Armenia – Assadakah News condanna la “spedizione punitiva” dell’Azerbaijan (Assadakah 13.03.22)

Assadakah Roma News – A Baku, capitale dell’Azerbaijan, pare che i grandi e prestigiosi hotel di gran lusso come l’Intercontinental, il Fairmont e il Badamdar abbiamo registrato il sold-out, per celebrare i festeggiamenti per quella che si definisce “vittoriosa spedizione punitiva” contro gli armeni, e con la guerra in corso in Ucraina considerata una “benedizione di Allah”. Più che motivo di festa, stupisce il fatto che la comunità internazionale non condanni come manifestazione di estrema ignoranza e cecità culturale e politica questa “vittoriosa spedizione”. Una vera e propria vergogna, specialmente in una situazione delicata che vede i governi di Yerevan e Ankara cercare una soluzione per dare avvio alla normalizzazione dei rapporti, e perché il mondo ne ha abbastanza di guerre. Ed è ancora più vergognoso il fatto che un giornale di rilievo come “La Stampa” impieghi le proprie risorse con l’invio del corrispondente Domenico Quirico a documentare i festeggiamenti a Baku, anziché rendersi conto che un tale evento sarebbe da condannare senza riserve.

Considerare “vittoria” un tale evento, non è altro che una manifestazione di ignoranza e assoluta vergogna, specialmente in questa attualità che non ha certo bisogno di ulteriori motivi di scontro. Aggiungere una crisi alla crisi denota una evidente cecità, e non è certo segno di buona volontà nel cercare di evitare nuovi motivi di conflitto, poiché rischia di fare precipitare una situazione estremamente delicata, aggiungendo ulteriori preoccupazioni alla situazione internazionale già in bilico. In tale contesto, la Redazione di Assadakah News, il cui obiettivo, da ben trent’anni, è quello di costruire la pace attraverso la cooperazione, cercando di fare della diversità culturale, etnica, religiosa e sociale un elemento di unione, si scontra pienamente con l’opposta considerazione manifestata dall’Azerbaijan, che invece pare voler mantenere e approfondire la discordia, e causare una pericolosa regressione anziché una conveniente progressione.