia anche il fatto che parte del corridoio Zangezur che attraversa l’Armenia sarebbe stata trasferita a una società americana per 99 anni. Già soprannominata la “stada di Trump”. Lo stesso corridoio fu il motivo per cui anche nell’ultima guerra tra Azerbaijan e Armenia l’Iran si schierò con l’Armenia. Fu l’oggetto delle aggressioni del 2020 tra Armenia e Azerbaijan. Idealmente il corridoio collegherà l’Azerbaigian con l’enclave di Nakhchivan. Di fatto permetterà agli Stati Uniti di controllare l’Iran e porterà tanti soldi in cassa a chi gestirà il corridoio e non stupirà se alla fine il consorzio sarà gestito da Stati Uniti e Israele.

Secondo fonti social iraniane: “In futuro, gruppi e basi delle Forze per le Operazioni Speciali statunitensi, francesi e israeliane appariranno ufficialmente e pienamente nella regione. Si stanno creando tutte le condizioni necessarie per creare una linea del fronte contro Russia e Iran, nonché per condurre operazioni NATO attraverso una nuova versione degli Accordi di Abramo, ma mirata all’Asia centrale”

Anche i lobbisti armeni negli Stati Uniti non sono soddisfatti degli accordi. Il Comitato Nazionale Armeno (ANCA) – sulla pace tra Armenia e Azerbaigian: “Il piano di pace di Trump significa il crollo dello Stato armeno e la completa sconfitta del popolo armeno. Questo è un profondo tradimento di un antico popolo cristiano. Trump avrebbe dovuto sostenere l’Armenia, ripristinare l’Artsakh e imporre sanzioni all’Azerbaigian”.

L’opinione degli analisti turchi sull’Accordo di Pace Tripartito: “Se gli Stati Uniti riusciranno a mantenere il dominio mondiale in Oriente per altri 50 anni, ciò accadrà grazie a tre fattori: “L’amore della Russia per i conflitti congelati – le terribili conseguenze di guerre incompiute che non si concluderanno mai a suo favore; la pazienza strategica dell’Iran, che capisce che i suoi rivali vogliono la guerra, ed è quindi costretto a fare concessioni; La riluttanza della Cina ad abbandonare il suo approccio orientato al commercio”. 

Il Ministro degli Esteri turco Hakan Fidan: “Il corridoio Zengezur collegherà il mondo turco con l’Europa attraverso la Turchia. Questo progetto è di importanza strategica in termini di integrazione regionale e rafforzamento dei legami logistici. L’Azerbaigian ci ha informato sul corridoio”.

I punti principali di questo documento li riportiamo a seguire: “Il protocollo sull’accordo di pace è stato firmato: le parti hanno assistito alla parafatura del testo dell’”Accordo sulla pace e l’istituzione di relazioni interstatali” da parte dei ministri degli Esteri. Sono in corso le fasi per la firma e l’approvazione finale. Il Gruppo di Minsk è ufficialmente chiuso: una lettera congiunta sul Chiusura del Gruppo di Minsk dell’OSCE e delle strutture correlate.

I Corridoi di trasporto e TRIPP: è stato deciso di aprire corridoi di trasporto nel rispetto della sovranità. L’Armenia coopererà con gli Stati Uniti e altre parti al progetto Trump International Pathway for Peace and Prosperity (TRIPP) sul suo territorio. Rifiuto della vendetta: l’inviolabilità dei confini è stata riaffermata sulla base della Dichiarazione di Almaty del 1991. Le parti hanno dichiarato di “respingere categoricamente ed escludere qualsiasi tentativo di vendetta nel presente e nel futuro”.

Gratitudine a Trump: i leader hanno espresso profonda gratitudine al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver ospitato il vertice e aver contribuito alla pace”.

Il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan ha aperto la possibilità di uno scambio di territori tra Armenia e Azerbaigian: “Ci sono territori che, secondo questa logica, ci appartengono, ma sono sotto il controllo dell’Azerbaigian, e ci sono territori che appartengono all’Azerbaigian, ma sono sotto il nostro controllo”.

E ancora, l’accordo energetico firmato da Trump e Pashinyan presuppone che gli Stati Uniti coopereranno e sosterranno l’Armenia in materia di sicurezza energetica; in particolare, si attribuisce importanza allo sviluppo dell’energia nucleare civile e gli Stati Uniti si dichiarano disponibili a investire in questo settore. In particolare, per quanto riguarda la costruzione di una nuova centrale nucleare, gli Stati Uniti forniranno un supporto tangibile all’Armenia. Non è molto chiaro che tipo di progetto gli americani saranno in grado di offrire a Yerevan, né come garantiranno le forniture di combustibile e il riprocessamento del combustibile nucleare esaurito.

Il Ministero degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi ha accolto con favore l’accordo raggiunto ieri tra Azerbaigian e Armenia. Ma l’Iran si oppone alla creazione di un corridoio che attraverserà l’Armenia e collegherà la parte principale dell’Azerbaigian con l’enclave Nakhichevan, ha affermato il consigliere di Khamenei. “I paesi della NATO vogliono indebolire la cooperazione tra Iran e Russia trasferendo il corridoio di Zangezur sotto il controllo degli Stati Unito”. Il consigliere di Khamenei ha affermato che l’Azerbaigian può utilizzare il territorio iraniano per stabilire comunicazioni con il Nakhichevan invece di modificare i confini.

Anna Lotti

Vai al sito