On line – 17 gennaio 2021 – Presentazione libro “Killing orders”

Intervengono:

Antonia Arslan, scrittrice e curatrice del volume

Martina Corgnati, storica dell’arte

Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore Tribunale Rabbinico centro-nord Italia

Ugo Volli, Università degli Studi di Torino

Modera l’incontro Rodolfo Casadei (Tempi).

Link per accedere alla presentazione:

https://zoom.us/j/91674667961?pwd=RTBZc2QwV3ZMbVVLUkJNQVlwbURqdz09

I telegrammi di Talat Pasha, l’architetto del Metz Yeghern – il Grande Male – raccolti dal coraggioso intellettuale e storico turco Taner Akçam in un libro a cura di Antonia Arslan. Killing Orders, tradotto per la prima volta in lingua italiana per le Edizioni Guerini, rappresenta un vero e proprio terremoto negli studi sul Genocidio Armeno. Non lascia, infatti, alcun dubbio: quello patito dagli armeni fu un Genocidio, il primo del XX secolo.

Il libro. Questo libro rappresenta un vero terremoto negli studi sul Genocidio Armeno. I telegrammi di Talat Pasha, l’architetto del Metz Yeghern – il Grande Male – qui provati nella loro autenticità e tradotti per la prima volta in lingua italiana, non lasciano, infatti, alcun dubbio: quello patito dagli armeni fu un Genocidio, il primo del XX secolo.

Taner Akçam, coraggioso intellettuale e storico turco, rifugiatosi negli Stati Uniti per la sua lotta a favore della verità, ancora oggi insopportabile per il regime di Ankara, ha lavorato su preziosi ed eloquenti documenti originali inediti, restituendo con precisione al lettore, passo dopo passo, istruzione dopo istruzione, le varie fasi di preparazione, innesco e divampare dello sterminio.

Una macchina della morte su ampia scala affidata alla carta e all’inchiostro, intrisa del sangue di oltre un milione e mezzo di vittime. L’opera fondamentale di Akçam ci fa entrare nei meandri dell’organizzazione genocidaria e nella logica dei carnefici.

Il negazionismo di Stato che cerca di giustificare, ridimensionare o del tutto misconoscere questo immenso buco nero della Storia, su cui affonda la nostra contemporaneità sia in Europa sia nel Medio Oriente, è qui messo definitivamente con le spalle al muro.

Taner Akçam è ampiamente riconosciuto come il primo storico turco ad aver scritto e discusso apertamente il Genocidio Armeno. Nato nella regione di Kars-Ardahan, nel 1976 viene arrestato e condannato a dieci anni di reclusione per i suoi scritti. Un anno dopo riesce a fuggire e a rifugiarsi in Germania. Oggi ha la cattedra di Studi sul Genocidio Armeno alla Clark University negli Stati Uniti. Per le nostre edizioni ha pubblicato Nazionalismo turco e Genocidio armeno (2005).

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