Genocidio armeno: Sivazliyan (ass. Italia), “l’Italia prenda posizione sulle cose che non vanno in Turchia” (SIR 08.06.16)

(DIRE-SIR) – Cosa chiede la comunità armena in Italia alle istituzioni? “Noi – risponde il presidente Baykar Sivazliyan – siamo cittadini e come tutti chiediamo che il nostro governo si faccia garante dei nostri diritti. L’Italia ha già riconosciuto il genocidio nel 2001, ma ora, se davvero si definisce alleato di Ankara, ha il diritto-dovere di prendere posizione sulle cose che laggiù non vanno. D’altronde, in Turchia un altro genocidio sta avendo luogo, quello contro i curdi, che avviene nel silenzio dell’Europa”. Da vari mesi le tensioni con il movimento autonomista sono riprese, e non di rado l’esercito compie veri e propri raid nelle regioni dell’Est, provocando anche vittime tra i civili. E l’attentato di ieri ad Istanbul? Il presidente Erdogan ha puntato il dito contro il movimento curdo del Pkk… “Questo, come quelli dei mesi passati, non è stato rivendicato, e questo è strano. A mio avviso – aggiunge – fa tutto parte di una ‘strategia della tensione’ seguita da Erdogan per intimorire il movimento di autonomia e avere il pretesto per attuare operazioni di repressione. È poco credibile che i curdi commetterebbero un simile errore diplomatico e storico, e non lo penso solo io, lo sostengono anche i giornali turchi di opposizione, che infatti subiscono la dura repressione delle autorità. Il governo di Erdogan quindi non sta facendo del male solo ai curdi, ma anche alla sua stessa gente”. “L’Europa – conclude Baykar Sivazliyan – non può voltarsi dall’altra parte”.