Iran, Teheran all’Armenia: “Preoccupano truppe straniere vicino al confine” (Varie 18.08.25)
L’Iran esprime preoccupazione per la presenza di truppe straniere lungo il confine con l’Armenia, in un momento di delicate trattative nel Caucaso meridionale. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, durante una conferenza stampa tenutasi a Erevan con il primo ministro armeno Nikol Pashinyan, ha sottolineato l’importanza di rispettare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Armenia, invitando le autorità armene a considerare con attenzione le preoccupazioni di Teheran riguardo alla presenza di forze di terze parti vicino ai confini comuni.
Preoccupazioni iraniane e dialogo tra Erevan e Teheran
Le dichiarazioni di Pezeshkian, riportate dall’agenzia Mehr, arrivano in un momento in cui Armenia e Azerbaigian stanno negoziando l’accordo sullo sviluppo del corridoio di transito dello Zangezur, che si trova in prossimità del confine con l’Iran. Il presidente iraniano ha fatto appello a Erevan affinché affronti in maniera completa e trasparente ogni cambiamento relativo alla presenza di forze straniere nella regione di confine, rimarcando che qualsiasi modifica nella posizione delle truppe iraniane sarà attentamente monitorata.
Dal canto suo, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha dichiarato che le istanze di Teheran saranno rispettate, ma ha anche evidenziato che la sicurezza del corridoio di Zangezur sarà decisa esclusivamente dall’Armenia e non da Paesi terzi. Tale posizione riflette la volontà di Erevan di mantenere il controllo sovrano sulle proprie decisioni di sicurezza, nonostante le pressioni regionali e internazionali.
Il contesto geopolitico e il ruolo degli alleati
Il dialogo tra le due capitali si inserisce in un contesto geopolitico complesso, segnato dall’erosione della storica alleanza armena con la Russia, percepita come sempre meno affidabile nella tutela degli interessi di Erevan. Dopo gli scontri con l’Azerbaigian, la Russia ha mostrato un impegno limitato, mentre l’Armenia ha iniziato ad aprirsi a nuovi interlocutori, incluse potenze occidentali come gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
Nonostante la presenza di circa 10.000 soldati russi sul territorio armeno, la leadership di Yerevan, guidata da Pashinyan, ha iniziato a ridurre la dipendenza da Mosca, anche in campo militare, mentre si intensificano le trattative per una possibile normalizzazione dei rapporti con Baku. Tuttavia, la complessità delle relazioni regionali e la presenza di interessi contrastanti rendono molto delicata la gestione delle questioni di sicurezza lungo i confini comuni con l’Iran e l’Azerbaigian.
Il richiamo di Pezeshkian alla necessità di affrontare le preoccupazioni iraniane rappresenta quindi un segnale importante in vista del proseguimento dei negoziati e della stabilizzazione della regione, che resta uno snodo cruciale per gli equilibri geopolitici del Caucaso meridionale.
Iran: ministro Esteri, non accetteremo presenza truppe Usa al confine con Armenia (2)
Armenia-Iran: Pashinyan, relazioni bilaterali vanno portate a livello di partenariato strategico
