Mkhitaryan: “Non mi rilasso, pronto a soffrire per la Roma” (Leggo.it 16.04.20)

Voglia di ricominciare. Ce l’ha pure Mkhitaryan che aveva appena iniziato a trovare la giusta continuità con la maglia della Roma dopo una serie di infortuni. Tre gol e 3 assist nelle ultime cinque partite di campionato prima della sosta imposta dal coronavirus. L’armeno sta vivendo nella capitale l’isolamento forzato a ma a fine stagione potrebbe tornare all’Arsenal. Troppo alto lo stipendio, troppo alte le richieste del club inglese a meno che l’agente Raiola non ottenga il prolungamento del prestito. Per ora Miki pensa solo a tornare in campo. “È difficile rilassarsi restando sempre nello stesso posto. L’obiettivo è riuscire a rimanere calmi e rilassati, accettare la situazione e concentrarsi sui prossimi passi. Sappiamo bene che la situazione non tornerà alla normalità rapidamente e che avremo bisogno di ulteriori settimane di lavoro per riprendere a giocare. C’è voglia di ripartire, ma al primo posto deve esserci la sicurezza di tutti”, ha ribadito in un’intervista-chat sui social. L’armeno è diventato da poche settimane papà e ha quindi parecchio da fare in casa: “Passo il lockdown nel mio appartamento e la maggiore del tempo va via con mio figlio. Quando c’è bel tempo e non si può uscire per fare una passeggiata è un peccato. Peccato anche non avere un giardino per stare un po’ di tempo all’aperto, ma mi consolo con Netlifx. Vedevo tanti film prima, ora ne vedo ancora di più. Con noi ci sono anche mia madre e mia suocera. Erano venute per la nascita di Hamleth, poi è iniziata questa emergenza e sono rimaste qui. In Armenia la situazione sembra sotto controllo”. E sui problemi legati agli allenamenti: “E’ una situazione diversa dal solito ma stiamo andando avanti con il lavoro. Il club ci segue costantemente, inviandoci anche l’attrezzatura necessaria. Abbiamo un programma da seguire e stiamo lavorando duro. Visto che dentro casa non riesco a correre sto utilizzando molto la cyclette”. In attesa del ritorno a Trigoria previsto per ora al 4 maggio.

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Mkhitaryan: “La Roma ci segue costantemente, stiamo lavorando duro anche da casa (insideroma.com 16.04.20)

La società giallorossa, tramite Whatsapp, ha intervistato Henrikh Mkhitaryan.. Queste le sue parole:

Ciao Micki, come va? (Posso chiamarti Micki sì?)
“Ciao! Come no? Mi chiamano tutti così! Qui tutto bene, è strano non avere la possibilità di uscire ma spero che tutto passi presto e che non succeda più”.

Come stai affrontando il lockdown?
“Sono qui, nel mio appartamento. Quando c’è bel tempo e non si può uscire per fare una passeggiata è un peccato. Peccato anche non avere un giardino per stare un po’ di tempo all’aperto. Ma bisogna restare a casa, questa è la cosa più importante da fare in questo momento”.

Però sei diventato papà da poco, complimenti!
“Grazie!”.

L’aspetto positivo almeno è che puoi passare tanto tempo insieme al piccolo Hamlet
“Sì, da questo punto di vista sono stato fortunato. Passare tutto questo tempo con la mia famiglia e con lui è la cosa migliore del mondo”.

Chi altro c’è a casa con voi?
“Con noi ci sono anche mia madre e mia suocera. Erano venute per la nascita di Hamleth, poi è iniziata questa emergenza e sono rimaste qui. Ed è un piacere per noi”.

Sei sempre aggiornato sulla situazione dei tuoi familiari e amici in Armenia?
“Sì, seguiamo costantemente le notizie da lì e gli aggiornamenti dei nostri amici. Anche in Armenia ci sono stati casi di Covid-19, ma la situazione è ancora sotto controllo e spero che si mantenga così. Abbiamo valutato se per qualcuno di noi fosse il caso di tornare in Armenia, ma poi abbiamo deciso che era meglio che nessuno si muovesse. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

Come vanno gli allenamenti?
“Bene, ovviamente è una situazione diversa dal solito ma stiamo andando avanti con il lavoro. Il Club ci segue costantemente, inviandoci anche l’attrezzatura necessaria. Abbiamo un programma da seguire e stiamo lavorando duro. Visto che dentro casa non riesco a correre sto utilizzando molto la cyclette”.

A livello psicologico quanto è faticoso questo periodo?
“È difficile rilassarsi restando sempre nello stesso posto. L’obiettivo è riuscire a rimanere calmi e rilassati, accettare la situazione e concentrarsi sui prossimi passi. Sappiamo bene che la situazione non tornerà alla normalità rapidamente e che avremo bisogno di ulteriori settimane di lavoro per riprendere a giocare. C’è voglia di ripartire, ma al primo posto deve esserci la sicurezza di tutti”.

In che modo provi a rilassarti?
“Beh, per prima cosa c’è Hamlet da seguire. Poi c’è Netflix, sto guardando un sacco di film. Già ne vedevo molti, ora ancora di più”.

Che tipo di film vedi? E in che lingua?
“Vedo qualche film armeno, anche se quelli non si trovano su Netflix. Come lingua scelgo spesso il russo e l’inglese. Per l’italiano ancora non sono pronto, faccio fatica senza aggiungere i sottotitoli. Provo a seguire le notizie e i canali TV in italiano per migliorare il mio livello, ma per quanto riguarda i film faccio molta più fatica a capire”.

Tutti si sono accorti di quanto tu sia bravo con le lingue. Immagino che avrai tante chat aperte sul telefono in tante lingue diverse…
“Sì, cambio molto spesso la lingua in cui scrivo i messaggi di chat in chat”.

E questo non fa impazzire il correttore del telefono?
“Il mio cervello più che il correttore! Spesso mi trovo a non ricordare come si dice una parola nella lingua in cui sto scrivendo, mentre mi vengono in mente tutte le altre traduzioni”.

Quali sono i temi che ricorrono in questi giorni nelle differenti chat e nei gruppi?
“Principalmente aggiornamenti che riguardano il virus e le ipotesi su quando potremmo tornare ad allenarci. E poi girano un sacco di meme. Tutti li riceviamo e inviamo”.

Hai un esempio?
(Mkhitaryan invia un meme che ritrae un padre seduto comodamente sul divano e suo figlio neonato appeso al muro con una cinta di scotch, ndr). Questo fa ridere ma non riflette realtà. Hamlet ci tiene occupati parecchio ma è la normalità. A volte è difficile capire perché un bambino sta piangendo!”.

Con la spesa come va?
“Bene, ovviamente è più difficile del solito ma accompagno io in macchina mia madre o mia suocera al supermercato a prendere ciò di cui abbiamo bisogno”.

Grazie Micki, speriamo di rivederci presto a Trigoria!
“Grazie a te, a presto e stay safe!”.

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