On Line – 10 novembre 2020 – Armenia. Elegia per una nazione che rischia la morte
Martedì 10 novembre alle 21:00 su YouTube si terrà l’incontro “Armenia. Elegia per una nazione che rischia la morte”.
Organizzato dall’associazione Esserci, Tempi e il Centro Rosetum, il convegno vedrà la partecipazione di Antonia Arslan, scrittrice e accademica di origini armene, e sarà moderato da Caterina Giojelli, giornalista di Tempi.
L’appuntamento è alle 21:00 in diretta sul canale YouTube “Associazione Esserci”.
Novità editoriale. “Storia degli Armeni” e “Armenia, Caucaso e Asia Centrale Ricerche 2020”
ALDO FERRARI, GIUSTO TRAINA Storia degli armeni
Oggi l’Armenia è una piccola repubblica ex-sovietica, ma gli armeni nel mondo si trovano un po’ ovunque. Quasi quattro milioni di persone parlano una delle due varianti della lingua armena (orientale e occidentale); moltissimi altri armeni della diaspora non la parlano, ma hanno piena coscienza della propria identità. Se andiamo indietro nel tempo, ripercorrendo i principali luoghi della memoria degli armeni, possiamo seguire nel corso dei secoli le vicende di un popolo vivace e combattivo, dalla cultura sorprendente sul piano artistico e letterario, capace di adattarsi a territori difficili e prosperare sia sotto governanti armeni, sia sotto il dominio di altri regni e imperi, senza perdere la propria identità culturale e religiosa. Questa breve introduzione racconta la loro storia dal regno di Urartu nel nono secolo a.C. alla giovane repubblica post-sovietica.
Aldo Ferrari insegna Lingua e letteratura armena nell’Università Ca’ Foscari a Venezia. Tra i suoi ultimi libri: «Breve storia del Caucaso» (Carocci, 2007), «Quando il Caucaso incontrò la Russia» (Guerini, 2015), «L’Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo» (Salerno, 2019). Giusto Traina insegna Storia romana alla Sorbona. Ha pubblicato di recente «Les mondes romains» (con R. González Villaescusa e J.-P. Vallat, 2020) e «La storia speciale. Perché non possiamo fare a meno degli antichi romani» (Laterza, 2020).
Armenia, Caucaso e Asia Centrale Ricerche 2020, a cura di Carlo Frappi e Paolo Sorbello. Edizioni Ca’ Foscari, Venezia.
Al suo interno ci sono quattro articoli di interesse armenistico:
Stephanie Pambakian, Lidia Zanetti Domingues, Armenians on the Via Francigena. Armenian and Latin Sources on the Origins of the Armenian Community of Orvieto (Urbs Vetus)
Massimiliano Vaghi, La divulgazione orientalista francese di fine Ottocento e lo sviluppo sociale dei popoli d’Oriente: gli Armeni di Ernest Chantre
Sonia Harutyunian, Armenian Press in Turin. 1915-18
Francesco Mazzuccotelli, Armenian Clergy and Conflict Management in Lebanon, 1920-1994
Il volume è liberamente scaricabile al link https://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/books/978-88-6969-454-7/978-88-6969-454-7.pdf
PADOVA – 6 e 20 novembre 2020 – Conferenza e incontro sull’Armenia e la memoria armena
Venerdì 6 novembre, ore 17.00 – Sala Carmeli (via Galileo Galilei n. 36, Padova): CONFERENZA “Testimonianze dell’Egitto. Da San Lazzaro degli Armeni alla mostra padovana su Belzoni” con Padre Hamazasp Kechichian (Monastero di San Lazzaro degli Armeni – Venezia) e Francesca Veronese (Musei Civici di Padova – Museo Archeologico)
Venerdì 20 novembre, ore 17.00 – Sala Paladin (Palazzo Moroni – Municipio di Padova): 5° INCONTRO “Progetto memoria: testimonianze, storie di resilienza e integrazione di Armeni in Italia dopo il Genocidio” con la partecipazione di Vahé Moumdjian e Melinée Tchorbajian
MILANO – 28 ottobre 2020 – Pomeriggio Letterario Parliamo di “Jeiran” e “Il debito ” di Krikor Zohrab
Milano-Piazza Velasca 4 MM Missori – III piano tel.: 0039 3402101174
e-mail: mekitar@libero.it – facebook: Casa Armena – Hay Dun
CASA ARMENA
HAY DUN
Sabato 28 alle h. 16.00
Pomeriggio Letterario
Parliamo di “Jeiran” e “Il debito “
di Krikor Zohrab
La discussione sarà in Italiano, ed è benvenuto anche chi non avesse fatto in tempo a leggere o procurarsi le novelle.
Ascolteremo una lettura di alcuni brani in Armeno (occidentale)
Per maggiori informazioni e per notificare la vostra partecipazione o farvi aggiungere alla mailing list
vi preghiamo di scrivere a: res.armeniaca@gmail.com
Seguendo i protocolli anti Covid-19 vi chiediamo cortesemente
di prenotare via e-mail o tramite SMS gli eventi ai quali partecipare,
sarà osservato il distanziamento e l’obbligo di mascherina.
All’entrata avremo termo scanner e gel disinfettante.
Attendiamo ulteriori indicazioni dal prossimo DPCM
RIMINI – 20 ottobre 2020 – Preghiera del comitato Nazarat dedicata al Nagorno-Karabakh
Rimini: martedì 20, in piazza Tre Martiri, la preghiera del comitato Nazarat dedicata al Nagorno-Karabakh
“Se si esclude un appello degli studiosi armenisti in Italia l’aggressione degli armeni cristiani del Nagorno-Karabakh sta passando sotto un vergognoso e complice silenzio, in Italia e in Europa. L’aggressione militare contro questo popolo da parte dell’Azerbaigian – dicono in un comunicato del comitato Nazarat di Rimini e del Centro Internazionale Giovanni Paolo II – è iniziata il 27 settembre con l’appoggio dei soldati della Turchia di Erdogan, erede di quello Stato che già all’inizio del secolo scorso, senza mai riconoscerlo, un genocidio ai danni della popolazione armena. A quel martoriato popolo – prosegue il comunicato – sarà dedicata la preghiera dell’Appello all’umano prevista per martedì 20 ottobre alle ore 21 in piazza Tre Martiri.
Come il 20 di ogni mese ripetiamo dunque questo momento di preghiera e testimonianza che si svolge ininterrottamente dal 20 agosto 2014. Sarà recitato il rosario e si leggerà l’appello testimonianza di Antonia Arslan, pubblicato recentemente dal mensile Tempi. Anche le consuete offerte che si raccolgono alla fine saranno destinate agli amici armeni che vivono ore drammatiche. Dal 27 settembre, giorno dell’inizio del conflitto, sono già morte 300 persone.
Nel manifesto che dà notizia della serata il comitato Nazarat riporta una frase che il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo, pronuncio nell’agosto di due anni fa. “L’Europa deve riscoprire le proprie radici cristiane, la propria identità cristiana. Soltanto così non dovrà temere il radicalismo islamico”.
Il comitato Nazarat col contributo del Centro Internazionale Giovanni Paolo II
DIFFIDATE DALLA PROPAGANDA AZERA, DIFFIDATE DALLE FAKE NEWS DEL DITTATORE ALIYEV
Questa mattina numerose agenzie di stampa italiane e internazionali hanno diffuso una notizia proveniente da fonti ufficiali azere (Ufficio del Procuratore generale del Paese) secondo la quale “un missile aveva colpito la città di Ganja dove sono morte 13 persone e altre 52 sono rimaste ferite”. Alla notizia giunta nelle redazioni sono seguite immagini video come “prova” inconfutabile dell’accaduto.
Da un esame attento del video si evincono però molte discrepanze che mettono in dubbio l’autenticità del fatto così come presentato.
A parte il fatto che subito dopo il presunto bombardamento erano già sul posto “operatori di informazioni” del regime azero (come noto a nessun corrispondente straniero è ammesso l’ingresso nel Paese), le autorità fanno vedere, come prova, che l’artiglieria armena spara decine di colpi in direzioni della città di Gandja, per poi affermare (sempre nello stesso video) che c’è stata UNA sola esplosione senza spiegare dove sono andate a finire le altre bombe.
Pochi istanti dopo lo scoppio dell’ordigno l’assistente del Presidente dell’Azerbaigian ha diramato la notizia che la bomba è stata lanciata da parte armena indicandone persino il modello di fabbricazione, nonostante sia risaputo quanto sia difficile individuare il modello di una bomba senza aver effettuato prima le dovute verifiche.
Come se tutto questo non bastasse le autorità azere hanno diramato anche la foto del corpo di una bimba sotto le macerie facendo pensare che sia una delle vittime del bombardamento ma in realtà utilizzando un immagine che si riferisce alla guerra in Siria e che risale al 24 settembre del 2016.
Tutto questo è molto sospetto, quasi come se il regime azero fosse già preparato a questa esplosione. Nulla ci può sorprendere da parte di un regime che ha mandato migliaia di soldati a morire al fronte e ancora oggi non ha diramato il nome di un solo caduto.
Diffidate dalle FAKE NEWS dell’Azerbaigian.
Consiglio per la comunità armena di Roma
“Bisogna salvare gli armeni” – Guerini e Associati
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On Line – 20 ottobre 2020 – Presentazione (on line) libro “Storia degli armeni”
Il 20 ottobre, alle ore 18.00, verrà presentato online il volume di Aldo Ferrari e Giusto Traina, Storia degli armeni, appena pubblicato dall’editore Il Mulino. Oltre agli autori interverranno Antonia Arslan e Marcello Flores.
Ecco i link dell’incontro: https://www.facebook.com/events/779316579468898/?acontext=%7B%22event_action_history%22%3A[%7B%22mechanism%22%3A%22surface%22%2C%22surface%22%3A%22create_dialog%22%7D]%7D
YouTube: https://www.youtube.com/user/edizionidelmulino/videos
L’incontro sarà anche visibile in diretta e il giorno dopo sul sito www.mulino.it







