LA PULIZIA ETNICA DEL NAGORNO KARABAKH NELLA LINEA DI FAGLIA DEL CAUCASO (RadioBlackout 03.04.24)

Cos’è successo all’Artsakh, o anche chiamata regione del Nagorno Karabakh, dopo l’attacco avvenuto nel Settembre 2023 da parte delle forze armate dell’Azerbaijan?

Nel giro di una settimana circa 100.000 persone (su un totale di 120.000) sono fuggite dal Nagorno-Karabakh. Tutte le altre se ne sono andate poco dopo. Oggi ne restano poche decine. Un esodo di massa di una intera popolazione. Nella più totale indifferenza di qualsiasi media o voce internazionale ed occidentale. Una pulizia etnica di fatto, non sfociata nello sterminio solo grazie al fatto che la popolazione dell’Artsakh è riuscita, tramite il corridoio di Lachin, a fuggire nella Repubblica d’Armenia. Una guerra lampo vinta grazie alla totale supremazia sia militare che diplomatica dell’Azerbaijan, supportata dalla Turchia (ma anche da Israele e dalle aziende belliche italiane).

Un evento che purtroppo sembra essere nient’altro che un piccolo tassello nella prospettiva del rinnovato espansionismo turco-azero nella regione caucasica. Caucaso che appunto, è una grande  “linea di faglia”, una delle faglie moderne ed attuali tra Imperi che stanno tornando a tremare (Occidente, Turchia, Russia, Iran), corridoio nord-sud tra l’area di influenza sovietica e Medio Oriente, corridoio est-ovest per le condutture energetiche e di gas tra Baku e l’Europa.

Di tutto questo ne parliamo con Daniele, redattore della rivista Nunatak, su cui a breve uscirà un articolo su questi temi, e profondo conoscitore di quelle regioni. Ascolta la diretta su RadioBlackout:

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