On Line – 18 maggio 2021 – Seminario sul Genocidio armeno – Università degli Studi di Padova

 

Martedì 18 alle 16.30 Webinar Il Genocidio Armeno Università degli Studi di Padova,

 

Antonia Arslan(Università di Padova)
Il Genocidio infinito
Aldo Ferrari (Università Ca’ Foscari Venezia)

Il Genocidio e la nascita della Repubblica Armena
Andrea Graziosi (Università degli Studi Federico II di Napoli)
Genocidio e violenza categoriale di massa nel XX secolo

https://unipd.zoom.us/webinar/register/WN_aAgsFBQMQjWPdEk2idWqIA

Comabbio -14-16 maggio e 21-23 maggio – A Comabbio due weekend dedicati alla cultura armena

COMUNICATO STAMPA

A COMABBIO DUE WEEKEND DEDICATI ALLA CULTURA ARMENA

Due weekend di incontri in presenza nei luoghi di Lucio Fontana all’insegna della cultura con la rassegna “Comabbio racconta l’Armenia” il 14-15-16 e il 21-22-23 maggio

Comabbio (VA), 11/05/2021 – Comabbio, incantevole borgo sulle rive del lago omonimo, è pronta ad accogliere visitatori, famiglie e appassionati di cultura per due weekend fitti di eventi all’insegna della cultura armena che si svolgeranno il 14-15-16 e 21-22-23 maggio nei luoghi tanto amati dal pittore Lucio Fontana. Gli eventi in presenza, programmati nel massimo rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19, sono rivolti ad un ampio pubblico e comprendono mostre, laboratori per ragazzi, conferenze, proiezioni di film, concerti, uno spettacolo teatrale e la celebrazione della messa vespertina con rito armeno cattolico. Non mancheranno momenti conviviali con i piatti della cucina armena che i ristoratori di Comabbio proporranno secondo le ricette suggerite da Verjin Manoukian nel suo libro “Anoush linì! Ricette e tradizioni della cucina armena” (Trenta Editore). Gli incontri rientrano nello slalom finale della rassegna di respiro internazionale “Comabbio racconta l’Armenia” organizzata dal Comune di Comabbio. Un progetto di vasta portata che ha raccolto il contributo dei più importanti studiosi e conoscitori della cultura armena provenienti da Italia, Armenia, Stati Uniti e Turchia, con conferenze online che in marzo e aprile sono state seguite da una vasta platea di pubblico e studenti.

Si comincia venerdì 14 maggio con l’inaugurazione della mostra fotografica di Jacopo Santini: “301-la Memoria del genocidio armeno” per proseguire sabato 15 maggio con l’inaugurazione dell’esposizione “Pietre d’Armenia. In viaggio tra monasteri e khachkar” dei fotografi Marco Ansaloni, Emanuele Cosmo e Davide Curioni introdotta da una conferenza a cura di Marco Ruffilli. Sempre sabato 15 maggio sono previsti un laboratorio per ragazzi 7-13 anni sull’alfabeto armeno a cura della Biblioteca di Comabbio e la proiezione del film di Fatih Akın sul genocidio armeno. Molto attesa la celebrazione con rito armeno cattolico che si svolgerà nel tardo pomeriggio nell’Abbazia di San Donato a Sesto Calende presieduta da Mons. Levon Arciv. Zekiyan, Arcieparca degli armeni cattolici di Istanbul e di Turchia e Delegato Pontificio per la Congregazione Mechitarista, che con l’Archimandrita Tirayr Hakobyan interverrà in serata alla conferenza “Liturgia e spiritualità armena nella sua contemporaneità e attualità”. Il programma di domenica 16 maggio comincerà all’alba con il concerto alla Santa Collina “Il duduk, voce d’Armenia nel mondo, dai suoni della tradizione alle sonorità moderne” del Trio Piovan-Fanton e proseguirà con visita guidata alla mostra trekking diffusa nel paese. Nel pomeriggio, si terranno due conferenze: “Viaggio in Armenia” con Shushan Martirosyan, esperta di viaggi armena ospite a Comabbio, e “La difficile situazione del patrimonio culturale dell’Artsakh/Nagorno Karabakh” dell’architetto Gaianè Casnati del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena. La giornata si concluderà con il concerto al tramonto sul lago di Monate: “Il Duduk, voce d’Armenia nel mondo, dai suoni della tradizione alle sonorità moderne” del Trio Piovan-Fanton e apericena.

Il weekend successivo si aprirà venerdì 21 maggio con la proiezione del film del regista armeno-canadese Atom Egoyan sull’impatto dei sentimenti durante le riprese di un film sul genocidio armeno e proseguirà sabato 22 maggio con il laboratorio sui khachkar per ragazzi di 14/18 anni a cura della Biblioteca di Comabbio. Nel pomeriggio avranno luogo tre conferenze: “Vardges Sureniants (1860-1917). Un pittore armeno tra romanticismo e simbolismo” di Marco Ruffilli, “La Repubblica d’Armenia dall’indipendenza ad oggi” di Aldo Ferrari, professore di storia, lingua e letteratura armena all’Università Ca’ Foscari di Venezia, e “L’Italia tra Turchia, Armenia e Azerbaigian” dell’analista geopolitico Andrea Gaspardo. La giornata si concluderà con il reading teatrale mise en espace “Canta, gru, canta”, libero adattamento dagli scritti di Antonia Arslan e Daniel Varujan del regista teatrale Giulio Campari, messo in scena dalla compagnia CamparIPadoaN.

Gran finale domenica 23 maggio con l’incontro per bambini di 4/6 anni “Fiaba colorata di Hovhanness Tumanyan” con Tommaso Pusant Pagliarini, di Audio Fiabe Colorate, e Gayanè Khodaveerdi. Nel pomeriggio presentazione del libro “Voci nel deserto” di Piero Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia, e a seguire la tavola rotonda “Una primavera armena” nella quale interverranno il prof. Aldo Ferrari, il console onorario d’Armenia Pietro Kuciukian, l’esperto di arte e cultura armena Marco Ruffilli, l’analista geopolitico Andrea Gaspardo e l’esperta di viaggi dall’Armenia Shushan Martirosyan. L’incontro sarà moderato dal docente Massimo Rolandi e si concluderà con i saluti finali di Marina Paola Rovelli, Sindaco di Comabbio.

Gli eventi della rassegna si inseriscono nell’ambito del progetto “Il paese racconta un Paese” del Comune di Comabbio che intende promuovere la conoscenza di un luogo attraverso la sua storia, la cultura, le tradizioni, le caratteristiche del territorio e della popolazione. Ente capofila è il Comune di Comabbio, Assessorato alla Cultura, con la collaborazione dei comuni limitrofi, della Biblioteca di Comabbio, la Parrocchia di Comabbio, il Borgo di Lucio Fontana, gli Amici della Santa Collina e la Compagnia CamparIPadoaN. La rassegna ha ottenuto il patrocinio dell’Unione Armeni d’Italia, del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena e della Congregazione Mechitarista Associazione Padus Araxes.

Per seguire gli incontri è necessario iscriversi su: https://comabbioraccontalarmenia.blog

Download comunicato stampa: bit.ly/Comabbio_CS11MAG2021

Gallery fotografica: bit.ly/gallery_Armenia

Contatto stampa

Nadia Pasqual

Cell. 349 2131565

nadia.pasqual@markpr.it


 

On Line – 12 maggio 2021 – Incontro su Dadivank con Ara Zarian

Mercoledì 12 maggio ore 20.30 

sulla piattaforma Zoom 

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L’arch. ARA’ ZARIAN e 

la restauratrice CHRISTINE LAMOUREUX 

parleranno del 

MONASTERO DI DADIVANK’ NELL’ARTSAKH 

 e del 

RESTAURO DEI DIPINTI MURALI DELL’ANNO 1297 

NELLA CHIESA “SANTA MARIA MADRE DI DIO” 

Presenterà l’incontro 

ANTONIA ARSLAN

 

Per partecipare all’evento bisogna inviare una e-mail di richiesta a:

info@italiarmenia.it 

entro martedì 11 maggio.

On Line – 10 maggio 2021 – Un ponte verso l’Armenia

Riscoprire le nostre Radici comuni

Quando si immagina l’Europa il pensiero corre quasi naturalmente a immagini note: le scogliere britanniche, le colline toscane, i fiordi norvegesi, le montagne dell’arco alpino, le isole greche, le cento e cento città che puntellano questo continente che porta l’affettuoso aggettivo di “vecchio”, caratterizzandone l’identità.
Più raramente gli europei occidentali ricordano che esso comprende anche un mondo spesso percepito come distante, caratterizzato dai campi di grano dell’Ucraina, dai laghi dei Paesi Baltici e dalle cupole a cipolla delle cattedrali di Mosca. Ancora più raramente si rivolge il pensiero alle terre che la geografia ha scelto come confine con l’Asia, e che rappresentano il luogo di incontro e di scontro tra civiltà millenarie contrapposte nei secoli nella definizione di stili di vita, valori, credi e usi che raccontano la faticosa e affascinante storia della famiglia umana.
Tra questi territori, di particolare incanto è intriso il Caucaso, la regione montuosa posta tra il Mar Nero e il Mar Caspio, teatro nei secoli dell’incontro non sempre pacifico tra i tre grandi imperi che la Storia ha fatto incontrare e scontrare in questa regione: il russo, il persiano e l’ottomano. Proprio qui sopravvive il popolo Armeno, un popolo la cui presenza in queste terre risale a molti secoli prima che Roma lo inquadrasse in provincia dell’Impero facendone precursore della cristianità in Oriente.
Un popolo che “ci somiglia”: nel carattere, nella tradizione culturale, nella storia religiosa… gli Armeni sono più vicini a noi europei del Mediterraneo di quanto si creda.
Di questa affascinante realtà parleremo il 10 maggio con il Prof. Levon Zekiyan, già docente dell’Università Ca’ Foscari e Arcieparca degli Armeni cattolici in Turchia, Mons. Claudio Gugerotti, Nunzio apostolico in Gran Bretagna, la dott.ssa Benedetta Contin, ricercatrice in Armenistica dell’Università di Vienna. Con loro, moderati dal geografo Michele Pigliucci, cercheremo di costruire “Un ponte verso l’Armenia”. Ci accompagneranno in questo viaggio le note del musicista Aram Ipekdjian
Incontro organizzato da
Radici nel Mondo
con il Patrocinio di
Initiative Group Alpbach Armenia
Associazione Padus-Araxes
Accademia Armena di San Lazzaro dei Padri Mechitaristi
In diretta sulla pagina facebook e sul canale youtube di Radici nel Mondo
e sulla pagina facebook di LabNews

On line – 9 febbraio / 11 maggio – VII SEMINARIO DI ARTE ARMENA E DELL’ORIENTE CRISTIANO

A partire dal 9 febbraio e fino all’11 maggio si svolgerà il VII Seminario di Arte armena e dell’Oriente cristiano, organizzato da Aldo Ferrari e Stefano Riccioni, con la collaborazione di Marco Ruffilli e Beatrice Spampinato.
Il seminario è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, con il patrocinio del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena (CSDCA), della Congregazione armena mechitarista, dell’Associazione italiana per lo studio dell’Asia centrale e del Caucaso (ASIAC), ai quali da quest’anno si unisce anche il prestigioso Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut.
In considerazione del protrarsi della situazione pandemica, i curatori hanno deciso di creare un evento on line, con undici dirette streaming, invitando numerosi studiosi, tra i principali specialisti di queste materie, provenienti da Armenia, Francia, Georgia, Italia e USA, e di ampliare così anche il pubblico che potrà partecipare collegandosi alla piattaforma zoom, previa iscrizione.

Aprile 2021 – Alcune delle iniziative religiose, laiche e on line programmate in occasione del 24 aprile

24 APRILE 2021

  • Roma  alle 11.00 Santa Messa in rito Armeno in memoria dei martiri del Genocidio Armeno presso il Pontificio Collegio Armeno (Sal. San Nicola da Tolentino 17)
  • Padova  alle h. 10.30, Cerimonia commemorativa alla presenza del Sindaco di Padova Sergio Giordani. https://www.padovanet.it/evento/cerimonia-il-106%C2%B0-anniversario-del-genocidio-armeno
  • Milano dalle 12.00 alle 13.00 –  in Piazza Duomo ang. via Marconi “Flash mob organizzato da AGBU MIlan”.
  • Milano  ore 16.00 – Preghiamo per i Santi Martiri del Genocidio Armeno  –  Piazza Sant’Ambrogio – Monumento di Croce (Khachkar)
  • Camponogara alle ore 10.00 – Un melograno per ricordare l’Armenia  presso lo spazio verde vicino al teatro Dario Fo sarà piantato un melograno, alla presenza del Sindaco di Camponogara e di un rappresentante dell’Associazione Italiarmenia.
  • Ferrara alle ore  21.00 “Metz Yeghern Il genocidio degli armeni tra memoria, negazione e silenzi” 

 

 

25 APRILE 2021

  • Milano alle h. 11.00 S. Messa di commemorazione dei Santi Martiri del genocidio, presso la chiesa armena di via Jommelli
  • Roma  alle 18.30 “Preghiera con i martiri Armeni” Celebrazione ecumenica per la pace, Basilica di San Bartolomeo all’isola.

 

26 APRILE 2021

  • On Line –  dalle ore 15 alle 18   NAPOLI:  Webinar – “La Cristianità: Il Volto di nostra sorella Armenia.

 

Alcune

ROMA – Comunicato Stampa Celebrazione Ecumenica per la Pace (25.04.2021) e Santa Messa per i Martiri armeni (24.04.21)

PREGHIERA CON I MARTIRI DEL GENOCIDIO ARMENO

Basilica San Bartolomeo all’Isola Tiberina

25 aprile 2021 –ore 18.30

Il prossimo 24 aprile ricorre il 106° anniversario della memoria dell’immane tragedia definita da Papa Francesco “Il primo Genocidio del XX secolo” di cui fu vittima il popolo armeno nel 1915.

I Martiri della Chiesa Armena saranno commemorati a Roma, domenica 25 aprile alle ore 18.30, con una celebrazione ecumenica per la pace dal titolo “Preghiera con i Martiri del Genocidio Armeno”, su iniziativa di Sua Eccellenza l’Arcivescovo Khajag Barsamian, Rappresentante della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede, e di Sua Eminenza il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina.

Parteciperanno alla cerimonia Sua Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, gli Ambasciatori della Repubblica di Armenia presso la Santa Sede, Sua Eccellenza Garen Nazarian, e presso la Repubblica Italiana, Sua Eccellenza Tsovinar Hambardzumyan, nonché vescovi e sacerdoti delle Chiese armene, apostolica e cattolica. Saranno inoltre presenti esponenti di varie Chiese, ortodossa copta, ortodossa romena, anglicana, evangelica luterana e metodista.

Una Messa e un incontro online

 I martiri saranno ricordati altresì con una Santa Messa in rito armeno, celebrata presso il Pontificio Collegio Armeno, nel Giorno della Memoria armena, sabato 24 aprile alle ore 11.00. La cerimonia sarà presieduta da Sua Eccellenza Mons. Raphael Minassian, Arcivescovo degli armeni cattolici dell’Armenia, Georgia, Russia ed Europa Orientale. Mentre le Ambasciate d’Armenia presso la Santa Sede e la Repubblica Italiana hanno organizzato per giovedì 22 aprile alle ore 18.00,un incontro online in collaborazione con #StandTogether (allstandtogether.com) – una piattaforma digitale, inclusiva ed ecumenica- dal titolo “Prevenzione del genocidio: lotta alla persecuzione religiosa, protezione dei diritti religiosi”.

PREGHIAMO CON I MARTIRI DEL GENOCIDIO ARMENO

Una preghiera ecumenica fatta a più voci, innalzata al Cielo per implorare la pace, che si unisce al sacrificio fatto preghiera di coloro che hanno perso la vita 106 anni fa.

Preghiera non “per” i martiri ma “con” i martiri, per sottolineare la comunione che vi è tra noi, ancora pellegrini su questa terra e coloro che ci hanno preceduto. Una comunione che vuole raffigurare anche la forza della rinascita e della resilienza di cui il popolo armeno è stato capace grazie alla preghiera e all’intercessione dei suoi Martiri.

Una preghiera ecumenica per la pace, affinché cessino tutte le ostilità fra i popoli. Insieme, per riaffermare, che la gente di buona volontà vuole la pace, nella consapevolezza che la guerra è sempre ingiusta e che ciascun uomo ha il dovere di preservare la sacralità della vita e dei diritti di ogni popolo.

“Il processo di pace è quindi un impegno che dura nel tempo. È un lavoro paziente di ricerca della verità e della giustizia, che onora la memoria delle vittime e che apre, passo dopo passo, a una speranza comune, più forte della vendetta”. (Messaggio Giornata Mondiale della Pace 2020 di Papa Francesco)

Canonizzazione dei Martiri del Genocidio Armeno

Nel 2015, in occasione del centenario del Genocidio Armeno, i suoi martiri sono stati canonizzati, nella cattedrale madre di Santa Echmiadzin, supremo centro della fede apostolica armena. Secondo la tradizione Gregorio l’Illuminatore, colui che battezzò il popolo armeno (301), qui vide discendere l’Unigenito, che gli indicava il luogo della costruzione della prima cattedrale armena(303). Echmiadzin significa, appunto, “qui scese l’Unigenito”.

Alla cerimonia solenne, presieduta da Sua Santità il Catholicos Karekin II, Patriarca supremo di tutti gli Armeni, oltre al Cardinale Kurt Koch, in qualità di delegato di Sua Santità Papa Francesco, avevano preso parte numerosi capi e rappresentanti di varie confessioni cristiane.

Nella Sede Madre di Santa Echmiadzin è custodita la lancia di Longino, che la tradizione vuole portata lì da San Bartolomeo apostolo, considerato assieme a San Taddeo, fondatore della Chiesa apostolica armena.

LA BASILICA DI SAN BARTOLOMEO

Proprio per accogliere le spoglie sacre di San Bartolomeo apostolo nel 998 fu edificata l’omonima basilica. Sorge a Roma, sull’Isola Tiberina, a metà tra Trastevere, rione della prima predicazione cristiana, e l’antico quartiere ebraico. Questa posizione ben esprime uno degli aspetti più caratteristici di questa basilica, che raccoglie memorie legate a mondi diversi e lontani, uniti insieme in un’unica e originale sintesi di fede, arte e storia, come quella del Cardinale Gregorio Pietro XV Aghaganian, Patriarca degli Armeni Cattolici che era stato creato cardinale, con il titolo di San Bartolomeo all’Isola, nel concistoro del 18 febbraio 1946 da parte di Papa Pio XII.

SANTUARIO DEI NUOVI MARTIRI

Nel 1999, in preparazione del Grande Giubileo del 2000, San Giovanni Paolo II istituì una “Commissione dei Nuovi Martiri” per indagare sul martirio cristiano del XX secolo. La commissione lavorò per due anni nei locali della Basilica di San Bartolomeo, raccogliendo circa 12.000 dossier.

Dopo il Giubileo, San Giovanni Paolo II volle che la Basilica divenisse il Memoriale dei Nuovi Martiri. La proclamazione fu solennemente celebrata il 12 ottobre 2002, alla presenza dei Cardinali Ruini, Kasper e George, e del Patriarca ortodosso di Romania Teoctist; fu posta sull’altare maggiore la grande icona dedicata ai Testimoni della fede del XX secolo.

Memoria del genocidio degli armeni avvenuto nel 1915

In uno dei sei altari dedicati alla memoria dei “Nuovi Martiri” viene ricordato anche il Genocidio degli Armeni avvenuto nel 1915, con due reliquie. Una, contenente ossa di armeni raccolte nel deserto di Deir es zor (Siria), è stata consegnata da Sua Santità Aram I, Catholicos della Grande Casa di Cilicia, nel novembre del 2008.Mentre l’altra è una lettera autografa del Beato Ignazio Maloyan, arcivescovo di Mardin, vittima dei massacri avvenuti in Turchia nel 1915. Nel marzo 2009 il patriarca armeno cattolico, Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX Tarmouni, consegnò questa reliquia alla Comunità di Sant’Egidio, affinché fosse custodita nella Basilica, insieme alla memoria dei martiri e testimoni della fede del XX secolo.

Organizzatori:

Rappresentanza della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede

Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani

Per maggiori informazioni:

AnushTrounyan

pontificallegate@gmail.com, cell. +393204271768.

On Line – 24 aprile 2021 – Negazionismo turco e genocidio armeno

NEGAZIONISMO TURCO E GENOCIDIO ARMENO
In collaborazione con Tempi, Tribunale Rabbinico Centro Nord Italia, Casa di Cristallo

Antonia ArslanLaura BoellaAntonietta Potente e Lucetta Scaraffia presentano il libro di Siobhan Nash-Marshall, docente di filosofia presso il Manhattanville College di New York. Sarà presente l’autrice.

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