Medici armeni in città per fare training in ospedale sul trattamento chirurgico delle patologie cardiovascolari. Gonews

Dal 16 febbraio scorso sono ospiti in Aoup due giovani medici armeni nell’ambito di un progetto di cooperazione sanitaria internazionale tra Regione Toscana (Centro Salute Globale) e il Ministero della Sanità dell’Armenia, con la collaborazione della Fondazione Arpa. Il progetto, dal titolo: “Sostegno al sistema sanitario armeno per il trattamento chirurgico delle patologie cardiovascolari” è cominciato nel 2014 e ha previsto diverse fasi, potendo contare sulla collaborazione dell’Ambasciata italiana in Yerevan. Innanzitutto sono stati valutati i fattori di rischio, anche in base alla risorse umane, strutturali e organizzative delle strutture ospedaliere “in loco”. E’ stata quindi effettuata una missione sanitaria in Armenia nell’ottobre 2014, che ha coinvolto i medici Carlo Barzaghi, Alessandro Morgantini, Maurizio Levantino e Rafik Margaryan. Sono stati visitati gli ospedali presenti sul territorio ed è stato formato personale medico e di supporto. L’attuale fase prevede appunto il soggiorno a Pisa di due medici armeni, Armen Okroyan e Vahe Sargasyan, che seguiranno un training intensivo di circa due mesi nelle Unità operative di Chirurgia vascolare diretta dal professor Mauro Ferrari e di Cardiologia 2 diretta dalla dottoressa Maria Grazia Bongiorni. Questa collaborazione è stata resa possibile grazie all’interessamento della dottoressa Mojgan Azadegan, responsabile della cooperazione sanitaria internazionale dell’Aoup e grazie alla Direzione aziendale. Un ringraziamento speciale va a Franco Mosca, professore emerito dell’Ateneo pisano nonché presidente della Fondazione Arpa, che si è fatta carico sia delle spese di viaggio aereo che del vitto e dell’alloggio dei due medici armeni per l’intera durata del soggiorno a Pisa. La Fondazione Arpa dedica il Progetto Armenia 2015 alla memoria dell’ingegner Piergiorgio Ballini, già amministratore delegato di Sat (società di gestione dell’aeroporto Galilei di Pisa). Fonte: Ufficio Stampa AOU