I tweet del presidente dell’Azerbaijan contro l’Armenia. Ilpost.it

Ilham Alivey ha scritto che l’Armenia «è un paese povero che non conta nulla» e altre cose molto dure: i due paesi hanno da anni pessimi rapporti

14 gennaio 2015

Martedì 13 gennaio il presidente dell’Azerbaijan, Ilham Alivey, ha scritto una serie di tweet molto duri contro l’Armenia, paese che confina con il territorio azero a ovest e col quale il suo governo ha pessimi rapporti. Dopo aver scritto 17 tweet sui miglioramenti che il paese ha compiuto nel 2014 – riguardanti la crescita economica, la diminuzione della disoccupazione e dell’inflazione, tra le altre cose – Alivey ha pubblicato diversi messaggi per attaccare l’Armenia e per denunciare la situazione del Nagorno-Karabakh, territorio che si è proclamato indipendente all’inizio degli anni Novanta e che è conteso da Azerbaijan e Armenia.

«Nessuna forza esterna può parlarci con il linguaggio da ultimatum».

«L’Armenia è un paese povero che non conta nulla».

 

«Se l’Armenia non avesse due grandi sostenitori in varie capitali, la guerra in Nagorno-Karabakh sarebbe già stata risolta molto tempo fa».

 

Mercoledì il ministro della Difesa azero ha accusato di nuovo l’Armenia di avere violato decine di volte la tregua in vigore tra i due paesi. Lunedì 12 gennaio il ministro della Difesa armeno aveva detto che la sera prima un gruppo di uomini armati azeri aveva cercato di superare il confine tra i due paesi: un uomo armato e un civile azero sono rimasti uccisi, ha detto il governo armeno. Il ministro della Difesa azero ha negato che fosse avvenuto l’incidente.

Armenia e Azerbaijan hanno combattuto una guerra tra il 1992 e il 1994: la guerra è finita con una tregua, comunque piuttosto precaria, che è stata violata e rinnovata per gli anni successivi. Nel settembre del 2014 ci sono stati nuovi scontri tra gli eserciti dei due paesi per il controllo del Nagorno-Karabakh, i più gravi dal 1994. Ancora oggi l’Armenia controlla circa il 20 per cento del territorio dell’Azerbaijan, tra cui la maggior parte del Nagorno-Karabakh e parecchie altre regioni lì attorno.