ARMENIA-RUSSIA. Rosatom costruirà nuovo reattore nucleare di Metsamor (Notizie Geopolitiche 09.0915)

di Giacomo Dolzani
In seguito alla visita a Mosca del presidente armeno, Serzh Sargsyan, avvenuta il 7 settembre scorso, nei documenti ufficiali redatti in seguito all’incontro con il suo omologo russo, Vladimir Putin, si parla anche del progetto per la costruzione di una nuova unità di produzione per la centrale nucleare armena di Metsamor.
Nella realizzazione di quest’opera sarebbe coinvolta anche Rosatom, la compagnia di stato russa che si occupa della gestione del comparto nucleare del paese e della collaborazione con l’estero in questo settore, la quale aveva già svolto i lavori di risistemazione delle unità già esistenti.
Il piano di costruzione di un nuovo reattore era infatti stato abbandonato, a causa anche di ripensamenti da parte del governo russo e di contrasti internazionali, in favore di interventi che puntassero ad allungare la vita utile delle unità già presenti.
La centrale nucleare di Metsamor, realizzata nel 1970 e situata a pochi chilometri da Erevan, supplisce per oltre il 33% del fabbisogno nazionale di energia elettrica; è dotata di due reattori VVER440 modello V-230, di cui solo uno in funzione, il quale genera una potenza di 408 MW ed il cui smantellamento era previsto per il 2016 ma che, grazie a queste operazioni, potrà rimanere in funzione per altri dieci anni.
Nel 1988, in seguito al devastante terremoto di Spitak, il governo armeno decise di interrompere le attività della centrale, che però ripresero nel 1993, tra le forti proteste di Turchia ed Azerbaigian, da sempre in pessimi rapporti diplomatici con Erevan, i quali sostengono ancora oggi che Metsamor sia un pericolo per la sicurezza dell’intera regione; i tecnici dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica), in seguito alla loro ispezione, hanno però dato il loro parere positivo per il proseguo della produzione di energia elettrica.