La febbre suina avanza in Europa e in Asia; è pandemia? (Euronews.com 21.01.16)

La febbre suina è tornata a far paura. In Armenia
sono stati registrati 18 decessi negli ultimi due mesi, di cui 8 in 8 giorni. Tre le vittime in Georgia

In Russia quest’inverno 27 persone sono morte di influenza, la maggior parte per la H1N1.
Secondo la ministra della Sanità, Tatiana Iakovleva, non si tratta di una pandemia ma di un’ondata stagionale.
I malati ricoverati nella sola regione di San Pietroburgo negli ultimi 10 giorni sono stati 313.
La dottoressa Anna Popova ha dichiarato ai media russi che bisogna aspettarsi un aumento dei casi nelle prossime settimane.

La malattia ha colpito pesantemente l’Ucraina. Ben 51 le vittime in tutto il Paese, di cui 12 nell’est filo-russo.

I numeri sono ancor più elevati in Iran, dove da metà novembre ad oggi si contano 112 decessi e circa mille contagiati.

In India 12 morti nel Rajasthan.

Nessun decesso, al momento, ma due casi sotto controllo in Scozia.

Un’epidemia di H1N1 si era diffusa nel 2009, a partire da persone a contatto con allevamenti di suini in Messico, per poi estendersi ad altri 213 Paesi, uccidendo 18.500 persone. L’allarme era cessato nell’agosto 2010.

Da allora, ogni anno, si registrano casi più o meno isolati del virus. In questa occasione gli esperti di interrogano sulla possibilità che i nuovi casi indichino una tendenza in aumento.

Secondo ricercatori dell’Università di Pittsburgh, il virus era stato registrato la prima volta nel 1918, alternando poi periodi di diffusione e di recessione.

I sintomi sono quelli tipici delle influenze: febbre, tosse, mal di gola, raffreddore, dolori articolari, vomito, diarrea.
Una delle possibili complicazioni, soprattutto in persone anziane e fragili, è la polmonite.

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