Il 20 un messaggio di pace in musica tra Armenia e Islam (Lastampa.it 21.03.16)

Che dalla musica possa scaturire un messaggio universale di pace e di unione anche tra paesi nemici, popoli di culture ed etnie contrapposte, è opinione radicata. A questo intento lavora da anni il maestro Daniel Barenboim con la sua West Eastern Divan Orchestra nelle cui file suonano insieme israeliani e palestinesi, giovani di Giordania, Siria, Libano ed Egitto. In questo spirito di musicale avvicinamento nasce il concerto «Tra Armenia e Islam» pensato con Polincontri Classica dall’Accademia Stefano Tempia lunedì 21 ore 21 (anteprima domenica 20 ore 18) al Conservatorio di piazza Bodoni (tel. 011/5539358).

Ha 46 anni Soghomon Gevorki Soghomonyan, religioso e compositore armeno più noto come Padre Komitas, quando il 24 aprile 1915, primo giorno del terribile genocidio che causerà la morte di un milione e mezzo di armeni, viene arrestato e deportato nell’Anatolia centrale. Tornato in libertà e segnato dalla tragedia, in preda a crescenti disturbi psichici, muore nel 1935 in una clinica di Parigi. Di Padre Komitas, il capostipite della musica armena moderna, i complessi corali e strumentali della Stefano Tempia diretti da Guido Maria Guida con il «rinforzo» del Coro maschile «La Rupe» di Quincinetto, maestri dei cori Dario Tabbia e Domenico Monetta, propongono una serie di rarissimi canti nuziali, unitamente ad altre tre composizioni per voce.

Si ispira a temi musicali ebraici il triplo concerto per violino, viola e violoncello «Dalla cruna del mondo», solisti Massimo Marin, Maurizio Redegoso Kharitian e Dario Destefano al violoncello, composto dal romano Giulio Castagnoli, 57 anni, su specifica commissione dell’Accademia.In chiusura un singolare omaggio alla cultura islamica con «Le Sélam, Symphonie orientale», solisti il soprano Francesca Rotondo, il tenore Alejandro Escobar e il baritono Devis Longo, una pagina sinfonico-corale totalmente dimenticata del marsigliese Luis-Étienne-Ernest Reyer, compositore eclettico e fervente wagneriano. L’evento conclude la settimana dell’Antirazzismo organizzata dall’UNAR .

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