La fede della Chiesa Armena nell’Immacolata Concezione (Radiospada 05.12.21)

Associamo alle postulazioni [della definizione solenne dell’immacolata concezione della beatissima Vergine Deipara] i voti di noi tutti e ardentemente attendiamo che in tutto il mondo cattolico si professi ciò che noi qui senza alcuna discussione professiamo e con pietà seguiamo ciò l’assenza nella beatissima Vergine di ogni macchia di peccato originale e che tutti i fedeli la venerino come vaso pieno delle sue grazie che Dio ha eletta e in cui si è compiaciuto.
Sebbene in questa nostra Chiesa Armena questo privilegio della Vergine Maria sia sempre stato ritenuto e creduto da tutti i fedeli; e con pubblicamente con culto straordinario ogni anni si celebri il giorno festivo dell’Immacolata Concezione; e sebbene tutti confessino che la beatissima Vergine mai fu affetta dalla macchia primigenia e il popolo lo proclami negli inni ecclesiastici; tuttavia perché la fede della nostra gente fosse in materia maggiormente illuminata, e così ottemperassimo ai comandi della Tua Beatitudine, chiamati i nostri sacerdoti, abbiamo richiamato in causa l’argomento, e ascoltati i loro pareri, abbiamo accertato che nella nostra Chiesa Armena mai sorse dubbio sul purissimo concepimento della santissima Vergine, e che la nostra gente così tanto ne ebbe convinzione che sempre respinse e aborrì l’opinione contraria.
Indagate inoltre le sentenze dei santi Padri del nostro popolo, abbiamo trovato che essi già ai primi temi della Chiesa nei pubblici innarii ecclesiastici mai dubitarono di predicare che “la Vergine Deipara Maria fu benedetta nello stesso ventre di sua madre e immune da ogni macchia uscì da esso. Essa è il fiore che non conosce l’appassire, essa è la figlia non condannata di Adamo”. Il che significa che mai incorse in quella condanna che invece colpì tutti gli altri uomini.
Questa medesima nostra Chiesa Armena si allieta con la santissima Vergine così cantando: “Tu sei il fiore integro, la casa del genere umano, la stirpe benedette del primo padre …. liberata dalla generale condanna di Adamo”.
E altre simili sentenze si possono trovare nei medesimi innarii, che con gioia usiamo nelle nostre chiese.
Da questi argomenti si può facilmente capire come la dottrina dell’immacolata concezione della beatissima Vergine Maria fosse creduta dal nostro popolo fin dai primi secoli della Chiesa e che i nostri antenati mai dubitarono di predicarla apertamente.
Per questo desideriamo la ricezione di questa dottrina da parte di tutti e la sua diffusione in tutto il mondo cattolico […]

Costantinopoli, 25 luglio 1849

Della Tua Beatitudine
Umilissimo, Ossequentissimo, Obbedientissimo Servo e Figlio
A. HASSUN, Arcivescovo Primate Armeno di Costantinopoli

 

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