Accordo Armenia Azerbaigian, Iran si oppone al controllo Usa sul corridoio Zangezur/ Teheran minaccia blocco (Rassegna Stampa 10.08.25))
Iran contrario alla dichiarazione nell’accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian che prevede il controllo Usa del corridoio sul Caucaso meridionale
L’Iran sta cercando di ostacolare l’accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian minacciando un blocco del corridoio di Zangezur nel Caucaso meridionale, che in base a quanto anticipato dall’incontro con Trump, dovrebbe essere controllato dagli Stati Uniti. Teheran aveva già avvertito dichiarando la propria contrarietà a questa opzione, il consigliere dell’Ayatollah Khamenei, in una intervista al quotidiano nazionale Tasnim aveva infatti affermato che, tale corridoio previsto dalla dichiarazione porterà alla distruzione dell’Armenia e diventerà “Un cimitero per mercenari di Trump“, per questo ha anche fatto appello alla Russia e al popolo armeno chiedendo sostegno nell’opposizione al progetto.
Mosca però al momento non sembra contraria alla proposta, la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, ha commentato l’accordo definendolo come uno sforzo utile ad aumentare la sicurezza di tutta l’area e che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di pace, chiedendo però che la Russia possa restare come interlocutore con Washington per lo sblocco delle comunicazioni nella regione.
Iran si oppone al controllo Usa sul corridoio di Zangezur: “Difendiamo i nostri interessi dal complotto politico di Trump”
Dopo la storica firma dell‘accordo di pace tra Armeni ed Azerbaigian, che ha segnato la fine di un conflitto durato 40 anni, avvenuta sotto la supervisione degli Stati Uniti come partner strategico, l’Iran ha accusato Trump di voler assumere il controllo del corridoio nel Caucaso, che sarà denominato Trump Route to International Peace and Prosperity per provocare una spaccatura tra Teheran e Mosca. Ali Akbar Velayati, consigliere della guida suprema iraniana, ha dichiarato: “L’Iran si opporrà al complotto politico e difenderà con decisione i propri interessi”.
La Russia però si era già detta favorevole alla riapertura delle comunicazioni nella zona, e anche adesso, alla luce dell’annuncio ufficiale degli Usa, ha manifestato sostegno ad un programma che possa finalmente favorire la pace nella regione. Ora entrambi i paesi rischiano di essere esclusi dalle influenze geopolitiche nell’area, visto che la dichiarazione prevede un contratto per la gestione del corridoio, e il controllo di un canale che includerà strade, ferrovie, oleodotti e gasdotti e che era stato il principale oggetto della guerra tra forze azere e armene.
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