Armenia, nuove scoperte sulla piana dell’Ararat (Turismo.it 03.10.19)

PERCHÉ SE NE PARLA
In Armenia, presso un sito archeologico chiamato Vedi Fortress, sono tornati alla luce una sorprendente quantità di utensili, ossa di animali, anfore e le tracce di alcuni edifici. A prima vista sembrerebbe trattarsi di un magazzino nei pressi fi una fortezza, una cittadella, risalente a circa 1200 prima di Cristo. Ma gli scavi sono solo agli inizi e gli studiosi sono certi che ritroveranno molti più reperti in quell’area, che fu abitata fino alla prima epoca medievale. La valle del fiume Vedi, dove si trova il sito, è stata infatti nel passato un importante crocevia.
PERCHÉ ANDARE
La scoperta è avvenuta su un grande altopiano chiamato Ararat Plain, che prende il nome dal mitico (biblico) Monte Ararat che ne delimita la porzione meridionale. Ci troviamo in una zona di confine tra Armenia e Turchia (il monte Ararat si trova in quest’ultima, ma nel passato faceva parte dell’Armenia), in un’area di notevole importanza naturalistica, anche se la maggior parte dei trekking e delle spedizioni si concentra più sul monte Ararat che sulla piana armena.
DA NON PERDERE
La pianura dell’Ararat è un pittoresco susseguirsi di zone aride con verdi vallate, e panorami indimenticabili con l’innevato monte turco all’orizzonte. La zona è disseminata di vigneti e monasteri, su cui vale la pena puntare se si sceglie di esplorare l’area. Il monastero di Khor Virap, a pochi chilometri dal confine, è uno dei più importanti in Armenia e offre delle vedute incredibilmente suggestive.
PERCHÉ NON ANDARE
Non si tratta di una zona turistica o particolarmente gettonata dai visitatori internazionali. Per questo motivo può piacere moltissimo, perché decisamente autentica. Ma allo stesso tempo non offre servizi particolarmente efficienti. Inoltre si tratta di un viaggio principalmente naturalistico, ideale solo per chi cerca natura sconfinata e decisamente poca vita sociale.
COSA NON COMPRARE
Non ci sono molti negozi di souvenir lungo le ampie strade della piana dell’Ararat. Quindi la possibilità che spendiate male i vostri soldi è davvero ridotta al minimo.