Azerbaijian-Armenia, risale la tensione: catturati sei soldati armeni al confine (La Repubblica 27.05.21)

Il ministero della Difesa armeno ha annunciato che sei militari sono stati arrestati e catturati nella regione di Gegharkunik, al confine con l’Azerbaijian: “Questa mattina “i militari delle forze armate azere hanno circondato e catturato sei militari armeni che stavano eseguendo dei lavori di ingegneria (…) nella sezione di confine della regione di Gegharkunik”, ha riferito il ministero in un comunicato.

In questo momento, riporta il dicastero di Erevan, sono in corso tutti gli sforzi necessari per ottenere la liberazione dei militari. All’inizio della giornata, il ministero della Difesa azero ha detto che i sei militari sono stati arrestati dopo il loro tentativo di attraversare il confine.

Secondo le autorità di Baku, un gruppo di ricognizione-sabotaggio delle forze armate armene avrebbe tentato di entrare nel territorio del Paese, nei pressi del villaggio di Yukhari Ayrim, nella regione di confine di Kalbajar. In seguito a quanto accaduto, si legge nella nota, “sei militari nemici che cercavano di minare le rotte di rifornimento che conducevano agli avamposti dell’esercito dell’Azerbaijian al confine, sono stati circondati, neutralizzati e fatti prigionieri. In mattinata, diversi veicoli da combattimento, compresi i carri armati delle forze armate armene si sono ammassati nei pressi del confine. Attualmente, la situazione operativa in questa direzione è sotto il controllo delle unità dell’esrecito azero”.

L’arresto dei sei militari è l’ennesimo incidente al confine meridionale fra Armenia e Azerbaijian dopo la morte del sergente Georg Khurshudyan rimasto ucciso il 25 maggio a Verin Shorza, nella regione armena di Gegharkunik, in seguito a dei colpi di arma da fuoco che secondo Erevan sarebbero partiti dalgli azeri di stanza al confine. La situazione alla frontiera è tesa dal 12 maggio: da un lato l’Armenia chiede l’immediato ritiro dei militari azerbaigiani entro il loro confine; dall’altro, le autorità di Baku sostengono che la frontiera in quell’area non sia pienamente delimitata e ritengono di non aver commesso alcuna violazione.

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