Transnistria e Armenia: i prossimi focolai (Analisidifesa.it 02.07.15)

In un precedente articolo di “Analisi Difesa” si è accennato alla delicata situazione che si sta venendo a creare nell’autoproclamata -ma non riconosciuta- “Repubblica Moldava di Prednestrovia” (PMR), più nota come Transnistria.Si tratta di un piccolo territorio di circa 4 mila chilometri quadrati, all’incirca delle dimensioni del Molise, a forma di striscia, e che si trova interamente racchiuso tra Moldavia ed Ucraina, con una popolazione di mezzo milione di abitanti proporzionalmente suddivisi pressoché in eguale misura tra moldavi, ucraini e russi.

La Transnistria ha proclamato la sua indipendenza alla fine del 1990 provocando un conflitto locale, conclusosi nel 1992 con un accordo tripartito tra la stessa PMR, la Moldavia e la Federazione Russa, garantito dallo schieramento di una forza di interposizione a leadership russa.

Successivamente, nel 1993, i negoziati sono ripresi con la partecipazione anche di OSCE ed Ucraina, quest’ultima in veste di garante assieme alla Russia, fino ad arrivare alla situazione attuale, sostanzialmente basata sul mantenimento del precario status quo originario. Continua