Il Parlamento siriano riconosce il genocidio armeno (Romasette.it 17.02.20)

La Siria è il primo Paese arabo a riconoscere come genocidio le persecuzioni pianificate ai danni degli Armeni, perpetrate nella penisola anatolica tra il 1915 e il 1916. È di giovedì 13 febbraio la risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea del popolo siriano: «Il Parlamento – si legge in un comunicato diffuso dai media ufficiali siriani – riconosce e condanna il genocidio commesso contro gli Armeni dallo Stato ottomano all’inizio del XX secolo». Una risoluzione che arriva dopo settimane di tensioni tra Ankara e Damasco, seguite agli scontri tra le forze militari dei due Paesinella provincia siriana nord-occidentale di Idlib, dove l’esercito governativo siriano sta assediando le ultime aree controllate da milizie islamiste.

Immediata la reazione ufficiale della Turchia: Hamy Aksoy, portavoce del ministero degli Esteri turco, ha pubblicato una dichiarazione durissima, riferisce l’Agenzia Fides, in cui la risoluzione siriana di condanna del «cosiddetto genocidio» armeno viene bollata come «l’immagine dell’ipocrisia di un regime che da anni ha assecondato ogni tipo di carneficina nei confronti del proprio popolo, comprese quelle contro i bambini; un regime che ha causato la fuga di milioni di propri connazionali ed è rinomato per la sua spregiudicatezza nell’uso di armi chimiche».

Il 4 marzo 2015, ricorda ancora Fides, l’Assemblea del popolo siriano aveva già dedicato al genocidio armeno una “sessione commemorativa”. L’iniziativa, promossa in particolare dalla parlamentare siriana cristiana Maria Saadeh, aveva visto il coinvolgimento dei membri dei Comitati parlamentari per le relazioni estere e la partecipazione dell’ambasciatore della Repubblica di Armenia in Siria Arshak Poladyan, che nel suo intervento aveva ricordato l’accoglienza ricevuta cento anni prima, proprio in Siria, dagli Armeni che fuggivano dai massacri pianificati dal governo dei Giovani Turchi.

Di recente, dal presidente siriano Bashar Assad è arrivato anche un appello agli armeni siriani che negli anni del conflitto sono fuggiti dal Paese a ritornare in Siria e a ricostruire le proprie case devastate dal conflitto. L’occasione: l’incontro con Aram I, il Catholicos armeno apostolico della Gran Casa di Cilicia, ricevuto a Damasco da Assad nel maggio scorso.

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