La Russia abbatte il golpe furtivo degli USA (www.informarexresistere.fr 03.08.15)

di Tony Cartalucci –
Sono tempi duri per l’industria della “rivoluzione colorata” degli USA. Perfezionato in Europa orientale dopo la caduta dell’Unione Sovietica e affinato durante la cosiddetta “primavera araba”, il processo di sovversione di un Paese per rovesciarne il governo con la copertura di proteste di massa inscenate sembra essere finalmente alla fine. Ecco perché negli Stati Uniti non è più possibile nascondere il fatto che dietro a tali proteste, che spesso anche nascondono il ruolo di elementi armati infiltrati segretamente, si dia l’ultima spinta ai governi presi di mira. La nazioni hanno imparato ad identificare, denunciare ed opporsi a tale tattica, e come con Adolf Hitler e la tattica del regime nazista della Blitzkrieg, una volta individuate le contromisure appropriate, l’efficacia dell’assalto travolgente, militare o politico, viene neutralizzata. Ciò s’è recentemente visto in Armenia durante le cosiddette proteste “Erevan Elettrica”. Erevan è la capitale dell’Armenia ed “elettrica” è in riferimento alla presunta motivazione dei manifestanti, l’aumento dei prezzi della luce. Le “rivoluzioni colorate” sono sempre iniziate con una motivazione apparentemente legittima, che rapidamente diventava politica scartando molte richieste legittime, le precedenti richieste pratiche, per concentrarsi quasi esclusivamente sul “cambio di regime”. Gli agitatori armeni che guidano Erevan “elettrica” neanche se ne rendono conto, usando la maggior parte del loro slancio iniziale nel tentativo di convincere il mondo che non sono un’altra sommossa appoggiata dagli USA.
Il colpo di Stato furtivo
Nikol Pashinjan e il suo partito “Contratto civico” sono nettamente appoggiati dagli USA. Così molti trovato sospetto che ne sia la voce prominente, insistendo sul fatto che il movimento “Erevan elettrica” non sia politico e appoggiato dagli USA. Verelq, sito armeno che inspiegabilmente si collega al sito armeno di Radio Free Europe/Radio Libertydel dipartimento di Stato, avrebbe indicato nell’articolo, “Nikol Pashinyan: le proteste a Erevan sono di natura esclusivamente sociale” che: “Anche se si guardano ai processi con il microscopio, è possibile visualizzare componenti politiche e politici, nazionali e stranieri, nelle dimostrazioni. La gente non vuole che cresca il prezzo della luce Continua