Hrant Dink, il giornalista armeno che ha pagato con la vita il coraggio di fare il suo mestiere (Informazioneindipendente.it 17.01.16)

Ricorre il 19 gennaio il nono anniversario della morte di Hrant Dink, il giornalista e scrittore turco di origine armena assassinato nel 2007 con tre colpi di pistola  da un giovane nazionalista turco, davanti ai locali di Agos, il settimanale bilingue della comunità armena di Istanbul.

Dink aveva assunto la direzione di Agos nel 1996 e si batteva alla ricerca di un dialogo tra turchi e armeni, si è sempre battuto per la conciliazione, cercando di avvicinare per quanto possibile, lui armeno e cittadino turco, i due popoli. Nonostante il suo impegno non era sfuggito alle mire del famigerato articolo 301 del codice penale turco, processato e condannato a sei mesi di carcere nel 2004, per “lesa turchicità“.

Dink non era un rivoluzionario; era un uomo buono, mite, propenso al dialogo ed alla tolleranza. La sua unica colpa è stata quella di scrivere ciò che pensava anche se ben consapevole che quelle sue parole di speranza non erano gradite a chi dell’intolleranza faceva il proprio credo politico. Continua