Parole e musica al Borromeo con Capobianco e Tchakerian (Laprovinciapavese 25.11.25)

a musica incontra la poesia nell’appuntamento, organizzato dall’Almo Collegio Borromeo per martedì sera alle 21. “Immobile mutare” è il tema scelto per il concerto che vede protagonisti la celebre violinista Sonig Tchakerian e Filippo Capobianco, pavese, ex alunno del Borromeo, poeta performativo che, nel 2023, a Parigi si è aggiudicato la vittoria della XVII edizione della Coppa del Mondo di Poetry Slam, consentendo così all’Italia di salire sul podio la terza volta consecutiva nella storia della competizione internazionale. Suoi i testi e la voce recitante della serata di cui è direttore artistico Alessandro Marangoni.

«Ho mantenuto nel tempo i rapporti con il Collegio e sono quindi stato molto felice quando il rettore Alberto Lolli e il direttore Marangoni mi hanno proposto di prendere parte ad un’iniziativa inedita sia per me che per Sonig Tchakerian – racconta Capobianco –. L’obiettivo era quello di incrociare la poesia performativa, che è frutto dell’incontro tra poesia e teatro, con il violino. Tchakerian ha scelto le sonate di Bach e canti tradizionali armeni».

«Nei mesi scorsi, abbiamo lavorato per far incontrare parole e musica, due mondi diversi ma molto vicini tra loro – aggiunge Filippo Capobinco –. Mi piacerebbe quindi sottolineare il concetto di unità e di come “poesia” e “musica” possano essere due facce dello stesso bisogno e di uno stesso linguaggio».

«Il Collegio da sempre è interessato al dialogo tra le arti – conferma il direttore artistico Alessandro Marangoni –. Pertanto ho pensato di chiedere a due amici grandi artisti come Sonig Tchaketian e Filippo Capobianco di unire musica, teatro e poetry slam. Sarà una produzione originale e abbastanza unica che mette insieme due personalità poliedriche come quelle di Sonig e Filippo. Non vediamo l’ora di sentire e vedere cosa succederà»

la specialista di Paganini

Sonig Tchakerian, di origine armena, fin da piccola studia violino con il padre. Si diploma a 16 anni con il massimo dei voti e la lode con Giovanni Guglielmo e si perfeziona con Salvatore Accardo, Franco Gulli e Nathan Milstein. Premiata al Concorso Paganini nel 1980 e all’ARD di Monaco di Baviera nel 1988, tiene recital per violino solo o con pianoforte collaborando tra gli altri con Martha Argerich, Bruno Canino, Andrea Lucchesini, Roberto Prosseda e Stefania Redaelli. Come solista ha suonato con importanti orchestre Royal Philharmonic, Bayerischer Rundfunk, Pomeriggi Musicali, Verdi, San Carlo, Arena, OPV collaborando con direttori quali Piero Bellugi, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Antonio Janigro, Daniel Oren. E’ tra i pochi violinisti ad eseguire dal vivo l’integrale dei Capricci di Paganini. E’ docente all’Accademia di Santa Cecilia di Roma.

Il programma di domani sera prevede un canto tradizionale armeno, Antuni, di Padre Komitas, e sonate di Johann Sebastian Bach: Fuga dalla Sonata in sol minore BWV 1001; Largo dalla Sonata in do maggiore BWV 1005; Ciaccona dalla Partita in re minore BWV 1004. —

Stefania Prato

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