Nagorno-Karabakh, Due soldati dell’esercito regolare hanno perso la vita nella serata di ieri (Il Velino 30.04.16)

“Come risultato di bombardamenti da parte delle forze armate azere, sul finire del 29 aprile, i militari dell’esercito di Difesa Karabakh Garik Movsisyan, nato nel 1997, e Vazgen Harutyunyan, nato nel 1968, sono stati feriti mortalmente”. E’ quanto recita laconicamente il comunicato del servizio stampa del Ministero della non riconosciuta Repubblica del Nagorno-Karabakh diffuso solo oggi.

L’ultima ondata di violenza nella regione del Nagorno-Karabakh dell’Azerbaigian, per lo più abitata da armeni, si è intensificata lo scorso 2 aprile, aumentando in maniera decisa il numero delle vittime; Armenia e Azerbaigian hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco tre giorni più tardi, che però è stato violato quasi quotidianamente come testimoniano i rapporti di entrambe le parti in conflitto.

Il conflitto del Nagorno-Karabakh ha avuto inizio nel 1988, quando la regione autonoma ha cercato di separarsi dalla Repubblica Socialista Sovietica dell’Azerbaijan; la regione ha poi proclamato la propria indipendenza nel 1991 con il crollo dell’Unione Sovietica: da allora l’area è in guerra fino al cessate il fuoco mediato dalla Russia nel 1994: da un lato l’Azerbaigian insiste nel mantenere la propria integrità territoriale, l’Armenia sta difendendo gli interessi della NKR organizzazione già accreditata nei colloqui di pace del 1992.

Defense Ministry of the unrecognized Nagorno-Karabakh Republic on Saturday said that two of its army servicemen were killed in shelling from the Azerbaijani side the night before. “As a result of shelling by the Azerbaijani Armed Forces, late on April 29, Karabakh Defense Army servicemen Garik Movsisyan, born in 1997, and Vazgen Harutyunyan, born in 1968, were deadly wounded,” the ministry’s press service said in a statement. The latest wave of violence in Azerbaijan’s breakaway Nagorno-Karabakh region, mostly inhabited by Armenians, intensified on April 2, leading to multiple casualties before Armenia and Azerbaijan reached a shaky ceasefire deal three days later, which has been followed by near-daily reports of truce violations. The Nagorno-Karabakh conflict began in 1988, when the autonomous region sought to secede from the Azerbaijan Soviet Socialist Republic. The region proclaimed independence when the Soviet Union collapsed in 1991. The move triggered a war that lasted until a Russia-brokered ceasefire was signed in 1994. Azerbaijan insists on maintaining its territorial integrity, while Armenia is defending the interests of the self-proclaimed NKR, which has not been part of the peace talks conducted since 1992.

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