Che ne è dell’Artsakh? La serata a Breganzona sull’agonia dell’Artsakh, da cuore della civiltà armena, a terra desolata (Korazym 03 12.23)

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.12.2023 – Vik van Brantegem] – Come abbiamo riferito, giovedì 23 novembre 2023 nell’Aula Magna del Liceo diocesano di Breganzona nella Svizzera italiana, i riflettori sono stati puntati sul dramma degli Armeni sfollati con la forza dall’Artsakh, e dimenticati da quasi tutti, già dimenticata l’Ucraina, distratti con Gaza e con gli occhi puntati sull’omicidio di Giulia. In attesa di dimenticare anche questi eventi.

Le forze armate azere il 19-20 settembre scorso hanno soggiogato completamente l’Artsakh, prendendo il controllo di un territorio che sulla carta, per diritto internazionale, dovrebbe stare nei confini azeri, alla faccia del diritto all’autodeterminazione della popolazione di etnia armena, che dall’inizio degli anni ‘90 si era autogovernata in quella regione. Gli Armeni dell’Artsakh sono stati sfollati con la forza da quella che per gli Armeni è il cuore della loro ultra millenaria civiltà.

Cos’è la pace vera, in mezzo a tutte queste guerre? Cosa vogliono dire i 2500 anni di storia armena dell’Artsakh per tutti noi? “L’Artsakh fu crocifisso come Cristo. Nulla succede per caso. Artsakh risorgerà come Cristo”: il tema al centro della conferenza dedicata all’Artsakh, che è stata organizzata dall’associazione “Germoglio”, con video-testimonianze di persone sfollate.

Renato Farina, Ilda Soldini, Padre Derenik e Teresa Mkhitaryan.

Inoltre, sono intervenuti Padre Derenik, l’ultimo uomo a lasciare l’Artsakh; Renato Farina, giornalista ed ex-parlamentare; Teresa Mkhitaryan, Presidente dell’Associazione “Germoglio”, con la moderazione della Dott.ssa Ilda Soldini, dell’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana.

La preghiera di inizio della conferenza, presieduta da Padre Derenik.

«Credo fermamente che al mondo ci sono persone per le quali la giustizia è un valore intangibile; credo ci siano Cristiani che credono che con la grazia di Dio, ci sarà la vittoria. Perché il nostro Dio è un Dio vittorioso. La nostra unica speranza è nell’unità, quando siamo uniti, siamo invincibili. Quelle terre sono armene e devono tornare di nuovo ad essere armene. Cristo è Dio vittorioso e ha donato Amore al mondo e quindi amiamoci l’un l’altro. L’Amore vincerà il mondo. E noi Cristiani abbiamo avuto la grazia di ricevere l’Amore in questo mondo. Amiamoci, rispettiamoci e il mondo sarà più bello. E a quel punto noi non piangeremo più di dolore, avremo lacrime di gioia» (Padre Derenik, di cui ricordiamo l’articolo del 6 novembre scorso: Non c’è libertà senza giustizia. Non c’è giustizia senza libertà [QUI]).

Di seguito riportiamo una breve relazione sulla conferenza del 23 ottobre scorsa dell’organizzatrice Teresa Mkhitaryan, con i tre video che sono le versioni integrali viste dal pubblico presente alla conferenza.

Inoltre, seguono i link ai videoregistrazioni degli interventi di Padre Derenik e di Renato Farina alla conferenza.

Le foto della conferenza sono di Marco Gianinazzi.

Artsakh
La Verità non è un punto di vista
La Speranza non delude mai
di Teresa Mkhitaryan

Grazie mille, grazie di cuore a tutti quelli che hanno partecipato fisicamente, o anche solo con il cuore alla conferenza. Un grazie speciale a tutti quelli che hanno aiutato ad organizzarla.

Sento nel cuore che questa storia avrà una continuazione, non so in che modo, mi farò sorprendere dal Signore. E poi, di solito tutto comincia dal Ticino, per me e per Germoglio.

Faccio seguire i link ai tre video di 5-7 min che abbiamo preparato per la conferenza dedicata all’Artsakh.

Video 1 – Germoglio – Suren Nersisyan – Terra sacra dell’Artsakh, luogo eterno per i Cristiani.

Nel primo video ci sono immagini dell’Artsakh, ne ho migliaia, ma il regista chiedeva in continuazione di ridurre il numero delle foto. Sono tutte molto belle ed evocative, è stato proprio difficile scegliere.

Artsakh è una terra sacra, è un paradiso della Cristianità Antica. In Artsakh si trovano alcune delle chiese con le origini più antiche dell’umanità. Gli apostoli di Gesù San Giuda Taddeo e San Bartolomeo sono venuti ad evangelizzare l’Armenia già dal primo secolo.

In Artsakh si trova il monastero di Amaras che è stato fondato nel quinto secolo dal grande santo armeno Mesrop Mashtotz, che ha inventato l’alfabeto armeno nel 405 per poter tradurre la Bibbia e ha aperto la prima scuola ad Amaras. Ed è proprio ad Amaras che è stata tradotta la prima Bibbia in lingua armena ed è stata fondata una scuola che ha formato i traduttori che poi hanno realizzato la traduzione in armeno di numerosi importanti manoscritti del mondo antico.

Tutte queste perle preziose – le chiese, i monasteri, i khachkar – che sono stati costruiti nei primi scoli della Cristianità, hanno un valore inestimabile non solo per gli Armeni, ma per tutti i Cristiani del mondo. Per i Cristiani e per tutti quelli che apprezzano la cultura, l’arte e la storia.

Adesso tutto questo patrimonio Cristiano è passato sotto il controllo dei Musulmani davanti gli occhi di tutto il mondo. In un passato non remoto, gli stessi Azeri/Turchi quando hanno avuto il controllo della regione di Nakhichevan, hanno polverizzato i monumenti Cristiani storici armeni, distrutto con i bulldozer [QUI].

E migliaia di ragazzi giovani hanno dato la loro vita per difendere le chiese, i monasteri, le donne e gli anziani.

Video 2 – Germoglio – Esodo armeno dall’Artsakh: pulizia etnica dopo cento anni dal genocidio. Il mai più è diventato ancora una volta.

Il secondo film è dedicato all’esodo, alla deportazione degli Armeni.

La Commissione Europea ha scritto che gli Armeni hanno “scelto di andarsene” (who have decided to flee). Ma la Verità non è un punto di vista, la Verità non dipende dalle opinioni. Anche se i più grandi, i più belli, i più famosi, i più istruiti, i più potenti dicessero che l’erba è blu o viola, l’erba non diventerebbe né blu, né viola. L’erba è verde. Chi cerca la verità, vedrà che l’erba è verde.

Video 3 – Iravaban.net – “Non auguro neanche a un Turco quello che è successo a noi”. La testimonianza di Lyudmila Haryan, profuga dall’Artsakh.

Il terzo film è la testimonianza di una profuga dall’Artsakh, la Signora Lyudmila Haryan. L’abbiamo tradotto in italiano.

Come la moderatrice Ida Soldini ha menzionato durante la conferenza, l’unico modo per sapere cosa succede davvero in un posto o un altro è ascoltare le testimonianze.

La verità è una cosa preziosa, le cose preziose non le offrono in televisione, la verità bisogna cercarla.

Ho tanta speranza che il mio popolo possa tornare nella sua terra sacra, dove le pietre parlano e raccontano tutto.

La Speranza non delude mai… Bisogna avere pazienza…

Grazie.

Teresa Mkhitaryan

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