ARMENIA. CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE CONTRO IL RIAVVICINAMENTO FRANCO-ARMENO (Notizie Geopolitiche 22.03.24)

di Giuseppe Gagliano 

Nel cuore di Erevan, la capitale dell’Armenia, recenti manifesti hanno sollevato polemiche criticando la Francia e l’ambasciatore francese, Olivier Decottignies, accusandolo di corruzione e sollecitando la Francia a ritirarsi dall’Armenia. Numerosi poster apparsi lungo la vivace Northern Avenue hanno stimolato discussioni sull’influenza esterna e le campagne di disinformazione che si stanno diffondendo ben oltre i confini nazionali. Attivisti che appoggiano l’occidente ritengono che dietro queste azioni ci sia la mano della Russia, intenta a minare i tentativi di Erevan di avvicinarsi all’occidente, un processo che la Francia cerca di facilitare fornendo supporto militare all’Armenia, in previsione di tensioni riaccese con l’Azerbaigian.
In questo scenario non solo l’ambasciatore francese, ma anche altre figure francesi presenti in Armenia come i dirigenti del gruppo Veolia, attivo nel settore della gestione dei rifiuti e dell’acqua, hanno subito campagne di disinformazione. Un episodio rilevante ha visto la diffusione di un video, manipolato con tecniche deepfake, per infangare l’immagine di Decottignies.
L’Armenia assiste a una lotta per l’influenza che coinvolge sia Mosca che Baku, entrambe critiche nei confronti del crescente riavvicinamento franco-armeno. Tuttavia il rapporto tra l’Armenia e la Russia ha subito tensioni specialmente dopo i conflitti del Nagorno-Karabakh, durante i quali il Cremlino non ha fornito l’assistenza attesa, nonostante l’Armenia faccesse parte dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva guidata dalla Russia.
Nel contesto di queste dinamiche a Erevan si osserva un aumento dell’attivismo che promuove un riavvicinamento dell’Armenia con l’occidente. L’Alleanza Nazionale Democratica, guidata da Jirayr Sefilian, si posiziona come voce critica contro l’influenza russa, sostenendo una maggiore apertura verso gli Stati Uniti e la Francia. Questo gruppo si è impegnato anche a livello internazionale, cercando sostegno attraverso il lobbista The Livingston Group negli Stati Uniti, e ha ricevuto attenzioni da parte di alcuni membri del Congresso Usa sensibili alle sue posizioni.
In un contesto di crescente tensione e lotta informativa l’Armenia si trova al centro di un complicato gioco geopolitico che coinvolge potenze regionali e globali, in un momento cruciale per definire le sue alleanze e la sua posizione sullo scacchiere internazionale.

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