Dessaran Festival: musica, cinema e sapori della cultura armena (Corriere della Sera 23.11.17)

Dal 27 novembre al 3 dicembre a Padova gli eventi culturali curati dalla direzione artistica di Antonia Arslan

di Francesca Visentin

PADOVA La memoria si fa testimonianza e unisce tradizione e contemporaneità, nel Dessaran Festival, che dal 27 novembre al 3 dicembre porta a Padova la cultura armena tra musica, teatro, letteratura e sapori. Artisti di primo piano a livello nazionale, per la rassegna curata da Antonia Arslan, che ne firma la direzione artistica. Dopo il grande successo di pubblico della scorsa edizione, quest’anno il festival raddoppia. Un lungo viaggio alla scoperta di un’antica cultura e delle tante civiltà che ha incrociato. Da qui il titolo «Dessaran», che in armeno significa «l’orizzonte, il confine di ciò che vedi» e rappresenta un ideale filo conduttore della rassegna, per guardare oltre, «verso i tanti orizzonti diversi».

L’evento di apertura

Il Dessaran Festival si apre il 27 novembre con un evento speciale che porta a Padova uno dei musicisti armeni più famosi al mondo, il pianista jazz Tigran Hamasyan (ore 21 sala dei Giganti Palazzo Liviano). Già moltissime le prenotazioni per il concerto. Nella sua carriera, iniziata a 3 anni, Hamasyan ha collezionato premi internazionali in festival di grande prestigio. La sua musica spazia dal romanticismo classico al jazz-rock, dal pop onirico al folklore armeno, con una spiccata tendenza all’improvvisazione. Grande attesa anche per il concerto di chiusura con Hakob Khalatyan, un altro appuntamento già preso d’assalto dalle prenotazioni. «Quello armeno è un popolo antico, portato quasi all’estinzione – sottolinea la scrittrice Antonia Arslan – , per questo è molto importante farne conoscere la cultura, così ricca e intrecciata a tante altre civiltà». Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova, ha sottolineato quanto «Padova sia un crocevia culturale e quindi la città ideale per ospitare un festival che coinvolge molti diversi orizzonti culturali».

Al Museo Ebraico

Il festival continua martedì 28 al Museo della Padova Ebraica (Palazzo Antico Ghetto ore 18) con l’evento «Diario di due viaggi (Armenia e Israele)», protagonisti Antonia Arslan e Vittorio Robiati Bendaud del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia, che racconteranno i loro viaggi nella Repubblica del Nagorno – Karabagh e in Israele: bellezza e memorie dimenticate. In dialogo con Francesco Berti. In apertura intervento musicale al duduk del maestro Claudio Fanton. Serata di parole e musica mercoledì 29 con la pièce e concerto «Intervista immaginaria tra Matilde Serao e Hrant – 1890», in collaborazione con Il Mattino di Napoli in Sala Carmeli in via Galilei. Nella pièce firmata da Antonia Arslan, l’attore Claudio Di Palma e l’ensemble musicale diretto da Massimiliano Sacchi portano in scena la figura di Matilde Serao, immaginando un drammatico incontro tra la scrittrice e Melkon Gurgian, scrittore e insegnante armeno suo contemporaneo.

Reading di parole e musica

Giovedì 30 all’Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano in prima assoluta il reading tra le parole di Antonia Arslan, le musiche del Maurizio Camardi Small Ensemble (Maurizio Camardi – sassofoni, duduk, flauti etnici; Sergio Cossu – tastiere; David Soto Chero – chitarre) e le immagini di Norayr Kasper. I racconti della scrittrice si intersecano con le musiche originali del sassofonista padovano e con le fotografie di Norayr Kasper, artista visuale canadese di origine armena. Evento in collaborazione con Scuola di Musica Gershwin.

Cinema in scena

Cinema protagonista venerdì 1 dicembre al Multisala MPX di via Bonporti, nella Sala Giotto (alle 21), proiezione del film The last inhabitant (L’ultimo abitante) di Jivan Avetisyan, in collaborazione con l’Associazione The Blue Knowledge. Il film è tratto dal racconto di Tsovinar Khachatryan e narra la storia di amicizia fra un armeno e un azero, durante la guerra del 1988 nel Nagorno – Karabagh. Sabato 2 dicembre incontro-degustazione, in cui la scrittrice Sonya Orfalian descriverà le antiche ricette della cucina armena, mentre Mario Barbieri, Gran Maestro della Confraternita del “Raboso del Piave”, presenterà il vino che porta il nome di Antonia Arslan. Un incontro tra i piatti raffinati della cucina armena e il vino Raboso in collaborazione con l’associazione Veneto Suoni e Sapori nell’ambito del Novembre PataVino in Sala Rossini del Caffè Pedrocchi (ore 18)

Gran galà di chiusura

Evento speciale anche per la chiusura del Dessaran Festival, domenica 3 dicembre con il Gran Gala alle ore 10.45 nella Sala Ridotto del Teatro Verdi. In collaborazione con l’Associazione ItaliArmenia per l’amicizia Italo-Armena, il musicista Hakob Khalatyan, per la prima volta in concerto in Italia, artista della scena musicale internazionale. Accompagnato dall’ inseparabile strumento a corde, la qamancha, Khalatyan eseguirà una performance con melodie e brani folk della tradizione armena. Una giornata di festa per celebrare la chiusura della settimana dedicata alla cultura armena con la presenza di tutti i partner del progetto. Sarà presente per il galà di chiusura anche Victoria Bagdassarian, ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria della Repubblica d’Armenia in Italia. Tutti gli eventi del Dessaran Festival sono ad ingresso gratuito con obbligo di prenotazione fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: 342.1486878 info@nairionlus.org

Vai al sito