Eletto premier l’ex presidente. Barricate a Yerevan (Avvenire 17.04.18)

Alta tensione in Armenia, dove il leader dell’opposizione Nikol Pashinyan ha annunciato che nel Paese si è creata «una situazione rivoluzionaria», con scioperi, manifestazioni e blocchi stradali. Oggi il Parlamento ha eletto premier il presidente uscente Serzh Sargsyan, che ha appena concluso il suo mandato presidenziale di dieci anni. L’opposizione ha scatenato proteste per interrompere il voto. Numerosi manifestanti sono stati arrestati.

Blocchi stradali per impedire l’accesso in Parlamento

Gli attivisti dell’opposizione, nella notte tra lunedì e martedì, hanno iniziato a bloccare le strade centrali della capitale Yerevan, nel tentativo (poi rivelatosi vano) di impedire il voto parlamentare. Il traffico in alcune strade è stato paralizzato da barricate fatte con panchine e cassonetti. I manifestanti hanno anche allestito un accampamento nella centrale piazza di Francia. Gli ingorghi hanno provocato sporadici scontri tra automobilisti e attivisti. Le proteste erano cominciate venerdì e ieri, lunedì, decine di manifestanti sono rimasti feriti in scontri con la polizia; una grande manifestazione è in programma per stasera.

Chi è il contestato nuovo premier

L’ex presidente Serzh Sarkisian, 63 anni, del Partito repubblicano al governo, resterà dunque al potere nonostante le proteste. La sua nomina a premier è stata approvata con 77 voti contro 17, dopo che il suo secondo e ultimo mandato da presidente è terminato la scorsa settimana. Ex ufficiale dell’esercito, Sarkisian è alla guida dell’Armenia da quando nel 2008 ha vinto le elezioni presidenziali; è stato poi rieletto per un secondo mandato nel 2013. In passato aveva già ricoperto il ruolo di primo ministro nel 2007-2008.

Il nuovo capo dello Stato, Armen Sarkisian, ha giurato la scorsa settimana, ma i suoi poteri saranno più deboli in base a un nuovo sistema di governo, che attribuisce più poteri al premier. Nonostante i due condividano lo stesso cognome, non sono parenti. L’opposizione denuncia che il cambiamento di sistema sia stato mirato proprio ad avvantaggiare Serzh Sarkisian.

Da Repubblica presidenziale a parlamentare

In base alla riforma costituzionale, l’Armenia sta passando a un sistema di governo parlamentare. Prima della riforma, seguita al referendum del 2015 in cui circa il 63% degli elettori appoggiò le modifiche, i presidenti armeni erano eletti a suffragio diretto e universale. Dopo che tutti gli emendamenti saranno entrati in vigore, l’Armenia completerà la transizione verso una forma di governo parlamentare, con il primo ministro che esercita l’autorità esecutiva e il presidente che svolge funzioni prevalentemente rappresentative ed è il guardiano della Costituzione.

Dopo la consultazione referendaria del 2015 migliaia di sostenitori dell’opposizione scesero in piazza denunciando brogli nei seggi e il Consiglio d’Europa riferì che il referendum era stato macchiato da accuse di vari tipi di irregolarità, fra cui compravendita di voti e voti multipli.

Vai al sito


Armenia, arrestate due persone per irruzione nell’edificio della radio pubblica (Sputniknews 17.04.18)

La polizia ha fermato due membri dell’opposizione che lo scorso 14 aprile avevano fatto irruzione nella sede della radio pubblica per protestare contro l’elezione a primo ministro del

“I partecipanti ad una manifestazione illegale, disobbedendo alle richieste della polizia e del personale della radio, hanno sfondato la porta dello studio radiofonico e una volta all’interno hanno chiesto di parlare in diretta, interrompendo la normale attività dell’emittente e creando una minaccia per la sicurezza pubblica… sono stati arrestati”, riporta una nota del servizio nazionale per le investigazioni speciali.

In precedenza, il deputato Nikol Pashinyan, a capo delle proteste contro l’elezione alla carica di primo ministro dell’ex presidente Serzh Sargsyan, ha detto che i manifestanti martedì hanno cercato di bloccare tutti gli ingressi al Parlamento, dove il 17 aprile avverrà l’elezione del primo ministro. Lo stesso giorno Pashinyan ha invitato i manifestanti a irrompere, in modo non violento, negli edifici statali. Sono seguisti scontri tra manifestanti e polizia.

Il 9 aprile, il presidente eletto Armen Sargsyan ha accettato le dimissioni del governo dopo aver assunto l’incarico. Lo scioglimento del Consiglio dei ministri il giorno dell’inaugurazione del nuovo presidente è previsto dalle disposizioni transitorie della costituzione riformata. In futuro, il governo si dimetterà automaticamente solo dopo elezioni parlamentari, non presidenziali.

L’Assemblea nazionale dell’Armenia ha eletto Sarkisian presidente dil 2 marzo. Dopo il completamento del suo mandato dell’ex presidente Sargsyan ha introdotto un nuovo testo della Costituzione, secondo la quale il potere sarà concentrato nelle mani del parlamento e del governo, e il presidente, eletto dal Parlamento, sarà rappresentativo.

Vai al sito


Armenia, Serzh Sarkisian eletto premier malgrado le proteste (Askanews 17.04.18)

Erevan (Armenia), 17 apr. (askanews) – In Armenia l’ex presidente Serzh Sarkisian è stato eletto primo ministro dal parlamento di Erevan, ottenendo la carica malgrado le proteste che da giorni animano la capitale e che si stanno allargando, proprio con il dichiarato proposito di bloccare il suo insediamento alla guida di un nuovo governo. (con fonte afp)


Armenia: presidente Sarkissian assegna ufficialmente incarico di premier a Sargsyan
Erevan, 17 apr 16:27 – (Agenzia Nova) – Il presidente dell’Armenia, Armen Sarkissian, ha siglato oggi la nomina che assegna l’incarico di governo a Serzh Sargsyan. Il parlamento armeno ha ufficialmente votato oggi la nomina di Sargsyan con 77 voti a favore e 17 contrari per quella che è stata la prima elezione di un primo ministro dopo le modifiche costituzionali che hanno sancito il passaggio dal sistema presidenziale a quello parlamentare. (Res)