Al via la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Romasette.it 18.01.21)

Inizia oggi, 18 gennaio, per concludersi lunedì 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; la conclusione vedrà la presenza di Papa Francesco, che presiederà i Vespri nella basilica di San Paolo fuori le Mura, alle 17.30. Tra le varie iniziative in programma – molte delle quali on line, vista la situazione di emergenza sanitaria -, centrale sarà la veglia ecumenica diocesana, il 20 gennaio alle 19.30 nella basilica di Santa Maria in Trastevere. A presiedere la celebrazione sarà il vescovo Paolo Selvadagi, delegato diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, mentre l’omelia sarà offerta dall’arcivescovo Khajag Barsamiam, rappresentante della Chiesa Armena Apostolica (ortodossa) presso la Santa Sede; parteciperanno i rappresentanti delle Chiese ortodosse, protestanti e anglicana presenti a Roma. Per partecipare in presenza è possibile scrivere a s.mariaintrastevere@libero.it (tel.06.5814802); prevista la trasmissione in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi.

«La Chiesa armena – sottolinea monsignor Gnavi, parroco a Trastevere e incaricato dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo – ha conosciuto tanta sofferenza: ricordiamo il massacro di Medz yeghern del 1915 e le recenti ferite inferte dal conflitto nel Nagorno Karabakh». Il materiale per la Settimana di preghiera è stato preparato dalla Comunità monastica di Grandchamp. Il tema scelto, tratto dal Vangelo di Giovanni 15, 1-17 è “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” ed esprime la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa che caratterizza la Comunità di Grandchamp. Negli anni ‘30 alcune donne di tradizione riformata della Svizzera di lingua francese riscoprirono l’importanza del silenzio nell’ascolto della Parola e ripresero la prassi dei ritiri spirituali. Furono presto raggiunte da altre, e si stabilirono a Grandchamp, nei pressi del lago di Neuchâtel, in Svizzera. Oggi la Comunità conta cinquanta membri, tutte donne di diversa età, tradizione ecclesiale, nazionalità e continente.

Il tema dell’ottavario «ci invita a portare frutto rimanendo in Cristo – spiega monsignor Marco Gnavi -. In questo tempo di pandemia, di crisi globale, rimanere radicati nel Signore Gesù è un imperativo per tutti i cristiani, che sono spinti a dire il Vangelo, la buona notizia della vittoria della vita sulla morte, attraverso la testimonianza della preghiera, della vicinanza gli uni agli altri».

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Sarà l’evento centrale della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Al via da oggi fino al 25 gennaio la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Momento centrale la veglia ecumenica diocesana, mercoledì 20 nella basilica di Santa Maria in Trastevere, con il vescovo Paolo Selvadagi, l’arcivescovo armeno ortodosso Khajag Barsamiam e i rappresentanti delle chiese ortodosse, protestanti e anglicana.

Inizia oggi, lunedì 18 gennaio, e termina lunedì 25 la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; la conclusione vedrà la presenza di Papa Francesco, che presiederà i vespri nella basilica di San Paolo fuori le mura alle ore 17.30. Tra le varie iniziative in programma – molte delle quali on line, vista la situazione di emergenza sanitaria –, centrale sarà la veglia ecumenica diocesana, il 20 gennaio alle ore 19.30 nella basilica di Santa Maria inTrastevere. A presiedere la celebrazione sarà il vescovo Paolo Selvadagi, delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, mentre l’omelia sarà offerta dall’arcivescovo Khajag Barsamiam, rappresentante della chiesa armena apostolica (ortodossa) presso la Santa sede; parteciperanno i rappresentanti delle chiese ortodosse, protestanti e anglicana presenti a roma. La veglia sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook della diocesi di Roma, ma sarà possibile anche – per un numero limitato di persone, nel rispetto della normativa vigente – partecipare in presenza; per chi lo desidera, è opportuno contattare direttamente la basilica: s.mariaintrastevere@libero.it e 06.5814802.

Il tema scelto, tratto dal vangelo di giovanni 15, 1-17 è: “rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” ed esprime la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa e del genere umano che caratterizzala comunità di Grandchamp. Negli anni ‘30 alcune donne di tradizione riformata della Svizzera di lingua francese riscoprirono l’importanza del silenzio nell’ascolto della parola di Dio e, allo stesso tempo, ripresero la prassi dei ritiri spirituali. Furono presto raggiunte da altre, che presero a frequentare regolarmente i ritiri spirituali a Grandchamp, un piccolo villaggio nei pressi del lago di Neuchâtel. Oggi la comunità conta cinquanta membri, tutte donne di diversa età, tradizione ecclesiale, nazionalità e continente. “In questa loro diversità – si legge nel sussidio preparato dal pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani – le suore sono una parabola vivente di comunione”.

Il tema dell’ottavario “ci invita a portare frutto rimanendo in Cristo – spiega monsignor Marco Gnavi, parroco a Trastevere e incaricato dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo –. In questo tempo di pandemia, di crisi globale, rimanere radicati nel signore Gesù è un imperativo per tutti i cristiani, che sono spinti a dire il Vangelo, la buona notizia della vittoria della vita sulla morte, attraverso la testimonianza della preghiera, della vicinanza gli uni agli altri”.