Batte in Armenia il cuore solidale di Verona (L’Arena, 04.01.2016)

«Scuola Verona. L’Arena, ottobre 1989». Alla bella storia si aggiunge un capitolo. Batte forte in Armenia il cuore di Verona. E del nostro giornale, L’Arena. In prima linea, dopo il disastroso terremoto del 7 dicembre 1988 che colpì duramente lo Stato allora dell’Unione Sovietica (40mila morti; 700mila senzatetto) nel promuovere una sottoscrizione con i lettori. Grazie alla quale, con 300 milioni di lire raccolti, fu costruita una scuola in cartongesso, nel villaggio di Krasar, a duemila metri di altitudine, nel nord-ovest dell’Armenia. Vicino alla scuola in muratura, distrutta. In quella scuoletta in prefabbricato, in un luogo in cui d’inverno il termometro scende anche a meno 20, hanno studiato in 26 anni duemila bambini e ragazzi.

Ora, per iniziativa di Garen Kökciyan, 56 anni, ingegnere armeno nato a Istanbul, in Turchia, dal 1978 in Italia, ad Avigliana (Torino), e di numerosi benefattori di tutta Italia, verrà costruito un nuovo edificio scolastico in muratura, nel luogo del precedente. Ma quella tabella di plastica verde, con la scritta «Scuola Verona. L’Arena, ottobre 1989», affissa all’ingresso del prefabbricato reso ormai impraticabile a causa delle infiltrazioni d’acqua, verrà collocata all’entrata della nuova scuola in muratura.

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