Diplomazia pontificia, la pace in Armenia, Gallagher in Algeria (AciStampa 29.10.22)

Per i 30 anni di relazioni diplomatiche, il Cardinale Parolin celebra una messa per la pace in Armenia. L’arcivescovo Gallagher in Algeria per i 50 anni di relazioni diplomatiche

Mentre c’è una statua della Madonna di Fatima nel Caucaso che ha toccato anche l’Azerbaijan, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, celebra una Messa per l’Armenia. L’occasione, significativa, sono i 30 anni di relazioni diplomatiche, ma in realtà è una Messa importante perché dimostra ancora una volta la vicinanza della Santa Sede all’Armenia, specialmente riguardo la questione del Nagorno Karabakh. Dopo una pace dolorosa, una risoluzione europea che chiede di proteggere i luoghi cristiani nella regione e una dell’UNESCO che chiede di preservarli, l’Armenia si trova ancora una volta sotto attacco.

Altre informazioni: l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i rapporti con gli Stati, è stato in Algeria per i cinquanta anni di relazioni diplomatiche. Viene dalla Segreteria di Stato il nuovo nunzio a El Salvador.

FOCUS PAROLIN

Il Cardinale Parolin dice una Messa per la pace in Armenia

Il 26 ottobre, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha presieduto una celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria Maggiore in occasione del 30esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Armenia.

La Messa era intesa anche come una speciale preghiera per la pace nella regione del Caucaso, perché l’Armenia continua a subire attacchi dall’Azerbaijan nonostante abbia siglato una pace “dolorosa” nel 2021. La regione contesa dall’Azerbaijan non è più solo il Nagorno Karabakh, Artsakh nella tradizione armena, ma anche un corridoio per raggiungere la regione che taglierebbe in due il territorio armeno.

Nella sua omelia, il Cardinale Parolin ha delineato come “segno importante” la decisione di aprire una nunziatura a Yerevan, ha ricordato le ottime relazioni di dialogo ecumenico tra Chiesa Cattolica e Chiesa Apostolica Armena, cementato dai diversi incontri tra Papa Francesco e il Catholicos Karekin II, ha messo in luce il legame con la Chiesa cattolica armena delineato nella comunione ecclesiastica concessa dal Papa al nuovo Catholicos di Cilicia Raphael Bedros Minassian.

Il Cardinale ha affidato la pace al “dottore della pace” San Gregorio di Narek, ma anche alla Vergine Maria, ricordando che proprio in questi giorni la statua della Madonna di Fatima sta viaggiando nel Caucaso, e ha toccato sia territorio armeno che territorio azerbaijano.

Il Segretario di Stato vaticano ha notato che gli “armeni sono un popolo di profonda fede”, la cui spiritualità è “fondata su una solida base di pietra, sul khatchkar”.

“Questo grande Paese – ha detto il cardinale Parolin – si è sempre distinto come la prima nazione ad abbracciare la fede cristiana. Nel corso dei secoli, la fede cristiana ha sostenuto questo grande popolo, soprattutto nei momenti difficili della sua storia”.

Alla celebrazione era presente anche Ararat Mirzoyan, ministro degli Affari Esteri armeno.

Mirzoyan e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i rapporti con gli Stai, ebbero una scambio di lettere lo scorso 23 maggio, in occasione del 30esimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Armenia e la Santat Sede.

Vai al sito