A Poggibonsi un incontro con lo scrittore Arthur Alexanian per parlare della ‘questione armena (valdelsa.net 24.06.19)

«È fondamentale dibattere su temi come questo, che il governo turco cerca di far cadere nel dimenticatoio e in alcune parti del mondo viene piuttosto trascurata – spiega Carlo Busini, giovane poggibonsese che ha pensato e organizzato l’evento -. Sarà molto interessante poter dialogare con Arthur Alexanian, un “Armeno con un’ottica italiana”, che ci aiuterà a capire quanto sia importante l’impegno che si richiede al Governo italiano nel riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni»

Dialoghi italo-armeni. Si chiama così l’evento in programma per venerdì prossimo, il 28 giugno, alla Sala polivalente La Ginestra a Poggibonsi, al quale parteciperà lo scrittore francese di origini armene Arthur Alexanian (nella foto), autore del libro Il bambino e i venti d’Armenia, edito da Ibiskos Ulivieri.

L’iniziativa si concentrerà sulla questione armena, partendo da un’introduzione fino a dibattere sull’attualissimo tema della mozione bipartisan approvata dalla nostra Camera che impegna il Governo a «riconoscere ufficialmente il genocidio armeno e a darne risonanza internazionale».

«È fondamentale dibattere su temi come questo, che il governo turco cerca di far cadere nel dimenticatoio e in alcune parti del mondo viene piuttosto trascurato – spiega Carlo Busini, giovane poggibonsese che ha pensato e organizzato l’evento, in collaborazione con l’associazione La Scintilla -. Sarà molto interessante poter dialogare con Arthur Alexanian, un “Armeno con un’ottica italiana”, che ci aiuterà a capire quanto sia importante l’impegno che si richiede al Governo italiano nel riconoscere ufficialmente il genocidio degli armeni».

Il 24 aprile del 2015, data in cui ricorreva il centenario della deportazione e dell’uccisione di un milione e 500mila armeni, Carlo aveva organizzato a Colle di Val d’Elsa una marcia, coinvolgendo gli studenti e i cittadini.

“La differenza fondamentale tra un Paese democratico e uno stato totalitario risiede nella cancellazione storica delle responsabilità”, ha scritto Gabriele Nissim, presidente di GARIWO (Gardens of the Righteous Worldwide), associazione che combatte contro le ingiustizie per il riconoscimento dei genocidi.

L’appuntamento è dalle ore 18.00 alle 20.00. A seguire, cena a buffet con piatti tipici armeni e buona musica

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