Ambasciata Armena: Mai iniziati noi gli attacchi (12.07.2017)

(AGI) – Roma, 12 lug. – “La parte armena non inizia mai per prima gli attacchi ma e’ sempre pronta, se necessario e se costretta, a prendere contromisure per smorzare qualsiasi azione provocatoria dell’Azerbaigian ed esercitare il suo pieno diritto all’autodifesa”: cosi’ l’ambasciatrice dell’Armenia in Italia, Victoria Bagdassarian, ha replicato alle accuse di Baku rimbalzate anche nel Parlamento italiano sulle responsabilita’ dei recenti scontri lungo la linea di contatto con l’area del Nagorno-Karabakh, enclave armena in Azerbaigian. L’ambasciatrice ha sottolineato come i Co-Presidenti del Gruppo Minsk dell’Osce, unico formato con mandato a livello internazionale per la risoluzione del conflitti in Nagorno Karabakh, abbiano denunciato che il 15 maggio le forze armate azere “hanno sparato un missile attraverso la linea di contatto, colpendo attrezzature militari”. “Nelle ultime settimane”, ha denunciato l’ambasciatrice, “l’Azerbaigian ha continuamente violato gli accordi trilaterali di cessate il fuoco del 1994-1995” che mise fine alla guerra per l’enclave. “Il 4 luglio le forze armate azere hanno utilizzato un sistema multiplo di lanciarazzi contro la popolazione del Nagorno-Karabakh. L’esercito di difesa del Nagorno-Karabakh e’ stato obbligato, in risposta, a prendere misure per contrastare le azioni aggressive della parte azera”. E’ importante sottolineare che le posizioni di difesa del Nagorno-Karabakh sono state attaccate da postazioni appositamente collocate nei luoghi abitati dalla popolazione civile dell’Azerbaigian”. Nella risposta dell’artiglieria armena sono morti due civili tra cui una bambina di due anni. L’Armenia accusa Baku di “cercare di manipolare le informazioni di perdite di civili per spostare l’attenzione della comunita’ internazionale e delle organizzazioni umanitarie dalle grossolane violazioni del diritto umanitario internazionale, commesse dall’Azerbaigian durante l’aggressione dello scorso anno contro il Nagorno-Karabakh”. “Ci rammarichiamo della perdita di qualsiasi vita umana, indipendentemente dalla sua nazionalita’ ma finche’ l’Azerbaijaan non terra’ fede ai suoi impegni internazionali, e’ la stessa leadership dell’Azerbaigian ad avere la piena responsabilita’ per tutte le vittime di quelle provocazioni”, ha denunciato l’ambasciatrice. (AGI)