La sabbia aspra della memoria (Osservatorio Balcani e Caucaso 28.12.15)

“Ero partito con una guerra in tasca e ne portavo una nuova negli occhi”. Genocidio armeno e guerra civile in Siria, tragedie che si intrecciano nei ricordi e nei vicoli stretti di Burj Hammoud, quartiere armeno di Beirut

In quel 2012 le notti di Beirut passavano roventi, dolciastre. I primi echi della guerra civile siriana soffocavano la città in un’afa di morte che permeava tutto, il tono della voce, l’umore della gente. Ma dentro allo scantinato di Rafi, davanti al mezzobusto di Lenin e a un vecchio ventilatore, il tempo conservava il ritmo precedente alla fretta del mondo, il tempo del racconto, dove i silenzi fanno più ombra dei fatti e le pause più delle parole.

Nella sua fabbrica polverosa nasceva “Dal Caucaso a Beirut”, un reportage, una rincorsa a piedi della fiumara di anime che cento inverni prima aveva scavato il fondovalle della storia armena rendendola per sempre arida….Continua