Adnkronos – Patto tra Friuli e Armenia per la difesa dell’identità dei popoli e il rilancio delle relazioni commerciali e culturali (22 mag 2015)

Patto tra Friuli e Armenia per la difesa dell’identità dei popoli e il rilancio delle relazioni commerciali e culturali. Fontanini ha ricevuto a palazzo Belgrado l’ambasciatore armeno in Italia , S.E. Sargis Ghazaryan, ospite di Confindustria Udine. Incontro a palazzo Belgrado tra il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e l’ambasciatore armeno in Italia , S.E. Sargis Ghazaryan, accompagnato da Matteo Tonon, presidente Confindustria Udine, che ha organizzato la sua visita in Friuli. “Sono molto legato – ha esordito Fontanini – ai piccoli popoli perché mi considero appartenente a un piccolo popolo, quello friulano, e dell’Armenia così come del Tibet, ho profondo rispetto” ha affermato Fontanini nel consegnare all’ambasciatore il volume “I libri dei Patriarchi”, che raccoglie testi conservati nelle biblioteche di tutto il mondo inerenti il periodo patriarcale, “il periodo dell’oro – ha ricordato Fontanini – della nostra terra”. Nel ringraziare per il prezioso omaggio e nel ricordare la situazione dei rapporti tra Armenia e Turchia, Sargis Ghazaryan ha quindi approfondito i motivi della visita in Friuli evidenziando le peculiarità che uniscono friulani e armeni: il concetto dell’autodeterminazione e dell’identità che i friulani stanno salvaguardando grazie a un “lavoro straordinario di mantenimento e salvaguardia della lingua, della cultura e delle tradizioni friulane”, ha ammesso il rappresentante del governo armeno. “Valori che superano il tempo e sui quali si possono costruire alleanze forti e solide”. L’ambasciatore ha manifestato la volontà da parte dell’Armenia di proporre una svolta, un salto di qualità nelle relazioni economiche. “L’Armenia è l’unico paese dell’ex Unione Sovietica che da una parte è membro dell’Unione economica eurasiatica e dall’altra è profondamente europeo. Vogliamo diventare spazio, piattaforma per il ritorno delle imprese italiane e friulane in particolare, in un mercato di 170 milioni di consumatori, da cui sono state escluse l’anno scorso. La volontà è quella di un salto qualitativo nei nostri rapporti, una condivisione non solo del sistema valoriale, ma anche una coincidenza di interessi”. Continua


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