Armenia rompe con Turchia, stop accordi. Ansa

Ierevan accusa Ankara di insistere in negazionismo su genocidio

(ANSA) – MOSCA, 16 FEB – Il presidente armeno Serzh Sargsian ha deciso di ritirare dal parlamento gli accordi mai ratificati sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali tra Armenia e Turchia firmati sei anni fa a Zurigo. Sargsian ha accusato Ankara di “distorcere lo spirito e il significato degli accordi” e di aver dato nuovo impulso “alla politica negazionista” alla vigilia del centennale del massacro di centinaia di migliaia di armeni cristiani nella Turchia di fine epoca ottomana.

Turchia: Armenia blocca ratificazione accordo

Di Roberta Papaleo il 16 febbraio 2015 

(Agenzie). Il presidente armeno Serge Sarkisian ha dichiarato di aver chiesto al parlamento armeno di ritirare la sua firma da un accordo con la Turchia risalente al 2009 e mirato alla normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi. Sarkisian ha affermato che non andrà avanti con l’accordo a causa delle “precondizioni” che la Turchia ha imposto prima della ratifica.

Di recente, il ministero degli Esteri turco aveva invitato Erevan a ritirare le sue forza dalla regione di Nagorno-Karabakh, zona contesa tra l’Armenia e l’Azerbaijan, alleato della Turchia.

Turchia: male stop Armenia a processo normalizzazione

Erevan ha annunciato ritiro da processo di ratifica

Roma, 17 feb. (askanews) – La Turchia ha espresso oggi dispiacere per la decisione dell’Armenia di bloccare il processo di ratifica degli storici accordi di normalizzazione dei rapporti firmati nel 2009. A dividere Ankara ed Erevan resta la diversa valutazione sui fatti del 1915, quando – nella versione di Erevan – le forze ottomane misero in pratica un genocidio contro gli armeni, mentre Ankara ritiene questo giudizio esagerato.

“Noi non approviamo la posizione dell’Armenia, la giudichiamo sbagliata e deprecabile” ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri turco Tanju Bilgic nel suo quotidiano punto stampa, accusando Erevan di voler usare il centenario degli avvenimenti per “creare una scusa per accusare la Turchia”.

In una lettera indirizzata al presidente dell’assemblea locale, il presidente armeno Serzh Sarkisian ha annunciato il ritiro dei “protocolli di Zurigo”, la lista degli accordi da ratificare, deplorando “l’assenza di volontà politica del governo turco”.

Il Parlamento armeno studia una dichiarazione di condanna dei Genocidi assiro e greco. Agenzia Fides

Erevan (Agenzia Fides) – Il recente annuncio di una dichiarazione che il Parlamento armeno potrebbe presto adottare, per esprimere la condanna delle stragi subite un secolo fa da greci e assiri nei territori ottomani rimasti sotto dominio turco, è stato accolto positivamente da associazioni e gruppi militanti impegnati nella tutela della memoria storica di quei tragici fatti, definiti rispettivamente come “Genocidio greco” e “Genocidio assiro”. 
“Noi consideriamo l’iniziativa molto importante. Vorrei esprimere la mia gratitudine ai promotori, e spero che per il centenario del Genocidio armeno l’Assemblea nazionale possa effettivamente adottare la dichiarazione, condannando il Genocidio di greci e assiri” ha dichiarato alla testata Armeniapress Slava Rafaelidis, direttore dell’organizzazione non governativa “Ilios”, che rappresenta la comunità greca in Armenia. 
Nella bozza di dichiarazione, allo studio dei parlamentari armeni, si ribadisce che tutte le minoranze etniche e religiose furono oggetto dei massacri perpetrati dai giovani turchi. Meno di due anni fa, l’ipotesi di adottare una dichiarazione analoga – sponsorizzata da alcuni partiti politici armeni – era stata respinta dal Parlamento di Erevan.

Genocidio degli armeni nel 100° anniversario”. Adnkronos.com

25 Febbraio 2015 Sala della Torre – Fondazione CariGo – v. Carducci, 2 – ore 17.30

 

Nel centesimo anniversario dello sterminio degli Armeni e dell’esilio di migliaia di superstiti (24 aprile 1915-2015), saranno la presidente dell’Anvgd MARIA GRAZIA ZIBERNA e lo storico FULVIO SALIMBENI ad introdurre la famosa scrittrice ANTONIA ARSLAN, la quale svolgerà la conferenza sul tema “Il genocidio degli Armeni nel 100º anniversario” per ricordare quelle vicende che tanto hanno in comune con quelle degli italiani d’Istria e Dalmazia.

Scrittrice e saggista italiana di origine armena, laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice ( Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane ( Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900). Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno ( Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia ( Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni).

Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli).

Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlanti. Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012.

 

Incontro organizzato da: ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA

Passaggio Alvarez, 8 www.anvgd.it www.anvgd.it/comitato-gorizia anvgd.gorizia@libero.it Tel. 0481.534655 Cell. 3398393205

Comunicato stampa

Ankara apre a Yerevan. Agccomunication

ARMENIA – Yerevan. 13/02/15. Nel caso di rilascio di almeno una regione azera occupata, la Turchia potrebbe aprire la frontiera con l’Armenia, a dirlo il primo ministro turco Ahmet Davutoglu.

Il premier ha fatto questa osservazione in una riunione con i rappresentanti delle minoranze nazionali in Turchia osservazioni riportate da quotidiano Haberturk riportato 13 febbraio e riprese dall’agenzia di stampa Trend.az. «Gli armeni che vivono in Turchia sono parte del paese e non dovrebbero soffrire a causa delle relazioni tra Ankara e Yerevan». Ha dichiarato Davutoglu. «La Turchia mira a risolvere i problemi con gli armeni», ha aggiunto. Toccando le celebrazioni del centenario della battaglia di Canakkale, il PM ha sottolineato che le celebrazioni non hanno connotazioni politiche. In precedenza, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato il presidente armeno Serzh Sargsyan per partecipare il 24 aprile alla festa in onore del 100 ° anniversario della vittoria nella Battaglia di Canakkale. Egli ha anche detto che questo potrebbe portare all’avvio di un dialogo tra i due paesi, ma, le autorità armene hanno rifiutato di prendere parte ai festeggiamenti. La motivazione dell’Armenia e che il predecessore della Turchia, l’impero ottomano, avrebbe effettuato un “genocidio” degli armeni che vivevano in Anatolia nel 1915. La Turchia, a sua volta, ha sempre negato “genocidio” ha avuto luogo.
Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha detto in precedenza che l’enfasi sugli eventi 1915 ostacola la normalizzazione dei rapporti tra Ankara e Yerevan.

Ankara apre a Yerevan. Agccomunication

ARMENIA – Yerevan. 13/02/15. Nel caso di rilascio di almeno una regione azera occupata, la Turchia potrebbe aprire la frontiera con l’Armenia, a dirlo il primo ministro turco Ahmet Davutoglu.

Il premier ha fatto questa osservazione in una riunione con i rappresentanti delle minoranze nazionali in Turchia osservazioni riportate da quotidiano Haberturk riportato 13 febbraio e riprese dall’agenzia di stampa Trend.az. «Gli armeni che vivono in Turchia sono parte del paese e non dovrebbero soffrire a causa delle relazioni tra Ankara e Yerevan». Ha dichiarato Davutoglu. «La Turchia mira a risolvere i problemi con gli armeni», ha aggiunto. Toccando le celebrazioni del centenario della battaglia di Canakkale, il PM ha sottolineato che le celebrazioni non hanno connotazioni politiche. In precedenza, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato il presidente armeno Serzh Sargsyan per partecipare il 24 aprile alla festa in onore del 100 ° anniversario della vittoria nella Battaglia di Canakkale. Egli ha anche detto che questo potrebbe portare all’avvio di un dialogo tra i due paesi, ma, le autorità armene hanno rifiutato di prendere parte ai festeggiamenti. La motivazione dell’Armenia e che il predecessore della Turchia, l’impero ottomano, avrebbe effettuato un “genocidio” degli armeni che vivevano in Anatolia nel 1915. La Turchia, a sua volta, ha sempre negato “genocidio” ha avuto luogo.
Il primo ministro turco Ahmet Davutoglu ha detto in precedenza che l’enfasi sugli eventi 1915 ostacola la normalizzazione dei rapporti tra Ankara e Yerevan.

Genocidio degli armeni nel 100° anniversario”. Adnkronos.com 13.02.2015

25 Febbraio 2015 Sala della Torre – Fondazione CariGo – v. Carducci, 2 – ore 17.30

 

Nel centesimo anniversario dello sterminio degli Armeni e dell’esilio di migliaia di superstiti (24 aprile 1915-2015), saranno la presidente dell’Anvgd MARIA GRAZIA ZIBERNA e lo storico FULVIO SALIMBENI ad introdurre la famosa scrittrice ANTONIA ARSLAN, la quale svolgerà la conferenza sul tema “Il genocidio degli Armeni nel 100º anniversario” per ricordare quelle vicende che tanto hanno in comune con quelle degli italiani d’Istria e Dalmazia.

Scrittrice e saggista italiana di origine armena, laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d’appendice ( Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane ( Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900). Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno ( Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia ( Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni).

Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli).

Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlanti. Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012.

 

Incontro organizzato da: ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA

Passaggio Alvarez, 8 www.anvgd.it www.anvgd.it/comitato-gorizia anvgd.gorizia@libero.it Tel. 0481.534655 Cell. 3398393205

Comunicato stampa

Il Parlamento armeno studia una dichiarazione di condanna dei Genocidi assiro e greco. Agenzia Fides

Erevan (Agenzia Fides) – Il recente annuncio di una dichiarazione che il Parlamento armeno potrebbe presto adottare, per esprimere la condanna delle stragi subite un secolo fa da greci e assiri nei territori ottomani rimasti sotto dominio turco, è stato accolto positivamente da associazioni e gruppi militanti impegnati nella tutela della memoria storica di quei tragici fatti, definiti rispettivamente come “Genocidio greco” e “Genocidio assiro”.
“Noi consideriamo l’iniziativa molto importante. Vorrei esprimere la mia gratitudine ai promotori, e spero che per il centenario del Genocidio armeno l’Assemblea nazionale possa effettivamente adottare la dichiarazione, condannando il Genocidio di greci e assiri” ha dichiarato alla testata Armeniapress Slava Rafaelidis, direttore dell’organizzazione non governativa “Ilios”, che rappresenta la comunità greca in Armenia.
Nella bozza di dichiarazione, allo studio dei parlamentari armeni, si ribadisce che tutte le minoranze etniche e religiose furono oggetto dei massacri perpetrati dai giovani turchi. Meno di due anni fa, l’ipotesi di adottare una dichiarazione analoga – sponsorizzata da alcuni partiti politici armeni – era stata respinta dal Parlamento di Erevan.

NARDO’ – Conto alla rovescia per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Gregorio Armeno. Portadimare.it

Tra le novità dell’edizione 2015 la celebrazione delle vittime del terremoto del 1743 con un momento di raccoglimento e preghiera in piazza Salandra alle ore 17,30

Due convegni per l’edizione 2015, il 19 ed il 20 febbraio:

il 19 febbraio, giovedì, per non dimenticare la tragedia del genocidio armeno di cui quest’anno ricorre il centenario dall’inizio dello sterminio di massa. Organizzato dal Comitato Feste Patronali “San Gregorio Armeno” in collaborazione con il Rotary Club di Nardo e di Lecce.

il 20 febbraio, venerdì¸ per un approfondimento ed un confronto sui temi della promozione e lo sviluppo del territorio della Terra D’Arneo

Il Patrocinio è del Comune di Nardò

Giovedì 19 febbraio, ore 17:00, Celebrazione della S. Messa Solenne presieduta da S. E. Mons. Domenico D’ Ambrosio, Arcivescovo della Diocesi di Lecce

Alle 18:00, la Processione attraverserà le vie principali della Città

Conto alla rovescia per i festeggiamenti in onore del patrono di Nardò.

Il 20 febbraio Nardò tornerà a celebrare la sua “Festa” per eccellenza, quella in onore del suo Santo Patrono, San Gregorio Armeno. La cui santa mano fermò il flagello del terremoto che la notte del 20 febbraio 1743 devastò Nardò, mietendo molte vittime, per la maggior parte donne e bambini, di modesta estrazione sociale.

Da quell’evento, la narrazione. Che ha consentito a quel prodigio di rinnovare, sino ai nostri giorni, il suo significato e di conservare ben saldi, ancora oggi, senso e valore per un’identità collettiva di cui la Città è fiera. Da quella notte la Città esprime la sua gratitudine ed i neretini venerano quel Vescovo venuto dall’Oriente come Patrono, tornando, nella ricorrenza di quella notte di terrore, al suo cospetto per ringraziare.

La narrazione intorno al prodigio si intreccia, ancora oggi, con quella di una Terra che, da secoli, coltiva il culto verso San Gregorio, vescovo dell’Armenia, terra flagellata, nelle viscere, dai terremoti e, nello spirito della sua Gente, dalla repressione, dalla violenza, dalla deportazione. Ed il legame tra Nardò e l’Armenia, torna ad essere un filo conduttore importante e irrinunciabile nella vocazione al dialogo tra Culture e Religioni diverse di cui la Città è testimone.

Nell’edizione 2015 il culto tributato a San Gregorio si nutre e cresce così nel solco della nostra tradizione di Terra generosa, ospitale, accogliente. Il 24 aprile 2015 si ricorderà il centenario dall’inizio del genocidio armeno: è passato ormai un secolo da quando cominciò quello sterminio di massa che portò all’eliminazione fisica di un almeno 1.200.000 armeni dal territorio dell’impero ottomano.

Per non dimenticare anche la tragedia del genocidio degli armeni che ha segnato, un momento di profondo buio della ragione nella storia e di cui si rischia di perdere completamente il ricordo nel cammino delle generazioni, Nardò offre il suo contributo sul tema conconvegno di Studi in programma il 19 febbraioalle ore 10:00 presso il Chiostro dei Carmelitani dal titolo “ARMENIA; un Popolo e la sua Storia a 100 anni dal Genocidio” organizzato dal Comitato Feste Patronali “San Gregorio Armeno”   che si è adoperato – nonostante le difficoltà legate alla crisi economica – per organizzare i festeggiamenti solenni in onore del Santo Patrono, in collaborazione con i ROTARY Club di NARDO’ e LECCE e con il Comune di Nardò.

Contributi e testimonianze rilevanti e soprattutto una qualificata presenza di ospiti eccellenti che segnerà l’arrivo in Città di Plenipotenziari armeni e di personalità di spiccato valore politico, sociale e religioso che saranno, per due giorni, ospiti della Città.

Per la prima volta insieme, e grazie ad una efficiente macchina organizzativa attivata dal Comitato, saranno presenti nella nostra città, S.E. Dr.Sargis Ghazaryan, Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Repubblica Italiana, S.E. Mr. Mikayel Minasyan , Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede, (accompagnato da una delegazione tra cui spicca il nome del Consigliere dell’Ambasciata, Mr. Vartan Karapetian, già curatore della mostra “Armenia. Impronte di una Civiltà. 2011-2012), Mr. Rupen Timurian, Delegato Unione Armeni d’Italia – Regione Puglia ed il Prof. Baykar Sivazlyan, Docente presso l’Università di Milano, nonché Presidente Unione Armeni d’Italia.

Non poteva mancare tra tante eccellenze la Prof.ssa Isabelle Oztasciyan Bernardini, dell’Università del Salento, Rappresentante a Lecce dell’Unione Armeni d’Italia nonché Presidente del Rotary Club 2120 di Lecce. Anche il Rotary Club di Nardò partecipa all’evento con un contributo del suo presidente, Cesare Sabato, che aprirà i lavori del convegno giovedì 19 febbraio. Altri graditi ospiti saranno alcuni religiosi del “Monastero Mechitarista di S. Lazzaro” di Venezia, tra cui Padre Panos Kechichian e due diaconi Sarkis Sarkisyan e Zakevos Grigoryan che terranno una celebrazione con Rito Liturgico Armeno il 17 febbraio 2015 alle ore 18:00 presso la Chiesa Cattedrale di Nardò, Saranno presenti inoltre il Sindaco di Fiorano Modenese Prof. Francesco Tosi, l’Assessore alla Cultura del Comune da anni gemellato con Nardò, dr.ssa Morena Silingardi ed il dr. AngeloGesualdi, componente del Consiglio Comunale di Fiorano.

Il Convegno di Studi dal titolo “ARMENIA; un Popolo e la sua Storia a 100 anni dal Genocidio” in programma per il 19 febbario alle ore 10.00 presso il Chiostro dei Carmelitani vede il seguente programma:

–       Prof.ssa Isabelle Oztasciyan Bernardini, Università del Salento – Rappr. Lecce Unione Armeni d’Italia – Presidente Rotary Club 2120 – Lecce.

–       Mr. Rupen Timurian, Delegato Unione Armeni d’Italia – Regione Puglia.

–       Prof. Baykar Sivazlyan, Università di Milano – Presidente Unione Armeni d’Italia.

Concluderà S. E. Dr. Sargis Ghazaryan,Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Repubblica Italiana, con un suo intervento dal titolo: “Il centenario del Genocidio Armeno (19152015): tra memoria e riconciliazione”.

Il convegno sarà introdotto dal Dr. Cesare Sabato, del ROTARY CLUB Nardò e dal Sindaco di Nardò, Avv. Marcello Risi.

Coordinerà i lavori l’arch. Giancarlo De Pascalis, responsabile per le Attività Culturali e per i Rapporti Internazionali del Comitato S. Gregorio Armeno, che dagli anni della sua presenza come Vicesindaco di Nardò ha fortemente rafforzato i Rapporti internazionali con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia, e che in questi anni si è distinto nel suo ruolo di Consigliere Comunale per aver proposto la Delibera del Consiglio Comunale di Nardò per il riconoscimento del Genocidio Armeno da parte della città, nel 2012.

Come abbiamo già detto, l’importanza dell’evento in calendario a Nardò il 19 febbraio, porterà in Città anche l’Ambasciatore della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede, S. E. Mr. Mikayel Minasyan , accompagnato dalla moglie Mrs. Anush Minasyan, dalla di lui madre, Mrs. Armine Hasratyan , e dal Consigliere dell’Ambasciata, Mr. Vartan Karapetian, curatore della mostra “Armenia. Impronte di una Civiltà. 2011-2012”.

Nel pomeriggio di Giovedì 19 febbraio,alle ore 17:00 seguirà la Celebrazione della S. Messa Solenne presieduta da S. E. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, alla presenza delle autorità civili e religiose, nonché delle autorità internazionali presenti. E alle ore 18.00 seguirà la solenne processione che attraverserà le vie principali della Città.

Il giorno successivo, venerdì 20 febbraio è in programma, organizzato dal Comitato con la collaborazione del G.A.L. TERRA d’ARNEO, il Convegno su “Promozione e sviluppo di un territorio: la Terra D’Arneo”, cui parteciperanno:

–       Cosimo Durante, Presidente GAL “Terra d’Arneo”;

–       Gabriella Battaglia, Rappresentante I.A.T. Nardò;

–       Albertino Sanasi – Presidente Oleificio Cooperativo R.F. di Nardò.

Il convegno sarà introdotto dal Vice- Sindaco di Nardò, Carlo Falangone e sarà coordinato dal Dr. Cosimo CAPUTO, Presidente del Comitato S. Gregorio Armeno

Tra le novità dell’edizione 2015 la celebrazione delle vittime del terremoto del 1743.

Alle ore 17:30 di venerdì 20 febbraio (l’orario è quello nel quale avvenne il terremoto del 1743) – Piazza Salandra sarà testimone di un momento di raccoglimento e di preghiera alla memoria delle vittime del sisma. Sarà l’occasione per esprimere vicinanza e per un momento di riflessione e preghiera per le vittime del genocidio del Popolo Armeno, in occasione del 1° Centenario dello sterminio (1915-2015). Le campane della Cattedrale sottolineeranno il momento con 100 rintocchi.

Nella mattinata del 20 febbraio prevista anche l’esibizione per le vie del Centro Storico del “Nuovo Concerto Bandistico – TERRA d’ARNEO” della Città di Nardò.

Mentre dalle 19:30 in poi saranno graditi ospiti e intratterranno la popolazione il gruppo musicale CAFE’ CHINASKI  il cantante e MARCO FERRADINI. Ospite d’Onore: il comico PIPPO FRANCO da “Il Bagaglino” di ROMA.

 

SAN GREGORIO – Programma e ospiti: dagli ambasciatori armeni a Pippo Franco

Eurovision 2015: l’Armenia porta i Genealogy! Eurofestivalnews.com

Nel bel mezzo del clima sanremese che sta investendo tutto il nostro paese (e l’Europa) arrivano nel tardo pomeriggio notizie riguardanti la partecipazione armena al prossimo Eurovision Song Contest. Una partecipazione che porta con sé molte novità: sarà infatti un gruppo del tutto nuovo, i Genealogy,  a rappresentare l’Armenia a Vienna.

Un gruppo (i cui 6 componenti non sono ancora stati ufficializzati) composto da artisti di origine armena ma provenienti da diversi parti del mondo, in particolare da tutti i cinque continenti e dall’Armenia stessa. Conosceremo il primo componente del gruppo il prossimo 16 febbraio.

L’idea sarà quella di unire tutto il popolo armeno, sotto la canzone Don’t deny (Non rinnegare), a seguito della diaspora in tutto il mondo che colpì proprio la popolazione armena nel lontano 1915, come conseguenza di uno dei genocidi più terribili che la storia del novecento ricordi. Il tema sul genocidio degli armeni è anche il tema da cui è nata la canzone che rappresenterà la Francia, che sarà interpretata da Lisa Angell (N’oubliez pas).

Un idea che si lega non solo allo slogan di quest’anno, Building Bridges, ovvero costruire dei “ponti” nel simbolo della pace, dell’unità e della tolleranza, ma anche alla recente conferma della partecipazione australiana alla manifestazione. Insomma, pare che quest’anno la particolarità che caratterizzerà il concorso, sarà quello di ampliare idealmente questi valori in maniera globale, non solo strettamente al continente europeo.

Turchia fa saltare il vertice Ue-Ankara Agccomunication

By Anna Lotti

TURCHIA – Ankara. 11/02/15. Ankara ha annullato la prossima riunione della commissione parlamentare mista UE-Turchia dove c’era all’ordine del giorno anche il genocidio armeno. Fonte Hurriyet.

L’incontro si doveva terne il 18 e 19 febbraio a Istanbul in Turchia. In precedenza, le autorità turche hanno avvertito l’Unione europea che Ankara si rifiutava di tenere la riunione del Comitato parlamentare mista UE-Turchia, se il suo programma includeva discussioni sul “genocidio armeno”. Il genocidio si riferisce agli accadimenti durante l’impero ottomano nei confronti degli armeni che vivevano in Anatolia nel 1915. La Turchia ha sempre negato che il “genocidio” abbia avuto luogo. Mentre rafforzare gli sforzi per promuovere il “genocidio” nel mondo, gli armeni hanno ottenuto il suo riconoscimento da parte dei parlamenti di alcuni paesi. Anche se la Turchia ha proposto più volte di creare una commissione indipendente per indagare gli eventi del 1915, l’Armenia continua a respingere questa proposta. Inoltre, in precedenza, le autorità turche hanno ripetutamente fatto gesti conciliatori verso Armenia. Il messaggio di Recep Tayyip Erdogan al popolo armeno, il 24 aprile 2014 uno di questi gesti recenti.
Erdogan ha detto in quel messaggio che gli eventi del 1915 sono stati un momento difficile, non solo per gli armeni, ma anche per gli arabi, curdi e rappresentanti di altre nazioni che vivono nel paese.