Venezia, a San Lazzaro degli Armeni si inaugura un capitello dello scultore Giorgio Bortoli (Lapiazzaweb 23.10.25)

Venezia si prepara a un gesto di memoria e bellezza: venerdì 24 ottobre 2025, alle ore 11, sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni sarà inaugurato un capitello dedicato all’Abate Mechitar, raffigurato inginocchiato davanti alla Madonna.

L’iniziativa è della Sezione di Venezia “Cav. Ermano Orler” dell’U.N.C.I. – Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, con il patrocinio del Consolato Onorario d’Armenia di Venezia, e colloca l’opera nella nicchia sopra il portale d’ingresso del convento, quasi a salutare chi approda in uno dei luoghi-simbolo della cultura armena nel mondo.

L’altorilievo porta la firma del Cav. Giorgio Bortoliscultore veneziano e socio U.N.C.I., e nasce da un meticoloso lavoro di studio su materiali e tradizioni condiviso con i Padri Armeni.

Realizzato in una speciale lega «a sfidare i tempi» e smaltato nei colori storici dell’apparizione di Padre Mechitar, il gruppo scultoreo affonda le sue radici in una testa di briccola recuperata in laguna e marmorizzata con resine: le due figure, così, sembrano elevarsi verso il cielo.

«Tra l’al di là e la trascendenza»: è la definizione che lo stesso autore offre per una scultura che restituisce alla contemporaneità lirismo e sacralità.

Per Bortoli è anche un ritorno alle origini. Discendente da una famiglia di antichi stampatori della Serenissima – la cui stamperia venne acquistata dagli Armeni ed è oggi custodita nel museo dell’isola – l’artista fonde nella sua ricerca gli armonici vitruviani di colore e forma, con un equilibrio classico capace di parlare al presente.

Il progetto è stato reso possibile dalla generosa sponsorizzazione del Cav. Alfeo Rizzetto di San Donà di Piave, anch’egli socio U.N.C.I.

Intanto Bortoli è impegnato a New York in un progetto «palladiano» dedicato alla comunità italoamericana di Staten Island, con l’orizzonte che incrocia anche il mondo dell’arte internazionale.

Vai al sito