Frana il dialogo tra primo ministro e opposizione in Armenia, arrestato il leader della protesta anti governativa (Haffingtonpost 22.04.18)

La polizia armena ha arrestato Nikol Pashinyan,capo dell’opposizione del partito del Contratto Civile. L’arresto è arrivato dopo che era naufragato il tentativo di dialogo tra lo stesso Pashinyan e il primo ministro armeno ed ex presidente della ex repubblica sovietica, Serzh Sarkisian. Quest’ultimo è da dieci giorni contestato da migliaia di persone, scese in piazza per reagire quelli che a loro dire sono i risultati del decennio di presidenza del 63enne Sarkisian, che oggi rifiuta di fari da parte e grazie a una legge del 2015 ha pieni poteri nelle sue mani: povertà, corruzione, predominio dell’oligarchia.

E’ naufragato il tentativo di dialogo tra il primo ministro armeno ed ex presidente della ex repubblica sovietica, Serzh Sarkisian, e Nikol Pashinyan, capo dell’opposizione del partito del Contratto Civile , che negli ultimi dieci giorni ha trascinato in piazza folle consistenti per chiedere a Sarkisian di farsi definitivamente da parte.

“Sono qui per parlare delle vostre dimissioni”, ha detto Pashinyan, nel corso dell’incontro tra i due, trasmesso in diretta televisiva; “Questo non è un dialogo, ma un ricatto. Posso solo consigliarvi di rientrare nella legalità, altrimenti dovrete assumervi la responsabilità”, ha reagito Sarkisian, contestato da migliaia di persone scese in piazza per contestare quelli che a loro dire sono i risultati del decennio di presidenza del 63enne Sarkisian: povertà, corruzione, predominio dell’oligarchia. Colui che oggi è premier era riuscito nel 2015 a far trasferite i poteri del presidente al primo ministro.

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In Armenia salta il tentativo di dialogo, l’opposizione torna in piazza e la procura di Erevan conferma il fermo di Nikol Pashinian. (Euronews 22.04.18)

Il leader dell’opposizione che negli ultimi dieci giorni ha guidato le proteste contro l’elezione a premier, da parte del Parlamento, dell’ex presidente Serzh Sarkisian è stato trattenuto insieme ad altri due deputati e 225 attivisti.

Pashinian aveva incontrato Sarkisian all’Hotel Marriott di Erevan, ma l’incontro è stato chiuso subito, dopo tre minuti, dal premier. Pashinian ha chiesto le dimissioni di Sarkisian, filo russo e incapace di risolvere il conflitto con l’Azerbaigian sul Nagorno Karabakh.

L’Armenia aveva approvato con un referendum nel 2015 la riforma costituzionale per trasferire poteri dal presidente al premier e

l’allora capo dello Stato Sarkisian, al suo secondo e ultimo mandato, aveva assicurato che non avrebbe assunto la carica di capo del governo. Martedì scorso, invece, il Parlamento lo ha eletto, con 76 voti a favore e 17 contrari.

Da allora è stato un crescendo di proteste, con scontri e decine di fermi.

Gli organizzatori lanciano un appello alla “disobbedienza civile” contro il premier sostenuto da Mosca.

Lunedì i manifestanti hanno cercato di entrare nel palazzo del parlamento. Il giorno dopo hanno annunciato l’inizio di una “rivoluzione di velluto”.


Armenia, arrestato il leader dell’opposizione Pashinyan (Askanews 22.04.18)

Erevan, 22 apr. (askanews) – Le forze di sicurezza armene hanno arrestato oggi il leader dell’opposizione Nikol Pashinyan. Lo ha annunciato la Procura generale armena, aggiungendo che l’arresto di Pashinyan, insieme a quello di altri due parlamentari dell’opposizione, è avvenuto “mentre commettevano atti pericolosi per la società”.

In precedenza la polizia armena aveva smentito di aver arrestato il leader dell’opposizione, affermando di averlo “portato via con la forza” da una manifestazione antigovernativa a Erevan di cui stava per prendere la guida. L’arresto è avvenuto dopo il fallito incontro con il premier Serzh Sarkisian


Armenia in rivolta: proteste contro il neo-premier Serzh Sargsyan (Tpi.it 22.04.18)


Armenia, proteste continue (Rsi.ch 22.04.18)

L’aspro confronto tra Governo e opposizione in Armenia continua a salire di tono dopo due settimane di proteste. Sabato sera un’imponente manifestazione nella capitale Erevan ha chiesto le dimissioni del primo ministro, nominato una settimana fa al termine dei suoi due mandati presidenziali. Una settantina gli arresti tra cui uno dei leader dell’opposizione.

Oggi, domenica, durante un nuovo corteo di protesta, il leader dell’opposizione Nikol Pachinian è stato espulso dalla polizia dalla marcia e fermato. Secondo i suoi sostenitori la causa del fermo sarebbe un recente duello televisivo al vetriolo tra lo stesso Pachinian e il premier Sarkissian.

L’opposizione armena accusa Sarkissian, oltre di incapacità a riformare il paese, di voler mantenere il potere a tutti i costi. Dopo due mandati come presidente, Sarkissian avrebbe dovuto farsi da parte. Invece ha fatto promulgare al Parlamento una controversa riforma che affida al primo ministro l’essenziale dei poteri. Un paio di settimane fa l’ex presidente è riuscito a farsi eleggere in qualità di premier.