CUSANO MILANINO – 04 aprile 2024 – Armeni, il primo genocidio: serata di approfondimento

L’Assessorato alla Cultura di Cusano Milanino, in collaborazione con l’Associazione Insieme per Cusano Milanino, propone la rassegna “LA STORIA CENSURATA“, un ciclo di incontri di approfondimento di eventi storici che, per varie ragioni di ordine politico, economico, sociale, sono stati censurati e rimossi dalla memoria storica.

giovedì 4 aprile 2024 – ore 21,00

Armeni. Il primo genocidio (in occasione della Giornata mondiale per il ricordo del genocidio armeno – 24 aprile)
Relatori: Aldo Ferrari, Professore ordinario di Lingua e letterature armena, Storia del Caucaso e Storia della cultura russa, Università Ca’ Foscari di Venezia e Marina Marvian Presidente Casa Armena Hay Dun – Milano.

Nel corso della serata, sarà visitabile anche la mostra a tema realizzata nell’ambito del progetto “Sulla strada della memoria” con la collaborazione di Casa Armena Hay Dun – Milano,

DOVE:
Municipio – Sala consigliare “Walter Tobagi” – Piazza Martiri di Tienanmen, 1

Ingresso libero

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ROMA – 21 marzo 2024 – inaugurazione della mostra fotografica “ArmeniA dipinti murali nelle chiese armene del VII-XIII secolo” c

 

Inaugurazione della mostra fotografica

“ArmeniA dipinti murali nelle chiese armene del VII-XIII secolo” 

 Biblioteca Vallicelliana a Roma, via della Chiesa Nuova,

21 marzo alle 17:30.

Segue presentazione mostra e libri su i dipinti murali

dell’Arch. Paolo Arà Zarian e della restauratrice Christine Lamoureux.

VILLAFRANCA – 20 marzo 2024 – Laura Ephrikian presenterà il suo libro “Una famiglia armena”

𝗟𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗘𝗽𝗵𝗿𝗶𝗸𝗶𝗮𝗻 presenterà il suo libro “𝗨𝗻𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝗮” (𝘚𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘌𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪) a 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗳𝗿𝗮𝗻𝗰𝗮 𝗧𝗶𝗿𝗿𝗲𝗻𝗮 il 𝟮𝟬 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗼, ore 𝟭𝟳.𝟯𝟬, presso il 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗗𝗶𝘂𝗿𝗻𝗼 “𝗣𝗶𝗽𝗽𝗼 𝗕𝗼𝗻𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼”. L’evento è organizzato dalla 𝗟𝗨𝗧𝗘 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝗹𝗹𝗮𝗳𝗿𝗮𝗻𝗰𝗮 𝗧𝗶𝗿𝗿𝗲𝗻𝗮 con la collaborazione dell’𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗢𝗿𝗶𝘇𝘇𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 e il patrocinio gratuito del Comune. Il libro racconta la vita di una bambina (Laura) nata a Treviso nel 1940, mentre nei cieli d’Europa si incrociavano le scie di aerei militari impegnati in drammatiche operazioni di guerra.

“𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘪 – afferma il Presidente di Orizzonte Comune 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗦𝗮𝗶𝗮 – 𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝗟𝗨𝗧𝗘, 𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘝𝘪𝘭𝘭𝘢𝘧𝘳𝘢𝘯𝘤𝘢 𝘰𝘧𝘧𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘰𝘵𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘦𝘯𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘯𝘦𝘳𝘨𝘪𝘦. 𝘚𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦𝘴𝘪̀ 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘰𝘴𝘱𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢𝘥𝘪𝘯𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘓𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘌𝘱𝘩𝘳𝘪𝘬𝘪𝘢𝘯, 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘢 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘦 𝘩𝘢 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦. 𝘚𝘢𝘳𝘢̀ 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘰𝘴𝘱𝘪𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 ‘𝘋𝘰𝘯𝘯𝘦’, 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘢̀ 𝘪𝘭 23 𝘦 24 𝘔𝘢𝘳𝘻𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪” conclude. “𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘮𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘓𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘌𝘱𝘩𝘳𝘪𝘬𝘪𝘢𝘯 – racconta 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗣𝗮𝗽𝗮𝗹𝗶𝗮, responsabile della sezione LUTE di Villafranca – 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘦𝘯𝘵𝘶𝘴𝘪𝘢𝘴𝘮𝘰. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘦𝘪 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦: 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦, 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘛𝘝, 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦, 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘦 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘭𝘦𝘪 𝘦̀ 𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘢𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰: 𝘪𝘭 𝘝𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪𝘢𝘵𝘰. 𝘐𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 – conclude – 𝘦̀ 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘳𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦”.

Interverranno, oltre all’autrice, anche 𝗔𝗺𝗲𝗹𝗶𝗮 𝗦𝘁𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶, già docente e dirigente scolastica e 𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗦𝗮𝗶𝗮, in qualità di Presidente di Orizzonte Comune. Ephrikian presenterà la sua ultima fatica letteraria anche a Barcellona Pozzo di Gotto, il 25 Marzo alle 17.30 presso l’ITET “E. Fermi”.

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FIRENZE – 14 marzo 2024 – Presentazione libro ‘Lo specchio armeno’ di Paolo Codazzi

Giovedì 14 marzo 2024, alle ore 17, allo storico Bar Donatello. Con l’autore dialogherà Paolo Ciampi

La locandina della presentazione

Allo storico Bar Donatello di Firenze (in Piazzale Donatello 3 r), presentazione del romanzo ‘Lo specchio armeno’ di Paolo Codazzi (ed. Arkadia), giovedì 14 marzo 2024, alle ore 17. Paolo Ciampi dialogherà con l’autore. L’evento è organizzato dall’associazione ‘Stazione di Posta’ e ‘I libri di Mompracem’ in collaborazione con la libreria Libraccio Firenze

08/03/2024 0.06
Redazione di Met

MONFALCONE – 09 marzo 2024 – La storia degli armeni con Ferrari

 

 

Sabato alle 18 la presentazione del saggio Storia degli armeni,

edito da Il Mulino nel 2020, scritto a due mani da Aldo Ferrari e Giusto Traina.

In attesa dell’inizio del Festival Geografie, in programma dal 20 al 24 marzo prossimi, continua l’anteprima della manifestazione “Aspettando Monfalcone Geografie”. Dopo le presentazioni itineranti che hanno toccato Gradisca, Fogliano-Redipuglia, Gorizia, Udine, Trieste e Pordenone, l’ultimo degli incontri che anticipano la rassegna culturale, giunge a Monfalcone.

Sabato 9 marzo infatti, alle ore 18 nella sala al primo piano della Casa delle Geografie – il palazzo dell’ex Pretura – avrà luogo la presentazione del saggio “Storia degli armeni”, edito da Il Mulino nel 2020, scritto a due mani da Aldo Ferrari e Giusto Traina. A dialogare con Ferrari ci sarà Andrea Pastore. L’appuntamento sarà curato dall’Associazione Marinai d’Italia del gruppo di Monfalcone. L’ingresso sarà Ingresso libero.

A cosa fa riferimento il volume? Oggi l’Armenia è una piccola repubblica ex-sovietica, ma gli armeni nel mondo si trovano un po’ ovunque. Quasi quattro milioni di persone parlano una delle due varianti della lingua armena, quella orientale e occidentale. Moltissimi altri armeni della diaspora non la parlano, ma hanno piena coscienza della propria identità.

Se si scorre indietro nel tempo, ripercorrendo i principali luoghi della memoria degli armeni, si possono seguire nel corso dei secoli le vicende di un popolo vivace e combattivo, dalla cultura sorprendente sul piano artistico e letterario, capace di adattarsi a territori difficili e prosperare sia sotto governanti armeni, sia sotto il dominio di altri regni e imperi, senza perdere la propria identità culturale e religiosa.

Aldo Ferrari insegna Lingua e letteratura armena nell’Università Ca’ Foscari a Venezia. Tra i suoi ultimi libri, ha pubblicato “Breve storia del Caucaso” (Carocci, 2007), “Quando il Caucaso incontrò la Russia” (Guerini, 2015) e “L’Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo” (Salerno, 2019).

 

MILANO – 09 marzo 2024 – Serata musicale dedicata al 120° anniversario dalla nascita di Aram Khachaturian

In occasione delle celebrazioni per il 70° dalla fondazione di Casa Armena – Hay Dun

Serata musicale dedicata al 120° anniversario dalla nascita di 

 

Aram Khachaturian

Aram Khachaturian - Wikipedia

con la partecipazione di:

Anì Martirosyan, pianoforte

Shushan Hovakimyanpianoforte

Chiara Beati, pianoforte
Nobuko Murakoshi, violino
Maurizio Redegoso Kharitian, viola
Babak Khayamivioloncello
Antonio Serniatar
Rosy Svazlyansoprano
Anì Balianmezzosoprano
Syusanna Hakobyan, mezzosoprano
Vahan Harutyunyantenore
Padre Nerses Harutyunyan, basso

Vi aspettiamo numerosi a questo importante evento!

Per prenotazioni e informazioni inviare e-mail a: 

res.armeniaca@gmail.com

oppure a:
Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.:  0039 340210117

CASA ARMENA 

HADUN 

VENEZIA – 07 marzo 2024 – Sara Maino al Bistrot de Venise con il suo “Quaderno armeno”

Per Dialoghi con l’Autrice Sara Maino presenta “Quaderno Armeno” giovedì 7 marzo ore 17:00 al Bar del Bistrot de Venise. Rassegna a cura di Lucia Guidorizzi e Anna Lombardo. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Ma perché si chiama Hotel Praha? Non si chiama più così. Una volta si chiamava Hotel Praha. Adesso è l’Hotel Arabkir. Ah. E perché? Perché una volta era un ristorante. E allora perché continuate a chiamarlo Praha? È così. È l’Armenia

A Yerevan, la capitale dell’Armenia indipendente, non è il mondo armeno diasporico occidentale accogliente, pacificato, plurilingue, caratterizzato da un cristianesimo aperto e universale che viene incontro a Sara. Per una serie di disavventure verrà fagocitata da un clan di rifugiati ospiti in un albergo fatiscente, dove il degrado risulta insopportabile, dove non ci sono turisti o armeni locali ma profughi della guerra del Nagorno Karabakh; un rifugio dove una umanità dolente tenta di cancellare un vissuto che non ha futuro. Un diario-racconto di straordinaria efficacia descrittiva e insieme capace di andare in profondità, di scavare nel proprio mondo e nel mondo dell’altro senza timore di far emergere la verità scomoda della difficoltà di potersi accettare nella propria diversità.

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