L’Appello all’umano in piazza Tre Martiri (Riminduepuntizero 19.01.23)

Domani sera, ore 21, l’attenzione sarà sugli armeni dell’Artsakh.

Venerdì 20 gennaio alle ore 21 torna in piazza Tre Martiri l’Appello all’umano in difesa dei cristiani perseguitati in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo. Questa volta ci soffermiamo su una delle tante situazioni di guerra dimenticate, o anche “oscurate” dal conflitto in atto ormai da quasi un anno tra Russia e Ucraina. Si tratta della repubblica dell’Artsakh (Nagorno-Karabakh), Caucaso meridionale, auto dichiaratasi indipendente il 6 gennaio 1992.
Come riportato dal giornalista riminese Leone Grotti sul mensile Tempi, da quasi due mesi l’Azerbaigian ha chiuso il corridoio di Lachin che ha bloccato il transito sull’unica strada che porta in Armenia. Sicché 120mila armeni dell’Artsakh stanno patendo una situazione di gravissima crisi umanitaria. Non arriva loro né cibo, né benzina, né medicine, oltre a tutto quello che serve alle imprese per lavorare. C’è una gravissima crisi sanitaria e mancanza di cure per bambini e anziani; i macchinari sanitari sono fuori uso per mancanza di pezzi di ricambio; gli scaffali dei supermercati sono vuoti. Ma ancor più preoccupante della crisi economica è quella che riguarda le famiglie: attualmente bloccati in Armenia ci sono un migliaio di genitori che non possono raggiungere i figli piccoli, che perciò devono essere accuditi dai vicini o dai servizi sociali. Ovviamente questi piccoli vivono un tremendo disagio psicologico. Complessivamente ci sono 120mila armeni che si vedono calpestare i fondamentali diritti umani. Appelli recenti all’Azerbaigian di riaprire quel corridoio sono stati fatti fra l’altro dal Segretario generale delle Nazioni Unite, dal Papa, dal Parlamento europeo, finora senza esito. Anzi l’unico intervento è stato peggiorativo della situazione: l’Azerbaigian ha tagliato la connessione a internet in tutto il Nagorno Karabakh.
Con tutto ciò abbiamo voluto dedicare l’appello a questa situazione. Dopo la recita del rosario in piazza ci sarà la testimonianza di un armeno dell’Artsakh: si tratta di Hamlet Harutyuyan, un giovane universitario che studia a Ferrara.

Comitato Nazarat di Rimini