Il paese alle urne per decidere se cambiare la Costituzione (East Journal, 05.12.15)

Domenica 6 dicembre in Armenia si svolgerà un importante referendum popolare nel corso del quale i cittadini del paese caucasico saranno chiamati alle urne per decidere se approvare o meno una serie di importanti emendamenti costituzionali proposti dal governo, che andrebbero a trasformare il paese da una repubblica semi-presidenziale a una parlamentare.

La Costituzione armena, adottata nel 1995 in seguito ad un referendum popolare voluto da Levon Ter-Petrosyan, ha visto i suoi primi importanti emendamenti nel 2005, durante la presidenza di Robert Kocharyan. Dieci anni dopo le ultime grandi riforme, anche l’attuale presidente Serzh Sargsyan ha deciso di provare a dare una propria impronta alla Cosituzione, proponendo nuovi emendamenti che se approvati andrebbero a cambiare radicalmente l’assetto costituzionale del paese caucasico.

La decisione di voler proporre una riforma costituzionale è stata rivelata dallo stesso Sargsyan più di due anni fa, nel settembre 2013, subito dopo aver annunciato a sorpresa in seguito ad un incontro con Putin la scelta di voler aderire all’Unione Euroasiatica, beffando in questo modo l’Unione Europea che era pronta a siglare un accordo di associazione con Yerevannell’incombente vertice di Vilnius.

Tempo dopo è stata quindi creata una commissione specializzata per la stesura di una bozza di riforma, la quale è stata in seguito presentata all’Assemblea Nazionale (il Parlamento armeno), che lo scorso agosto l’ha approvata con larga maggioranza, dando inoltre l’assenso per l’organizzazione di un referendum popolare per la sua definitiva accettazione. (continua a leggere)