Caso Ferrara-Turchia. L’ambasciatore armeno ringrazia Fabbri (Estense 04.05.21)

“Il suo gesto riaccende un barlume di speranza nell’abisso del negazionismo”. Il sindaco: “Ferrara c’è”

L'ambasciatrice armena Tsovinar Hambardzumyan“Ringraziamenti per la solidarietà e il sostegno dimostrato agli armeni, ma soprattutto alla causa della Giustizia, in occasione del 106° anniversario del Genocidio armeno”.

E’ il messaggio che l’ambasciatore della Repubblica d’Armenia Tsovinar Hambardzumyan ha inviato al sindaco Alan Fabbri che nei giorni scorsi aveva risposto rigettando le richieste dell’ambasciatore turco Murat Salim Esenli.

Il diplomatico di Ankara che chiedeva di “correggere” e di “riconsiderare la posizione” in ordine a un’iniziativa promossa al Teatro comunale di Ferrara  – con, tra gli altri,  Antonia Arslan -, dal titolo ‘Metz Yeghern. Il genocidio degli armeni tra memoria, negazioni e silenzi’.

“La sua inamovibilità a difesa della Verità storica e della Giustizia ha fornito un esempio che ha contribuito a riaccendere un barlume di speranza nell’abisso del negazionismo e dell’indifferenza che ancora circonda il Genocidio degli armeni. Ma soprattutto il Suo gesto ha dimostrato che tali ingerenze non sono accettabili in un Paese libero come l’Italia. Ha dimostrato che non è tollerabile che uno Stato come la Turchia tenti di imporre la sua percezione della libertà d’espressione in Italia. Con il Suo gesto, ha contribuito a prevenire che simili episodi si ripetano nel futuro”, scrive Hambardzumyan al primo cittadino di Ferrara, auspicando di avere “l’opportunità di visitare” la città estense, anche per “discutere di iniziative di cooperazione bilaterale, soprattutto in ambito culturale”.

“Riconoscere e commemorare il Genocidio armeno del 1915 – scrive l’ambasciatore – non è solo un atto di verità, non è solo un omaggio alla memoria di un milione e mezzo di armeni, ma vuole dire anche contribuire alla prevenzione di futuri genocidi e crimini contro l’umanità”.

“Ringrazio l’ambasciatore della Repubblica d’Armenia – dice il sindaco Fabbri – . Siamo pronti ad accoglierla in città, non appena possibile,  ad avviare forme di collaborazione e iniziative comuni”.

“Questa vicenda – sottolinea Fabbri – ha dimostrato che c’è ancora tanto da fare per rafforzare lo scudo al negazionismo. Ferrara c’è: come dimostrato, siamo pronti a fare la nostra parte e a dare nuovi e importanti segnali a difesa della verità storica, a difesa della memoria di un milione e mezzo di vittime, a difesa della Giustizia e per creare solidi anticorpi che proteggano da un ritorno dei drammi del passato”.

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