Missione dell’Ue sbarca in Armenia, poi gli osservatori (Ansa 14.10.22)

BRUXELLES – “Su richiesta dell’Armenia la missione di valutazione tecnica dell’Ue è giunta oggi a Yerevan. Il compito della missione è quello di preparare il dispiegamento di osservatori dell’Ue sul lato armeno del confine tra Armenia e Azerbaigian nel corso del mese, in linea con l’accordo raggiunto il 6 ottobre durante l’incontro quadrilaterale tra il presidente Aliyev, il primo ministro Pashinyan, il presidente Macron e il presidente Michel”. Lo fa sapere il servizio di azione esterna dell’Ue.

“Gli Stati membri dell’Ue discuteranno ulteriormente al Consiglio Affari Esteri di lunedì 17 ottobre la proposta dell’Alto rappresentante Josep Borrell di dispiegare una missione di monitoraggio, che avrà come obiettivi primari contribuire alla stabilità e costruire la fiducia, nonché sostenere il lavoro delle commissioni di frontiera per migliorare la sicurezza lungo il confine bilaterale”, prosegue la nota. La missione di monitoraggio, a quanto si apprende, sarà composta da “40 esperti provenienti dalla Georgia”, dove l’Unione è già presente con una sua missione, in accordo con il governo del Paese.

La decisione si deve a questioni “di urgenza”, poiché organizzare una missione ad hoc avrebbe richiesto troppo tempo. “L’influenza di Putin nel Caucaso del sud sta diminuendo, un processo simile a quanto sta accadendo in Asia Centrale”, dichiara un alto funzionario europeo. “L’Ue ha rapporti buoni con le parti (Georgia, Azerbaijan e Armenia) e può offrire una prospettiva che la Russia non può: ecco perché quei Paesi ora guardano a noi per possibili soluzioni e mediazioni”, continua la fonte.

Mosca però ha già rinfacciato all’Ue di “intromissioni” in un’area del mondo che considera di sua pertinenza. L’Armenia, d’altra parte, è dentro l’Unione Economica Euroasiatica e il Trattato di Sicurezza Collettiva. “Putin ragiona per sfere d’influenza e noi rigettiamo questa visione”, aggiunge la fonte. “La Russia, nel conflitto fra Azerbaijan e Armenia, non è mai stata parte della soluzione ma parte del problema. E se ora non gradisce il nostro ruolo, pazienza”.

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