Il circolo culturale rossanese ospita Laura Ephrikian (Ecodellojonio 21.08.23)

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CORIGLIANO-ROSSANO- Venerdì 18 agosto, nella bella piazza Steri del centro storico di Rossano, in una splendida serata, si è tenuto un importante evento, culturale e sociale, organizzato dal Circolo Culturale Rossanese, incentrato sui temi della cultura e della solidarietà, sulla complessa testimonianza di vita di Laura Ephrikian e sull’interessante suo libro “una famiglia armena”.

La serata è stata magistralmente condotta da Imma Guarasci, attrice e regista, introdotta dal Presidente del Circolo Antonio (Tonino) Guarasci, che ha evidenziato i valori del volontariato gratuito, dell’indipendenza e del ruolo di promotore di cultura e di civismo del Circolo. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale ha portato i saluti istituzionali e opportune garbate riflessioni l’Assessore alla Cultura, Alessia Alboresi.

Don Pino Straface, vicario generale dell’Arcidiocesi Rossano-Cariati, delegato dall’ Arcivescovo Maurizio Aloise, assente per motivi familiari, non si è limitato a portare i saluti, ma ha richiamato l’attenzione del numeroso e variegato pubblico presente in piazza sui valori della partecipazione personale e responsabile, della solidarietà verso chi vive nel bisogno e  nella marginalità, segnatamente i bambini del Kenia, verso i quali la Chiesa di Papa Francesco è in prima fila.

Due gli intermezzi musicali accolti con grandi applausi dal pubblico: quello del noto e bravissimo autore ed esecutore  Paolo Savoia e il giovane promettente Giuseppe Anania. Poi Imma Guarasci e Franco Filareto hanno tessuto una stimolante trama di domande e risposte con Laura Ephikian e sui contenti e finalità del suo libro. Si è fortemente insistito sul popolo martire dell’Armenia, vittima di genocidio, di sterminio, di discriminazione da parte dell’impero turco e di recente del “sultano Erdogan” e sull’assedio tuttora in corso della popolazione armena del Nagorno Karabakh da parte del governo del Azerbaigian  nel silenzio assordante è complice dell’Europa, dell’ONU, degli USA, e  della stampa e delle tv di regime, ma con la voce ferma di Francesco (che più volte ha richiamato i governi sulla tragedia del genocidio armeno) e di alcune coraggiose testate giornaliche, come la Repubblica, l’Unita, la Stampa, il Corriere della sera etc. L’Ephikian, armena di origine, dovunque si reca informa, denuncia e scuote le coscienze perché cessi lo sterminio degli Armeni.

I relatori hanno ricordato che il popolo armeno è stato il primo dell’Europa ad aderire al Cristianesimo nel 301 e il cui territorio si trova sotto il monte Ararat, sul quale, secondo l’Antico Testamento sarebbe approdata l’aria di Noe’ e dove sarebbe stato l’Eden. Poi Laura ha raccontato Laura, disvelando con chiarezza la sua complessa e complicata vita personale e familiare, precisando che “la via della libertà è la via del coraggio”. La gente ha apprezzato la scelta della famosa attrice teatrale-televisiva-cinematografica di testimoniare con il suo libro i valori della donazione e della condivisione.

Da parte del prof Filareto si è richiamato l’attenzione sulla libertà come scelta di vita o scelte e ripartenze nella consapevolezza e nella responsabilità e che l’eredità più duratura che possiamo lasciare ai figli, ai giovani, alla Comunità di appartenenza sono le radici per rimanere o ritornare e le ali per poter spiccare il volo. Pertinenti e coinvolgenti le domande-riflessioni della giovane promettente poetessa calopezzatese Vanessa Scigliano. Alla domanda finale alla Efrikian che cosa si porta nella valigia lasciando Rossano, ha precisato che si porterà nell’archivio della sua memoria l’accoglienza gioiosa dei Rossanesi, le tantissime manifestazioni di amicizia e affetto alla “fidanzata d’Italia”, la bellezza straordinaria del Centro Storico, il fascino e il mistero dell’Achiropita, del suo Codex. Lascia la città bizantina con bei ricordi, con un arrivederci e con l’impegno a ritornare .

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